GP PONTEDERA. Spadoni: "Verrebbe da dire tutto bene ma..."

DILETTANTI | 29/03/2016 | 14:16

Dopo la presentazione del 1° Gran Premio Città di Pontedera per under 23 in programma da Acciaiolo a Pontedera sabato 9 aprile, c’è da registrare un intervento del presidente del Comitato Provinciale di Pisa della Federciclismo, Roberto Spadoni, che si dice d’accordo su vari aspetti anche se esprime valutazioni e qualche dubbio.


“Bella l’iniziativa, un plauso agli sponsor, ottima la scenografia nella sala consiliare con i vari interventi – dice Spadoni – qualche dubbio semmai che tutto questo possa rappresentare uno spot positivo per il nostro sport”.


Ci pare che la gara coinvolga comuni e associazioni.

“La presenza di tanti Comuni sarebbe una bella visione anche per il futuro della Federciclismo, la sensazione è che l’ente pubblico è presente nella misura di quanto e come altri può essere collegato a Enti legati ai partiti”.

Un po’ troppo pessimista presidente nessuno ha parlato di scomparsa ma solo di proficui contatti.

“La collaborazione tra Enti e Federazione può essere positiva per la crescita del sistema ciclismo, la sensazione è che altri stiano prendendo lo spazio che la FCI non riesce a curare. Mi chiedo –insiste Spadoni- i sei comuni in provincia di Pisa e quello in provincia di Livorno interessati al Gp Città di Pontedera hanno mai dimostrato la stessa disponibilità nei confronti delle categorie che più di altre necessitano del supporto dell’Ente pubblico che tra l’altro dovrebbe essere anche erogatore di servizi sociali e formativo di future generazioni? Apparentemente sembra che l’Ente preferisca avere a che fare con atleti della domenica o un ritorno mediatico da grande manifestazione, che un disturbo gioioso di 150 ragazzini accompagnati dalle rispettive famiglie”.

Questo significa che non hai collaborazione dai comuni?

“Quando presentiamo richiesta di autorizzazione per lo svolgimento di una gara giovanile, non troviamo la stessa disponibilità che sembra essere presente nelle grandi manifestazioni; anche una mostra canina è riuscita a non far svolgere una gara per ragazzi di 13 e 14 anni, poco o nulla è stato fatto per tranquillizzare le famiglie in tema di sicurezza dei ragazzi presenti sulle strade e nel caos del traffico provando a creare circuiti ciclabili”.

Mi par di capire che nei hai per tutti presidente.

“Per concludere mi domando se abbiamo la forza di far rinascere il ciclismo anche nei piccoli paesi, di far crescere nuovi atleti, far tornare ad appassionare gli sportivi e che gli stessi siano contenti e rispettosi quando vedono un giovane atleta ciclista sulle strade. Oppure in un’ottica di gestione politica di tutto, dobbiamo accontentarci di sopravvivere dando meno fastidio possibile o al massimo un piccolo disturbo per pochi minuti. E non vorrei –conclude il presidente Spadoni- che per avere o dare futuro, anche la Federciclismo dovrà partitizzarsi e provare a ragionare solo nell’ottica del pecunia”.

Antonio Mannori

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