
Dopo il successo della precedente asta di beneficenza che prevedeva la vendita della bicicletta del ciclista Alberto Contador, vincitore della Vuelta d’España nel 2014, la squadra Tinkoff ha rinnovato la sua volontà di impegno per aiutare coloro che soffrono attraverso una donazione che servirà a salvare vite umane. I fondi raccolti potranno garantire a questi bambini concrete possibilità di guarigione attraverso la realizzazione di diagnosi accurate e tempestive, la fornitura di medicine antitumorali e attrezzature mediche, ma anche garantire supporto psicologico, attività ludiche e case di accoglienza.
«Il mondo del ciclismo professionistico a volte rimane rinchiuso in un universo a sé stante, gli obiettivi sono quelli della corsa, ma noi vogliamo trasmettere ai nostri tifosi un messaggio chiaro: non bisogna dimenticare che nel mondo esistono cose più importanti che lo sport – ha raccontato Stefano Feltrin, general manager di Tinkoff - Dopo il successo dello scorso anno dell'asta della bicicletta di Alberto, abbiamo voluto fare un altro gesto: la donazione delle maglie del Giro d’Italia. Acquistando una delle maglie si avrà, non solo la possibilità di possedere un pezzo di storia del ciclismo, ma soprattutto di aiutare i bambini bisognosi e vulnerabili in Ucraina».
Le maglie all'asta includono anche quella del quinto classificato, Rafal Majka, insieme a quelle di Manuele Boaro, Pavel Brutt, Jesús Hernández, Jay McCarthy, Evgeny Petrov, Pawel Poljanski, Ivan Rovnyj e Matteo Tosatto.
«È un grande onore avere la squadra Tinkoff accanto a noi nella battaglia contro il cancro che ogni giorno affrontiamo in Ucraina - ha commentato Damiano Rizzi, Presidente di Soleterre - Non esistono bandiere o nazionalità quando parliamo di bambini il cui diritto è ricevere cure adeguate, a cui viene negata la possibilità di giocare per sconfiggere il cancro. Quello di Tinkoff è un atto generoso che annulla le barriere e crea pace, dimostrando appieno il valore del messaggio di Soleterre: il diritto di ogni bambino di crescere e rendere il mondo un posto migliore».
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