BRAMBILLA. «È PER ASIA E CRISTINA»

PROFESSIONISTI | 14/05/2016 | 16:44
Gianluca Brambilla ancora non ci crede, racconta quasi come un automa la sua corsa: «È difficilissimo descrivere quello che sto provando, sono contentissimo. Ho creato io la fuga in discesa dopo la prima salitella, ci ho creduto anche se qualcuno non era convinto perché io ero troppo vicino in classifica generale. Siamo andati fortissimo e devo un grazie speciale a Matteo Trentin che ha lavorato in maniera splendida per portarci sotto la salita. Non conoscevo l'Alpe di Poti, ma sapevo che il pezzo duro veniva dopo un po', quindi mi sono gestito quando è scattato Montaguti, poi sono andato via da solo e non ho guardato in faccia nessuno».

E la maglia rosa?
«Non ci credo ancora, anche se dall'inizio di stagione sto andando veramente forte. Saranno probabilmente le motivazioni che mi dà la mia ragazza Cristina (che ha sentito al telefono subito dopo il traguardo, ndr) e la nostra piccola Asia, nata pochi giorni prima della partenza del Giro. La Maglia Rosa è sempre stata il mio sogno: non era programmata, ma è difficile programmarla. Col mio peso, 58 chili, è inoltre difficile essere un buon cronoman, anche se due anni fa nella crono del Barolo mi sono difeso bene (5°) e il percorso di domani è un fac-simile di quello di allora. Andrò a tutta e se dovessi perdere la Maglia Rosa non ne farò un dramma. Rimarranno due settimane di corsa per fare ancora qualcosa di buono».

A questa tappa Brambilla confessa di averci pensato già prima del Giro e con il passare dei minuti la consapevolezza dell'impresa realizzata ancora non arriva. Ci sarà tempo per dare spazio alle emozioni. Bravo Gianluca!

a cura della redazione di tuttobiciweb
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COMMENTI
GRANDE GIANLUCA
14 maggio 2016 17:07 daniel70
BRAVISSIMO, SONO PIU' CONTENTO IO DI TE.
TI SEGUO DAI DILETTANTI SEI UNO DEI MIEI PREFERITI
GRANDE GRANDE

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