PROFESSIONISTI | 26/05/2016 | 09:30 11 Il suo dorsale appariva come un augurio: più che 11 era due volte 1, due volte numero 1, due volte vittorioso, la prima vittoria nel Giro d’Italia 2013, la seconda nel Giro d’Italia 2016. Tant’è che il risultato finale sembrava addirittura scontato, già dato, archiviato, la cronaca di una vittoria annunciata, prevista, normale. E alla vigilia del pronti-via La Gazzetta dello Sport lanciava e titolava – in prima pagina – “Tutti contro Nibali”, come se lui, Nibali, potesse reggere gli attacchi di chiunque. Ma non è andata così, e non sta andando così, e ci stiamo chiedendo, tutti, se andrà proprio così.
Nibali, Vincenzo, Enzo. Questo non è un ritratto, ma una dichiarazione d’amore, se è vero che l’amore è passione, ed è anche compassione, cioè patire, soffrire, sopportare insieme. Nibali il siciliano, Nibali l’emigrante, Nibali il toscano, addirittura oggi Nibali lo svizzero, un’altra emigrazione ciclistica per ragioni non propriamente agonistiche. Nibali il saraceno, negli occhi (che sono quelli della mamma), nelle pupille, nello sguardo. Nibali il bambino ribelle, il ragazzino scatenato, lo scolaro vivace (le maestre, da secoli, usano l’aggettivo “vivace” per ingentilire, addolcire, bonificare o sublimare l’indisciplina o l’irrequietezza). Nibali che scopre nella bicicletta un’amica, un’alleata, una complice. Nibali che viene rimorchiato con un fune dal papà quando, con gli amici, sale sull’Etna come si ascende a una montagna divina se non proprio a una divinità. Nibali, che a quel tempo era ancora soltanto Enzino.
E poi Nibali il guerriero, il combattente, il lottatore, lo sfidante anche quando è il campione in carica. Nibali nella natura, nell’istinto, nel carattere. Nibali nello scatto e nell’attacco, nella volontà e nella tenacia, nel senso di rispetto. Nibali nelle rughe, profonde come ferite, come cicatrici, come lutti. Nibali eroe della resistenza a pedali. Perché ogni volta che i pedali fanno clac, ogni volta che i pedali fanno zzz, ogni volta che il cuore fa tam tam, Nibali si accende e s’incendia, sfiamma e sfreccia, divampa e vola. Per sé, più che per gli altri. Per gli altri, più che per la storia. Per la storia, più che per la classifica.
Qui, a questo Giro, quella sottile linea, che immagino rossa, che collega il cuore alla testa e la testa alle gambe e poi le gambe al cuore, un circuito virtuoso e anche un po’ faticoso e doloroso, non era collegata o sintonizzata. Forse, come succede con i computer, è sufficiente spegnere e accendere. O forse no. Dipende. Chissà.
Un altro si sarebbe già ritirato. O primo o niente. O tutto o niente. Nibali non desiste ma insiste e resiste. Proverà a volare. L’unico squalo – lui, lo Squalo dello Stretto - capace di trasformare l’acqua in aria, il tuffo in volo, i fondali in vette. E comunque vada, Enzino Enzo Vincenzo Nibali Squalo, grazie.
L’inizio è stato bello e buono, per noi italiani. Certo, non si è vinto, non abbiamo portato a casa la prima rosa, ma con Ciccone, Busatto, Ulissi e Piganzoli ci siamo fatti vedere eccome. Siamo in 48 e possiamo davvero...
Ogni giorno vi parliamo della pericolosità delle strade e della difficoltà di tutti i ciclisti, questa volta a farne le spese è stato Jan Ullrich che è stato travolto da un'auto durante l'allenamento. Come riporta il giornale tedesco Bild, il vincitore...
Prima la festa con la squadra, poi il pagamento del pegno: Jacopo Mosca aveva promesso che se Mads Pedersen avesse vinto la prima tappa del Giro d'Italia avrebbe sacrificato la sua non fluente (non ce ne voglia...) chioma e così...
Ancora un piazzamento per Wout van Aert, che ieri nella prima tappa del Giro d’Italia si è dovuto accontentare di un secondo posto alle spalle di Mads Pedersen, che ha così conquistato la prima maglia rosa della corsa. Il belga...
Vive a Tirana e corre a Oudenaarde per la KD Bikes-Doltcini CT: si tratta di Ylber Sefa, 11 volte campione nazionale di ciclismo in Albania, sia nella prova in linea che a cronometro. Ylber Sefa racconta con orgoglio della grande...
Mark Stewart ha regalato alla Team Solution Tech - Vini Fantini la decima vittoria stagionale imponendosi nella terza tappa del Tour de Kumano. Alla conclusione dei 107 chilometri in programma, il 29enne britannico ha anticipato il suo coetaneo danese Mathias Bregnhøj, tesserato...
La partnership tra “Astoria Wines” e il Giro d'Italia si rinnova anche per l'edizione 2025 e la festa sul podio del grande ciclismo è sempre targata “Astoria Wines”. Oltre 100 Jeroboam da tre litri con l’inconfondibile profilo intagliato e il...
Dopo i recenti successi, il team MBH Ballan CSB Colpack è pronto a tornare in corsa nel fine settimana con due appuntamenti toscani di prestigio: sabato 11 maggio a Marcialla (FI) e domenica 12 maggio a Marina di Carrara (MS) per il Gran Premio del Marmo. C’è...
Dopo il nono e il decimo posto di Mattia Arnoldi e Sergio Ferrari a Castiglione delle Stiviere, torna in scena il team ECOTEK. La squadra di Rovato (BS) sarà protagonista di tre importanti eventi nel panorama ciclistico italiano. Ad aprire...
La seconda tappa del Giro d'Italia è destinata già a dare un volto nuovo alla classifica. In programma c'è infatti una cronometro di 13, 7 km sulle strade della capitale albanese, Tirana. per seguire il racconto in diretta dell'intera tappa...
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.