GIUDICI DI GARA. In Veneto si è parlato di nuove tecnologie

INIZIATIVE | 28/01/2016 | 08:28
Come avviene dal lontano 1970 i Giudici di Gara del Veneto si sono ritrovati domenica 24 gennaio per il Convegno Tecnico Regionale. L'appuntamento, preparato alla vigilia della partenza della nuova stagione agonistica su strada, si è svolto in un clima di grande collaborazione e partecipazione all'interno della sala "Giorgione" di quello che è il tempio del ciclismo veneto, l'Hotel Fior, a Castelfranco (Treviso). Il Convegno, come ha sottolineato il presidente dei Giudici di Gara del Veneto, Sandro Checchin, rappresenta un momento importante che anticipa l'apertura della stagione e consente a tutti di mettere a disposizione dei colleghi l'esperienza maturata durante gli anni.
 
Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente Nazionale dei Giudici di Gara, Antonio Michele Pagliara, il responsabile della Federciclismo del Veneto, Raffaele Carlesso, il commissario internazionale Uci, Celeste Granziera, la componente della Commissione Nazionale, Federica Guarniero, il consigliere nazionale della Fci, Igino Michieletto, nonché i responsabili ed i componenti delle varie commissioni e dei comitati provinciali del Veneto.
 
I lavori sono stati inaugurati da Checchin che ha rivolto il saluto del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, impossibilitato a partecipare. E' toccato poi a Carlesso ringraziare i Giudici di Gara per l'importante lavoro svolto e si è congratulato per il gran numero di giovani che sono entrati a far parte della grande famiglia dei Giudici di Gara del Veneto. "Una dimostrazione - ha detto - del grande impegno profuso anche quest'anno". Ai suoi hanno fatto seguito i complimenti di Federica Guarniero nel vedere tanti volti nuovi e soprattutto di ragazze.
 
Subito dopo ha preso la parola Pagliara che ha precisato: "E' un piacere venire in Veneto ed è da tre anni che lo faccio ed ogni volta avverto grande interesse e attaccamento alla categoria. Grazie per il lavoro che fate e di questo ne siamo orgogliosi".
 
Il primo tema affrontato dal 44° Convegno è stato quello relativo al "Giudice di Gara nell'era 'Smart'" e quelli legati a "L'azione dei Giudici di Gara nell'era delle tecnologie digitali (smartphone, tablet e videocamere)", l'"Uso delle tecnologie digitali come fonte di denuncia"; "la prova tecnologica elemento accusatorio contro la Giuria o sistema di autodifesa?"; "i casi del 2015 nella regione"; "I casi 'Richie Porte' e 'Nibali' al Giro e alla Vuelta"; "decisioni di giuria per fatti di corsa dopo il termine della gara: Giustizia postuma sinonimo di inefficienza o parte integrante dell'azione di Giuria?" e "Coinvolgimento nei social network".
 
Ad affrontarlo per primo è stato Graziera che ha detto: "E' da diversi anni che dobbiamo fare i conti con le nuove tecnologie che a volte ci aiutano e qualche volta ci penalizzano. I Giudici di gara devono sempre stare in campana e devono fare squadra per far fronte ai problemi che si possono presentare". C'è da aggiungere, ha sottolineato poi Pagliara, che "l'avvento delle nuove tecnologie ha portato indirettamente cambiamenti nella comunicazione" e che "i corridori di livello internazionale potranno utilizzare sulle loro bici le telecamere". "La Giuria - ha continuato Pagliara - è la squadra aggiunta e i momenti didattici servono a tutti".
 
Riferendosi alle infrazioni che avvengono in gara Checchin ha osservato che: "Dobbiamo essere in grado di capire perché il corridore sta commettendo le infrazioni e quindi applicare le sanzioni più appropriate" e che "l'attività della Giuria termina un'ora dopo quando è stata posta la firma sui verbali. Ma alla base ci deve essere un grande affiatamento tra tutti i componenti i collegi di giuria che contribuisce alla crescita del settore e deve esserci il rispetto per tutti - ha continuato Checchin - così come avviene per la celebre squadra di rugby neozelandese All Blacks che prima di un match si esibisce nella ‘Haka’ la danza tipica del popolo Maori. Un'esibizione che serve a dare consapevolezza delle proprie capacità ma nello stesso tempo rispetto per gli avversari".
 
Ad illustrare le novità della nuova tessera federale sono state Chiara Compagnin e Chiara Lovat, Giudici di Gara Nazionali Elite con il coordinamento di Giuseppe Canazza, segretario della Commissione Veneta, che hanno evidenziato come l'informatica è stata di grande aiuto nella sua realizzazione.
 
"Vi ringrazio per la svolta data dal Veneto introducendo nel gruppo tanti giovani - ha detto poi Pagliara - . Una dimostrazione di grande abnegazione dei colleghi che sono i loro tutori". Per l'occasione è stato ribadito che su 17 nuovi Giudici di Gara Elite 6 sono veneti.
 
"Andiamo incontro all'ultimo anno di mandato - ha continuato il Presidente nazionale - e desidero ringraziare Sandro Checchin della grande squadra che è riuscito a creare non intesa come quantità ma soprattutto come qualità a dimostrazione dell'ottimo lavoro svolto".
 
E' toccato poi al Presidente veneto illustrare i dati ed i bilanci della passata stagione che si sono conclusi con il segno positivo.
 
La serie degli interventi è stata conclusa da Pagliara che ha reso noto l'elenco dei Giudici di Gara del Veneto che saranno impegnati nei prossimi appuntamenti della stagione su strada con il ciclismo professionistico come i trevigiani Chiara Lovat e Matteo Brusatin, il padovano Sandro Checchin ed il vicentino-veronese Daniele Gnata. Ad esordire sarà Brusatin che in settimana farà parte del collegio di giuria del Dubai Tour. Toccherà poi a Gnata partecipare alla Milano-Sanremo e quindi a Checchin a far parte della giuria del 99. Giro d'Italia. Lo stesso commissario di gara padovano sarà impegnato anche nella Milano-Sanremo. A completare la serie sarà Lovat che parteciperà alla Strade Bianche, in programma a Siena.
 
E' seguita quindi la cerimonia delle premiazioni. Ad inaugurarla è stata Mirco Dal Ben (per il compimento dei 70 anni) che ha ricevuto il distintivo d'oro. Riconoscimenti sono stati consegnati ai giovani che hanno superato gli esami dei corsi e a Paolo Gugole, Giorgia Marchesin, Giulia Rigon e Gloria Vallongo per, è detto nella motivazione, "la lodevole attività svolta". Il Memorial dedicato a Giovanni Rizzo è stato assegnato ad Antonio Pegoraro per "il senso di attaccamento alla categoria"; mentre il Memorial Piergiorgio Sbardella è andato a Giacomo Gava per la grande disponibilità evidenziata in molte occasioni nei confronti dei Giudici di Gara.
  Le premiazioni sono state concluse dal Memorial dedicato a Michele Reghin. Il riconoscimento, giunto alla 23^ edizione consistente in una borsa di studio, ed è destinato ai ragazzi che oltre a mettersi in luce nello sport del pedale ottengono un buon rendimento a livello scolastico. A riceverlo è stato il trevigiano di Vittorio Veneto e figlio d'arte, Filippo Fontana. Il corridore, che è nato a Fregona (Treviso) il 23 aprile del 2000, nelle scorse settimane a Monte Prat (Udine) conquistò il titolo italiano allievi di ciclocross. Appartiene ad una famiglia che con il ciclismo ha un profondo legame: il nonno Luigi ed il papà Alessandro (attualmente è il tecnico della Forestale-Cicli Olimpia) si sono espressi ad ottimi livelli nel settore fuori strada. Filippo Fontana, che difende i colori della Società Sportiva San Fiorese, nella passata stagione ha ottenuto 16 vittorie, 3 secondi e 2 terzi posti. Frequenta il Liceo Artistico Statale "Bruno Munari" di Vittorio Veneto. A consegnare il premio a Filippo, che era accompagnato da mamma Mariska, da papà Alessandro e dai nonni Gino e Luigi, è stata Teresa Reghin, consorte del compianto giudice di Gara. Riconoscimenti sono stati consegnati al presidente della San Fiorese e sindaco della cittadina trevigiana, Gastone Martorel, ai direttori sportivi Sergio Zanette e Luigino Casagrande. Premiati quindi gli insegnanti di Filippo, Paola Vacàlebre e Marco Castrignanò; quest'ultimo molto legato allo sport del pedale.

Francesco Coppola


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