BARDIANI CSF. Segnali incoraggianti per Zardini

PROFESSIONISTI | 24/03/2016 | 16:55
Dopo quasi un mese dall’incidente occorso ad Edoardo Zardini al GP di Lugano, arrivano i primi incoraggianti segnali di ripresa. Il veronese della Bardiani-CSF, che, ricordiamo, ha riportato la frattura amielica di sette vertebre (tra cui T6 e T9) con leggero abbassamento, sta affrontando la convalescenza con un corsetto. Ora, dopo una serie di accertamenti, è stato possibile delineare con maggior precisione l’iter di recupero.

“I primi giorni in ospedale, immobilizzato a letto, sono stati i più difficili, soprattutto psicologicamente. Tornare a casa è stato un sollievo, così come l’essermi reso conto che, nonostante il percorso di recupero sia lungo, sono stato ancora fortunato a non aver riportato conseguenze più gravi” ha affermato Zardini.

L’ultimo controllo clinico svolto presso un centro ortopedico specializzato ha evidenziato che la calcificazione procede secondo le aspettative ma, vista la gravità dell’incidente, saranno richiesti ulteriori 25 giorni prima di iniziare con la fisioterapia e la riabilitazione.

“Mi è stato consigliato di non affrettare i tempi, di attendere che le vertebre siano pronte a sostenere i carichi di lavoro. Nel frattempo posso mantenere il tono muscolare camminando e, non appena possibile, inizierò anche a pedalare in cyclette. Il mio obiettivo non è limitare i tempi di recupero ma far sì che sia completo” ha aggiunto Zardini.

Dall’inizio della convalescenza Zardini ha potuto usufruire anche dei benefici offerti dalla stuoia terapeutica per la magnetoterapia in alta frequenza di Revitalife, partner tecnico del team. Un contributo importante sia per favorire il recupero sia per garantire il miglior riposo.
 
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After almost one month from the heavy crash suffered at GP Lugano, Edoardo Zardini received good news about his recovery. The rider of Bardiani-CSF, who suffered seven splintered vertebrae and now facing the convalescence wearing medical corset, had new clinical examinations that allowed doctors to point out a clear recovery iter.

“First days at the hospital, immobilized in bed, have been the hardest. When I came back home and I really understood how dangerous has been the crash, I breathed a sigh of relief” said Zardini.

Last medical check, did two days ago in specialized orthopedic centre, showed positive calcification progress. Anyway, doctors decided to wait other 25 days before to start the rehabilitation therapy.

“I don’t have to hurry the recovery process and I have to wait the perfect calcification of the vertebrae. During this time, I can take care of muscle tone walking and, as soon as I can, pedalling on cyclette. My target is the complete recovery, not the faster” added Zardini.

Since the beginning of his home convalescence, Zardini has been supported by Revitalife magnetotherapy device, partner of the #GreenTeam. The benefits provided by the thin mat have been important to facilitate the recovery and to guarantee the best rest.

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