PROFESSIONISTI | 29/07/2016 | 14:25 Vincenzo Nibali è alla vigilia della sua terza Olimpiade: nelle prime due ha lavorato per la squadra ma stavolta, alla luce del percorso duro che propone l'appuntamento di Rio, si presenta al via come capitano della pattuglia azzurra. Il Tour de France gli è servito molto in chiave olimpica e lo conferma il suo allenatore Paolo Slongo in una intervista concessa ad Alberto Dolfin del Corriere dello Sport: «Quando è arrivato al Tour, Vincenzo non era ancora in forma, ha lavorato bene e alla fine è uscito come speravamo. Una gara di un giorno, come l'Olimpiade, è sempre difficile da interpretare, ma noi cia rriviamo al meglio».
E che la gara sarà difficile da interpretare lo conferma il ct Davide Cassani, che da ieri sta lavorando a Fiuggi con gli azzurrti in attesa di partire per Rio: «Al via ci saranno solo 140 corridori e le squadre più forti, tra le quali l'Italia, avranno cinque corridori: questo renderà davvero difficile il controllo della corsa. È vero che abbiamo Nibali e Aru, ma nessuno dei nostri deve temere di assumersi delle responsabilità. Penso che la corsa possa decidersi sull'ultima salita, ma dobbiamo essere pronti se ciò invece avvenisse prima. Gli avversari? Per l'esperienza che hanno dico Valverde, Rui Costa e Danile Martin, ma attenti ad inglesi e francesi».
sono tifoso di ninali sinceramente preferivo se fosse arrivato sul podio al tour che la vittoria olimpica
favoriti
29 luglio 2016 17:29michele79
Non ho idea del clima che c'è ora da quelle parti che può essere un fattore, ma ho idea che sia meno dura di quanto si dice, intanto hanno tolto un giro finale e poi non si arriva in salita, ma 20 Km oltre. Cassani credo abbia individuato i veri favoriti. E se ci sarà e non corre per Froome occhio a Poels.
30 luglio 2016 10:19IngZanatta
Per Nibali è dura in una garadi un giorno, troppo scarso il suo spunto in volata, vedo meglio Valverde
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