
Amore & Vita e la famiglia Fanini piangono per l'improvvisa scomparsa di Franco Gini, grande amico e protagonista da decenni del mondo del ciclismo. Se n'è andato in Colombia, all'età di 63 anni, nella terra dove per anni ha scoperto grandi talenti da lanciare in Europa.
Questo il ricordo del team manager Cristian Fanini: “Io e la mia famiglia siamo in lutto per la scomparsa di Franco, un grande amico, una persona con cui abbiamo condiviso tantissime gioie e successi. Il più memorabile la tappa con arrivo a Marina di Massa vinta da Alessio Di Basco al Giro d'Italia nel 1988. Entrato nel ciclismo professionistico con noi, lo abbiamo lanciato poi in altre formazioni dove ha scoperto numerosi campioni ed è diventato uno dei direttori sportivi e team manager più stimati e rispettati nell'ambiente. Ci uniamo al dolore della famiglia alla quale siamo molto legati e vicini. Al GP di Lugano il prossimo 28 febbraio correremo con il lutto al braccio. La prossima vittoria del nostro team sarà dedicata alla sua memoria e vogliamo ottenerla presto. Mio padre, appresa la notizia ieri sera, è stato molto male perché era vicinissimo a Franco; erano amici da una vita. Siamo senza parole, in questi casi tutto quello che si dice è superfluo. Purtroppo non ci sono molte spiegazioni. Quello che vogliamo è ricordare sempre il suo sorriso e la sua energia”.
E a tal proposito molto significative anche le parole di patron Ivano Fanini che non riesce a darsi pace per l’improvvisa scomparsa dell’amico fraterno: “Franco era il più grande di tutti – spiega con estrema commozione – non a caso tutti i D.S. italiani avevano deciso di premiarlo con il prestigioso Timone d’Oro per i trent’anni di onorata carriera come d.s. nel mondo dei professionisti. Come dimenticare gli inizi insieme, quando nel 1985 mi approcciai a lui che faceva da sponsor ad una squadra di junior ed io interessato al promettente Alessio Di Basco li portai entrambi alla Fanini - Baldacci. Da quel momento lo “trasformai” in Direttore sportivo e insieme all’altro d.s. Campigli ottenemmo numerosi successi in tutta Italia, tant’è che li portai entrambi nel professionismo con i team PEPSI – Fanini e 7-UP – Fanini. Quelli furono anni d’oro, straripanti di successi e soddisfazioni. Franco alla guida di un team era il n.1 e lo dimostrano tutti i successi che ha ottenuto in tutti questi anni con noi e con le altre squadre che ha diretto. Come posso dimenticare anch’io la tappa di Marina di Massa al Giro d’Italia. Eravamo in macchina insieme, io e Franco e mi ricordo ancora le lacrime di gioia che entrambi versammo vedendo vincere il nostro pupillo Alessio Di Basco davanti a mostri sacri del calibro di Urs Freuler e Guido Bontempi. E poi ricordo i la maglia bianca vinta al Giro da Stefano Tommasini e i momenti passati insieme nel mitico tappone sotto la neve del Gavia, nel quale ci illudemmo quasi di poter vincere la corsa rosa proprio con Tommasini che stava dominando la corsa. Ricordo i successi al Giro del Trentino con Santromita, quelli con Gaggioli, con Cimini e il campionato Italiano su strada di Pierino Gavazzi. Tutti momenti indimenticabili che io e Franco abbiamo vissuto insieme, fianco a fianco. Adesso il pensiero che lui non ci sia più mi rattrista moltissimo. Mi mancheranno i suoi consigli, le sue opinioni che sempre seguivo scrupolosamente. Insomma mi mancherà un amico vero che ha dato così tanto sia a me che al mondo del ciclismo. La sua morte lascerà indubbiamente un vuoto incolmabile”.
Ci mancherai Franco!
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