Pelosi. «Pronti a fare il definitivo salto di qualità»
PROFESSIONISTI | 09/01/2016 | 08:05 A Francesco Pelosi chiedetegli tutto meno una cosa: non parlategli di Giro d’Italia. Non che non gli interessi, tutt’altro, ma fin quando non sarà arrivata la chiamata ufficiale da parte di Rcs Sport, preferisce non parlarne. Per il resto è un vero comunicatore, non per niente dieci anni fa ha fondato la Sun-TIMES Communication, agenzia di comunicazione con sede a La Spezia e da un anno è il general manager della Nippo Vini Fantini De Rosa, piccola grande realtà del ciclismo Professional che sogna in grande. «Sono fiducioso e altrettanto convinto che quest’anno ci toglieremo ben più di una soddisfazione – ci spiega Pelosi -. Abbiamo sponsor attenti e appassionati, ad incominciare da Valentino Sciotti, presidente della Vini Fantini, partecipata dal 2012 dalla 21 Investimenti di Alessandro Benetton. Forte della sua passione ma anche e soprattutto della sua credibilità, la Vini Fantini, che è un vanto del made in Italy nel mondo, è rimasta vicino al ciclismo e al nostro team. Con loro la famiglia De Rosa, che basta la parola: uno dei brand di biciclette più conosciuto e sognato nel mondo. La Nippo, che in Giappone è un colosso e che con grande attenzione e pazienza ci sta dando sempre più credito. Non ultimo la DMO spa (Distribuzione Moderna Organizzata), un’altra realtà da 250 milioni di fatturato, con oltre 500 negozi in Italia e 1.600 dipendenti, che sta credendo tantissimo nel nostro progetto. È grazie proprio a Fabio Celeghin, presidente di DMO, che siamo riusciti a fare un piccolo salto di qualità, ingaggiando quest’anno un corridore sul quale crediamo tutti come Grega Bole».
Parla della sua creatura con grande passione. Ci crede, come è giusto che sia. «Ci credo perché vedo che si sta crescendo bene – prosegue -. Cunego ha ritrovato la voglia di pedalare. All’interno della squadra ha credibilità e peso specifico. Lui è cambiato molto. Lo potete vedere voi stessi come si rapporta con i compagni e con tutti voi: è molto più disponibile, solare, certo non sarà mai un Daniele Colli, ma per un ragazzo che era molto diffidente aprirsi in questo modo non è cosa di poco conto. Questo è merito suo ma penso anche di tutti noi, ad incominciare da quel motivatore nato che prende il nome di Stefano Giuliani. Non dimentichiamo poi che Damiano nel 2015 è stato rallentato non poco da quel brutto infortunio alla clavicola patito al Giro d’Italia e nonostante questo, per regolarità, ha concluso a pari punti con Colbrelli la coppa Italia e ha dovuto solo cedere il titolo a Sonny per il fatto che a Damiano è mancata la vittoria».
Altro orgoglio tutto Vini Fantini Nippo De Rosa è la trasparenza in materia di lotta al doping. «Noi ci siamo aperti verso l’esterno. Comunicare vuol dire informare ma anche farsi osservare. Noi da oltre un anno siamo “consultabili” sul nostro sito. Lì c’è la nostra piattaforma dove chiunque può vedere i lavori svolti da ciascun corridore e verificare i dati, compreso il passaporto biologico. Inoltre, con orgoglio proseguiamo la nostra collaborazione attiva e fattiva con l’Università di Chieti, grazie al professor Patrizio Ripari, direttore della facoltà di medicina dello sport, che è il nostro responsabile sanitario. Pochi sanno che il nostro team è materia di studio. Sulle nostre esperienze, sulle prestazioni dei nostri ragazzi vengono svolte lezioni».
Infine, due battute sulla stagione 2016…«Intanto Cunego sono certo che tornerà alla vittoria. Poi credo molto in Bole, Grosu, Berlato e anche in Gian Franco Zilioli, uno dei giovani più interessanti del ciclismo italiano che ha tutto per fare il definitivo salto di qualità. Ma con loro anche Filosi, Marini, De Negri…». E qui lo fermiamo…
Southeast-Venezuela, riconosciuta la continuità di gestione da parte dell'UCI, in quanto vincitrice della Coppa Italia ci andrà di diritto. Bardiani-CSF e Androni-Giocattoli hanno sempre dato molto al Giro... Nippo-Fantini giusto sperarci, anche se nel 2015 il miglior risultato al Giro è stato il 3° posto di Alessandro Malaguti (non riconfermato). Poi non sono stati certo fortunati con le cadute di Damiano Cunego e Daniele Colli. In merito com'è finito il caso? Se ne parlò molto e poi nessuna info in merito... Paciacca, Antani, Conti, ecc. sapete qualcosa in merito?
Grazie
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Grazie