Simoni attacca ancora: «Ballerini ha sbagliato tutto»

| 04/10/2004 | 00:00
«La vittoria di Freire dimostra quale deve essere il vero compito del Ct. La Spagna ha portato molti campioni, il commissario tecnico li ha fatti andare d'accordo e alla fine è giunta la maglia iridata. Arrivare con una punta sola, come ha fatto l'Italia, è sbagliato: nelle gare dietro l'angolo c'è anche la sventura, e se la sventura colpisce la tua punta non hai piu' alternative». Gilberto Simoni, all'indomani del mondiale che dopo il ritiro di Paolo Bettini ha dato all'Italia il bronzo di Paolini, rilancia la polemica nei confronti del Ct Franco Ballerini. «Avevano detto che puntavano su Bettini e anche su Cunego - dice Simoni - e poi non avevano nemmeno fiducia che Damiano finisse la corsa. Se non hai questa fiducia allora gli dai il ruolo del jolly non della seconda punta. Ai box pregavano che arrivasse in fondo. Cose da vergognarsi». Poi l'attacco diretto al Ct: «Ballerini ha vinto un mondiale da velocisti con Cipollini e Petacchi in squadra, i due sprinter più forti, e un'Olimpiade con Bettini, che nel mese di agosto vola. Parliamo di campioni che avrebbero vinto lo stesso anche se avessero corso da soli. Dove è la bravura? La bravura è mettere insieme, come ha fatto la Spagna, tante punte e farle andare d'accordo, non lasciarle a casa. Ma qui qualcuno si è montato la testa per i risultati fatti in poco tempo». Simoni considera il capitolo nazionale italiana per lui chiuso: «La nazionale non viene fatta in Italia, viene fatta in Toscana. Questa non è la mia nazionale e nemmeno quella che volevano i tifosi. Non posso certo pensare che mi riportino in azzurro, a meno che non cambi il Ct, ma è improbabile. D'altronde quando ci sono andato in azzurro, altri con la maglia della nazionale mi hanno corso dietro (il riferimento efi a Lisbona 2001 quando Simoni in fuga allfiultimo giro venne ripreso da Lanfranchi, poi vinse il solito Freire, ndr). A me la convocazione non l'hanno certo regalata, non come è successo quest'anno a qualcuno. Il prossimo anno farò anch'io come Rebellin, cambierò nazionalità». Anche rispetto all'andamento del mondiale il giudizio di Simoni è tagliente: «Sono riusciti a far arrivare in fondo i velocisti, quasi una vergogna. La corsa si èaddormentata. Nessuno ha osato. E a proposito di assenti ieri si è dimostrato che Rebellin ci stava: lui poteva fare l'azione solitaria risolutiva. Su un percorso simile poteva vincerlo il mondiale». Il Ct Ballerini non replica alle accuse dirette di Simoni: «In certe occasioni è migliore il silenzio». Però parla della gara: «Io rifarei tutte le scelte che ho fatto, nel modo piu' assoluto. Col senno del poi si possono dire tante cose, io posso essere il miglior tecnico di golf. Ma sempre dopo. Sull'affermazione che la nazionale viene fatta in Toscana ci metterei un bel n.c., non ci sono risposte». «Purtroppo ieri - aggiunge - è successa a Bettini una cosa che succede una volta su un milione. Negli altri 999.999 casi uno cambia la ruota e non gli succede niente. Lui ha battuto il ginocchio e si e' fatto male. Fino a quel momento stava bene e sono sicuro che senza l'incidente, nell'ultimo giro sarebbe stato laggiù con i migliori, e se ci fosse stato lui ci sarebbero state altre opportunità anche per Cunego. Inoltre per valutare se Paolo poteva continuare la gara abbiamo congelato la nostra corsa per tre giri, quelli che dovevano essere fondamentali per poi dare la fiondata decisiva alla fine. Io dico che la squadra e' stata splendida. Anche quando e' uscito di scena il punto di riferimento, cioe' Bettini, e' stata capace di resettare, di cambiare pelle. E alla fine ha raccolto il massimo con quello che era rimasto in quel frangente».
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