CAVENDISH. «Armitstead è responsabile di quanto le è accaduto»
DOPING | 09/08/2016 | 15:52 È una presa di posizione dura, chiara e e decisa quella di Mark Cavendish sul caso di Elizabeth Armitstead, la campionessa del mondo che ha potuto partecipare in extremis ai Giochi a causa di tre mancati controlli antidoping e si e poi piazzata quinta nella corsa in linea domenica.
In una intervista concessa a Sky Sport Cavendish è chiarissimo: «Si è dopata? No e nessuno pensa che lo abbia fatto. È stato un errore amministrativo? Sì, assolutamente. È stata colpa sua? Sì, altrettanto assolutamente».
E Cannonball, che a Rio parteciperà al torneo dell'omnium, aggiunge: «So per esperienza personale quanto sia difficile tenere aggiornato il sistema di reperibilità. Ma io ho una suoneria sul telefono che mi avverte quando mi cercano e un'altra ce l'ha mia moglie sul suo telefono. Invece Armitstead ha detto di aver avuto il telefono spento quando l'hanno contattata… Anch'io ho saltato un test al Giro d'Italia e penso che la maggioranza degli atleti ne abbiano saltato uno perché si affronta il problema con un po' di sufficienza fin quando appunto arriva il primo caso. Credo che Lizzie avrebbe potuto evitare il caso che l'ha coinvolta facendo semplicemente più attenzione».
Tuttavia Cavendish ritiene troppo dura una sospensione che può arrivare fino a due anni per tre prove saltate nel giro di 12 mesi: «Non credo che sia giusto rischiare una sanzione più grave per un comportamento amministrativo che per un reato di doping vero e proprio. È ridicolo».
Se non fossimo nel Nord della Francia, la Valenciennes-Dunkerque (178, 3 i km da percorrere) sarebbe tappa perfetta per i velocisti, anche alla luce dei soli 800 metri di dislivello da affrontare. Che restano i logici favoriti ma... anche oggi...
Nei giorni scorsi vi abbiamo proposto un’intervista in cui Giorgia Bronzini ci ha svelato le ambizioni della Human Powered Health che sta guidando dall’ammiraglia al Giro d’Italia Women. Alla direttrice sportiva emiliana abbiamo chiesto anche un parere sullo stato del...
La carovana del Giro Women non perde tempo e propone già nella seconda giornata di gara una tappa veramente interessante che chiamerà a raccolta tutte le pretendenti alla generale. La Clusone – Aprica di 92 km, con 1.400 metri di...
Era il 1985 quando per l’ultima volta un corridore francese ha vinto il Tour de France. Si tratta di Bernard Hinault, uno dei corridori più forti della storia del ciclismo. Hinault non è mai stato uomo che h aguardato ai...
A differenza di quanto accaduto sabato nella prima tappa del Tour de France, Remco Evenepoel ha superato la seconda tappa senza problemi e questo lo rende sereno. I rivali, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard si sono aggiudicati qualche secondo di...
Jonas Vingegaard si è preparato bene per questo Tour ed è pronto a sfidare Tadej Pogacar su tutti i terreni offerti dalla corsa gialla. Così come avevamo visto al Delfinato, anche nella tappa di ieri, con arrivo a Boulogne sur...
Il Team F.lli Giorgi esce di scena. Alla soglia dei trent'anni di attività (1996 la prima affiliazione) la celebre formazione della categoria juniores chiude i battenti a fine stagione. Un altro pezzo di storia scrive la parola fine. Carlo Giorgi...
È iniziata il 29 gennaio la stagione, la prima con la maglia della Unibet Tietema Rockets, di Giovanni Carboni e da allora il nativo di Fano si è preso davvero pochissime pause. Quasi senza soluzione di continuità il suo...
Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla seconda tappa del Tour de France. 2: MVDP E IL NUMERO MAGICO DELL'ALPECINMathieu Van der Poel ha ottenuto la sua seconda vittoria al Tour in questa2a tappa. Aveva già vinto una...
Il Tour de France si è mostrato subito esplosivo e nel finale tutti i big erano davanti per cercare di vincere in volata. Questa doveva essere la tappa di Mathieu van der Poel e il campione olandese non si è...