GIOVANI | 25/03/2016 | 09:05 La primavera è arrivata, per lo meno come calendario e lo conferma il fatto che lunedì 28 marzo, giorno di Pasquetta, i giovani corridori della Ciclistica Santerno Fabbi riprenderanno l’attività agonistica dopo la lunga sosta invernale, dedicata allo studio, al riposo ed alla preparazione in vista della nuova stagione. Teatro della ripresa sarà la simpatica cittadina di San Mauro Pascoli, dove Esordienti di primo anno (13 anni), Esordienti di secondo (14 anni) ed allievi (15-16 anni) si daranno battaglia nel locale circuito pianeggiante di 4,2 chilometri. Difficile dire cosa potranno fare i ragazzi in gialloverde dopo la pausa invernale e gli obiettivi sono al momento molto prudenziali.
Gli Esordienti di primo anno (quattro ragazzi, seguiti da tanti ex corridori della Santerno e volontari, coordinati da Lorenzo Goni) si cimenteranno per la prima volta in una gara “vera”, per cui si limiteranno a capire come funziona il ciclismo; quelli di secondo anno (tre ragazzi, stessi diesse e coordinatore), un po’ più esperti, non mancheranno di dare battaglia, per verificare la loro competitività, cercando di dare il massimo, ma senza chiedere troppo a se stessi, visto che qualcuno è indietro nella preparazione per via di malanni ed infortuni. Gli allievi, che sono sette, anche loro seguiti da ex gialloverdi e volontari, con il coordinamento di Davide Ceroni, hanno invece una gran voglia di essere protagonisti in corsa, perché stare a guardare significa portare il gruppo in volata e di velocisti, in squadra, pare non ce ne siano, anche se, a quella età, le caratteristiche tecniche dei corridori possono cambiare da un mese all’altro. L’idea, quindi, è quella di dare battaglia lungo i 50,4 chilometri di gara che i ragazzi affronteranno con partenza alle ore 16, dopo le gare degli Esordienti, partenza alle 14 per i primo anno (25 chilometri di gara) e alle 15 per il secondo (30 chilometri). L’obiettivo minimo, per tutti, è quello di prendere contatto con gli avversari e con gli stessi compagni di squadra, poi si vedrà. Normanno Bartoli
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