MOTORINI. FERRARI: IN GRUPPO DAL 2005

PROFESSIONISTI | 20/04/2016 | 15:40
Tra le molte voci che si sono levate negli ultimi giorni sulla polemica legata ai motorini e al doping meccanico, si fa notare quella di Michele Ferrari, riportata oggi da Marco Bonarrigo sul Corriere della Sera. Il celebre e squalificatissimo guru di Lance Armstrong ammette: «Bici elettriche? Le ho testate, i vantaggi sono evidenti. Vengono usate in gara dal 2005 e alcuni professionisti le tengono in casa per sostituire gli allenamenti dietro moto. Nessuno ha interesse a scoperchiare la pentola. Ma prima o poi qualcuno parlerà».

Una dichiarazione destinata evidentemente ad alimentare nuove polemiche e, va sottolineato, una dichiarazione che finora nessuno ha smentito.
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COMMENTI
SIAMO ALLA FRUTTA!!!!
20 aprile 2016 17:17 kuototutto
Siamo davvero alla frutta o forse già più in là!!!questa faccenda dei motorini che adesso tutti sanno e sapevano già da tempo rischia di essere il "deprufundis" di questo sport... non bastava tutta la C...a del doping farmacologico, adesso anche questa incredibile sequela di accadimenti. se qualcuno non comincia a mettere dei paletti e a stroncare chi deve essere stroncato stavolta ci giochiamo davvero questo sport..

SIAMO ALLA FRUTTA!!!!
20 aprile 2016 19:39 Piccio
Ma guarda un po dove siamo arrivati...
che sono questi i nostri problemi?

I motorini sarebbero la fine
20 aprile 2016 19:41 LampoJet
Se fosse vera la storia dei motorini, sarebbe veramente la fine del ciclismo. Perchè, anche se è vero che il doping farmacologico sia una piaga, non è accostabile a quello tecnologico. Semplicemente poichè il vantaggio che da il primo (farmacologico) è decisamente minore di quello dato dal secondo. E anche perchè, se, per, il primo, (sempre il farmacologico) si possono chiamare in causa diversi altri sport, per il secondo (il tecnologico) no. Non si sospetta di scarpe motorizzate dei maratoneti o di racchette eletricche dei tennisti. Seppur ambedue le categorie possono, invece, usare Epo...

accuse non circostanziate
20 aprile 2016 22:48 gianni
Accuse di questo genere vanno circostanziate. Che cosa vuole dire una frase come "Venivano usate in gara dal 2005"? Da chi, quando? E nel 2005, com'erano questi motori elettronici? E possibile che 11 anni si potessero nascondere? E dove?
E poi con tutta questa gran tecnologica alla Sanremo (faccio un esempio a caso) la media è stata uguale a quella di cinquant'anni fa. Per non parlare dei 45 km/h della Roubaix di Post nel 1964.
Ferrari non mi convince.
saluti
Gianni Cometti

21 aprile 2016 08:42 foxmulder
Apprezzo molto di più il doping tecnologico di quello farmacologico per questo semplice motivo: con il secondo (quello farmacologico) DS, Medici, Team manager e via dicendo potevano tranquillamente lavarsi le mani dicendo al corridore di turno "E' una mela marcia, noi non ne sapevamo nulla, ci ha deluso ecc.".
Con il doping tecnologico è evidente che, oltre al corridore, sono coinvolti come minimo i meccanici e i DS, fino ad arrivare, probabilmente, al costruttore ecc.
E' ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità, per il bene di uno sport meraviglioso.

Tentativo.......
21 aprile 2016 09:16 passion
....... di intorbidire ulteriormente le acque. Dichiarazioni fatte da chi, affermando certe cose, ha solo interesse a giustificare e sminuire il suo passato (o anche il presente?). Il problema c'è ma lasciamo parlare altre persone, ci sarà pure qualcuno più degno che ami solo il ciclismo e i tanti ciclisti veri???

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