PROFESSIONISTI | 28/05/2016 | 08:45 18 L’aquila è uno squalo del cielo, l’aquila è uno squalo in aria, l’aquila è uno squalo da montagna. E l’Aquila è lo Squalo delle Marche.
Michele Scarponi sta all’aquila come Vincenzo Nibali sta allo squalo. L’Aquila di Filottrano e lo Squalo dello Stretto. La loro favola è stata scritta ieri, nella staesura più bella, forse definitiva. L’Aquila che decolla e vola, poi si ferma e aspetta, lo Squalo, appunto, quindi lo tira e lo lancia in cima, in cima alla salita, al traguardo, all’ordine di arrivo e – quasi – alla classifica generale.
Scarponi ha un nome da arcangelo, anche se lui assomiglia di più a un diavoletto, Michele ha un cognome da camminatore, da sciatore, da alpinista, e almeno in questa versione quasi ci siamo. Ha una faccia elastica e plastica, ha un naso promettente ed emergente, ha una smorfia teatrale e cabarettistica, ha la battuta pronta e fulminante, ha una simpatia contagiosa e scatenante, ha una magrezza originale, anche perché non si è mai vista un’aquila pasciuta o sovrappeso. A questo punto del Giro d’Italia ha un telaio scheletrico, un motore collaudato, il gas aperto.
Trentasei anni, quasi trentasette, quindici da professionista. Il suo primo Giro d’Italia, nel 2002, lo pedalò nell’Acqua & Sapone, una banda zebrata al servizio di Mario Cipollini: Scarponi era “il Giovane” e il suo compagno di camera, Roberto Conti, era “il Vecchio”, e si distinguevano dagli altri, che erano grandi e grossi, passisti e velocisti, scaltri e potenti, marcantoni da rettilinei, da volate, da sessanta all’ora. Per Scarponi fu come fare battesimo, scuole dell’obbligo e università, e trovare un posto a Wall Street, tutto in un paio di giorni, e poi vivere fra mille avventure.
Sopravvissuto a vittorie e sconfitte, a trionfi e tempeste, Scarponi si è trasformato nel maggiordomo di Nibali, gregario in stanza, dove fa ritrovare l’allegria al suo capitano, e gregario in salita, dove fa perdere l’allegria ai suoi rivali. Elettrico (ma qui non si allude ai motorini), divertente, irriverente, vulcanico, sdrammatizzante, esorcista, immediato, diretto, rapace, simpaticissimo. Un’adorabile aquila.
Quando doveva passare professionista il suo ds Renosto alla Site Frezza non voleva perché diceva che non era maturo, il Sig Bartoloni della Sicc di Jesi lo segnalo\' a F.Simeoni che mise buona parola ai dirigenti della Cantina Tollo.
Detto questo avete visto tutti la carriera di Scarpa e la sua encomiabile serieta\'.Grandissimo Scarpa.
Fino a 40 anni
29 maggio 2016 13:13IngZanatta
Scarponi ha 37 anni, almeno un biennale con la nuova squadra di Nibali lo strappa sicuramente, poi chissà potrebbe arrivare a 40 anni correndo, anche se arrivare ai 45 del mitico Rebellin ... Mai dire mai !!! Grandissimo Scarponi !!!
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