CANYON. Ultimate CF SLX 8.0, se la strada sale...

BICICLETTE | 25/07/2016 | 15:32
Sono diversi anni che la serie Ultimate rappresenta la massima espressione dell’abilità di casa Canyon nel concepire telai da gara e anche in questa ultima versione il carattere e le prestazioni offerto sono quelle tipiche del cavallo di razza. Peso ridotto, rigidità e una geometria indovinata fanno della nuova Ultimate il modello gusto per chi desidera una bici pronto-gara che sappia anche ripagare con comfort quando si passano diverse ore in sella.

La nuova Ultimate è una bici concepita per mettere l’atleta nelle condizioni migliori per pedalare forte e a lungo, merito della geometria Pro Sport che lascia il busto in una posizione meno “sdraiata” per restare a lungo in presa bassa. Aerodinamicità e leggerezza si fondono in questa Canyon come raramente accade, merito del miglioramento aerodinamico apportato al modello 2016 rispetto al precedente, il tutto lasciando però invariato il peso di 780g.

I tecnici hanno sapientemente modellato le forme dei tubi, creando le migliori condizioni per accrescere la rigidità a parità di materiale utilizzato. Le superfici sono molto proporzionate e il telaio appare elegante, grazie anche ai foderi della forcella e ai foderi alti del carro posteriore molto sottili. La bici è agile e precisa e si dimostra un nervo in salita dove, al minimo slancio, parte come un missile. Foderi bassi sovradimensionati e un movimento centrale oversize imbrigliano la potenza e consentono il massimo trasferimento a terra della forza.

In questa versione 8.0 non è presente il manubrio integrato, strumento che offre una guida ottima e una migliore resa aerodinamica. Il reggisella S13 VCLS CF progettato internamente in azienda mantiene un elevato comfort in sella grazie ad una flessione verticale apprezzabile che spezza gli scossoni provenienti dalla strada. Il tubo sterzo ha un profilo molto pulito e si continua idealmente nella forcella creando un avantreno reattivo come piace ai professionisti.

La dotazione di serie si avvale del gruppo completo Shimano Ultegra 6800 11Vel, sella Fizik Antares R5, Attacco manubrio Canyon V13, manubrio Canyon H17 Ergo AL e ruote Mavic Ksyrium Pro Exalith SL WTS montate su copertoncini Mavic Yksion Pro Griplink.

Lo ammetto, non vado pazzo per la pista frenante Exalith poiché la sua superficie rugosa mangia le pastiglie alla velocità della luce e in determinate condizioni atmosferiche diventa fin troppo rumorosa. Ma considerando i ridotti spazi di frenata, allora il discorso cambia e questi inconvenienti passano secondo piano.

Complessivamente queste ruote in alluminio hanno una notevole scorrevolezza e la rigidità di certo non manca. In particolare mi è piaciuta la ruota posteriore, resa ancor più reattiva dall’inserimento nella raggiatura opposta al lato cassetta di raggi in carbonio. Le coperture da 25 sono valide sull’asciutto ma pagano in aderenza in condizioni bagnate.

La vendita diretta promossa da Canyon è un vero portento e pone tutte le bici della collezione in condizione ultra vantaggiose per i potenziali acquirenti. La qualità del servizio è alta e accantonata la fase un po’ sottotono dell’anno scorso, i livelli sono tornati quelli tipici teutonici, puntuali ed efficienti. Il set manubrio e pipa di casa Canyon si dimostra solido e piacevole esteticamente riuscendo, senza penalizzare la qualità a mantenere il prezzo estremamente competitivo.

La guarnitura 52/36 con il pacco pignoni 11-28spazia dai monti alla pianura senza fare una piega. L’ago della bilancia si ferma a soli 6.7kg, un valore di tutto rispetto considerando l’esborso di 2.899€, prezzo scontato di cui potrete godere proprio in questi giorni.

La prova, come sempre accade con le bici Canyon, è partita nei migliori dei modi ricevendo a casa l’imballaggio con cui le bici tedesche vengono consegnate. Aprire lo scatolone è emozionante e ti fa sentire come un bambino che apre i regali di Natale. Nel kit di montaggio c’è tutto, compresa una dinamometrica che semplifica ogni operazione. Tempo 10 minuti e la bici è pronta. La vernice satinata è sempre splendida e le forme risaltano al 100%.

Ho variato molto i percorsi, portandola spesso dalle montagne fino alla pianura e devo precisare fin da subito che un terreno inappropriato per questa Ultimate non esiste! In salita è pimpante e reattiva tanto da farti sentire forse più forte del solito e in pianura, grazie al notevole studio aerodinamico si dimostra veloce quasi come una aero bike.

La Geometria Pro è ben bilanciata e porta il ciclista a inserirsi bene sulla bici, senza i sacrifici che ti aspetteresti da una bici da pro. Non ho mai ravvisato comportamenti scorbutici neanche sul fondo molto sconnesso. Nelle discese tecniche emerge il grande equilibrio di questo telaio, praticamente a suo agio in ogni circostanza,  carattere dominante che ritrovo molto spesso sulle bici Canyon. Se mi permettete un parallelismo, le Canyon sono un po’ le “Honda del ciclismo”, danno del tu a tutti! Nel design spicca su tutto la grande pulizia delle linee ed una attenzione quasi maniacale ai particolari. Un esempio? Il collarino per la regolazione della sella è integrato ed è uno dei migliori sistemi in circolazione. Siete dei salitomani? Potreste prendere già in considerazione la versione 8.0 e arricchirla semplicemente con un set di ruote in carbonio da 1.2kg massimo. Con questa piccola modifica avrete a disposizione una bici da poco più di 6 kg rigida e scattante. Se vi sentite delle vere capre di montagna e il vostro pallino è l’arrampicata, la Ultimate è una di quelle bici da prendere assolutamente in considerazione, parola di lupetto!

-rapporto costo/qualità
-telaio rigido, reattivo e leggero
-reggisella Canyon S13 VCLS  CF
-verniciatura
-pista frenante Exalith

Abbigliamento e accessori  prova:

-Casco Bollé The One
-Occhiali Bollé 5Th Element Pro
-Abbigliamento Breva Cycling
-Calze Oxeego
-Scarpe Northwave Extreme

Giorgio Perugini


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