ALLIEVI | 19/09/2016 | 09:24
Sotto
un violento acquazzone che si è scatenato per una ventina di minuti nella zona
di Borgo San Lorenzo al momento dell’arrivo, il sedicenne veneziano Alberto
Leoni, figlio dell’ex professionista Endrio, uno dei più forti velocisti del
ciclismo italiano e che 34 anni fa si piazzò nei primi dieci in questa gara, si
è presentato da solo sul traguardo nella zona del Foro Boario aggiudicandosi
con pieno merito la 71^ Coppa della Liberazione. Una gara prestigiosa ed ambita
per gli allievi, con la presenza di sei campioni italiani tra strada, pista e
crono (Petrucci, Carpene, Boscaro, Zumerle, Vito e Lancerotto) che presentava la
novità della durissima salita di Salaiole a 15 Km dal traguardo, che ha
frazionato il gruppo, che a parte una fuga di Boutabaa e Vito, è rimasto per
diversi chilometri compatto. Lungo il “muro” di Salaiole si è scatenato il
tricolore Petrucci con il toscano Crescioli e Carpene, ma la reazione degli
inseguitori è stata pronta e decisa. Nel finale gruppo di nuovo compatto forte
di 30 unità ed allungo a 3 Km
dall’arrivo di Leoni, senza che nessuno abbia risposto prontamente. Quando lo
hanno fatto, il forte e bravo toscano Nencini e Carpene, due favoriti della
corsa, era troppo tardi ed ai due sono rimasti i posti d’onore, mentre Leoni
andava a cogliere il suo secondo successo stagionale. Un ottimo corridore che
sperava in qualche successo in più ma questo in Toscana vale doppio. Bravo
anche il pisano Del Ry in una gara splendida nel finale, organizzata impeccabilmente
dal Club Ciclo Appenninico 1907 con il presidente Stefano Rossi, la locale sezione
dell’ANPI ed il patrocinio del Comune.
ORDINE
DI ARRIVO: 1)Alberto Leoni (Libertas Scorzè) Km 82, in 2h08’, media Km
38,437; 2)Tommaso Nencini (Fosco Bessi) a 15”; 3)Samuele Carpene (Off. Alberti Val
D’Illasi) a 20”;
4)Alessandro Del Ry (Butese); 5)Luca Roberti (Velosport Ferentino).
Antonio Mannori
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