QUIZ PATENTI, OCCASIONE PERSA PER IL CICLISMO

POLITICA | 25/01/2016 | 08:06
Sono anni che gli addetti alla sicurezza delle gare ciclistiche, in particolare i gruppi di motostaffette e scorte tecniche, rivendicano che le gare ciclistiche entrino a far parte dei quiz per il rilascio delle patenti di guida, come condizione per obbligare le autoscuole ad informare i futuri patentati di come ci si deve comportare quando s’incrocia una gara ciclistica. Ottenendo in tal modo la stessa attenzione che si ha per i cortei, per i quali tutti sanno che non possono essere interrotti e che hanno la precedenza una volta impegnata la strada.
Con la differenza che per le gare ciclistiche, alla vista del veicolo con il cartello “inizio gara” si deve accostare a destra, possibilmente fuori dalla sede stradale, per riprendere la propria marcia soltanto dopo aver visto transitare il veicolo con il cartello “fine gara”.
FCI e Ministero dell’Interno parevano sensibili a questa idea dei quiz, evidentemente però è mancato il collegamento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale, proprio in questi giorni, ha pubblicato 54 nuovi quiz che, dal 1° giugno, andranno ad aggiungersi ai 7.200 che già fanno parte dal database dei questionari per il conseguimento delle patenti di guida A1, A2, A, B1, B, BE.
Database aggiornato anche nell’ottobre del 2013, con 750 quiz in un colpo solo.
A volerlo, quindi, le occasioni per dare ulteriore sicurezza alle gare ciclistiche ci sarebbero state. Ma sono state soltanto delle occasioni perse!

Silvano Antonelli
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COMMENTI
certamente...
25 gennaio 2016 12:45 canepari
è mancato il collegamento della FCI con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma è solo un aspetto dei collegamenti che mancano nella nostra pubblica amministrazione. Ognuno procede per conto proprio e non c'è comunicazione tra un ufficio e quello di fronte. A volte anche volutamente.

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