| 28/10/2006 | 00:00 Le recenti e ripetute espressioni di giudizi e commenti che sono apparse sulla stampa nazionale ed estera e via internet in ordine alla vicenda denominata "operacion puerto", con particolari espliciti riferimenti alla persona di Ivan Basso, impongono la presa di posizione da parte del corridore varesino, che per voce del suo legale, l’avvocato Massimo Martelli, fa sapere in una nota.
«Dette valutazioni si pongono in aperto ed insanabile contrasto con le risultanze ed esiti delle vicende giudiziarie e sportivo disciplinari note, a seguito delle quali il sig. Ivan Basso risulta essere stato totalmente scagionato da ogni supposta violazione di norme, regolamenti o leggi; che pertanto il sig. Ivan Basso è persona che allo stato attuale non risulta avere alcuna pendenza giudiziaria penale o civile a proprio carico, né risulta sottoposto ad alcun procedimento disciplinare sportivo, tanto meno per questioni di doping; che ogni affermazione relativa alla necessità di sottoposizione a particolari test ematici o di altro genere (DNA) è da considerarsi illegale ed inammissibile intrusione nella sua sfera di autodeterminazione e di riservatezza; che ogni dichiarazione afferente limitazioni o condizionamenti alla possibilità che il medesimo venga assunto da team "pro tour" o partecipi alle competizioni "pro tour" è da ritenersi atto discriminante e contrario alla normativa ed ai regolamenti vigenti; che la posizione personale e professionale del sig. Ivan Basso è, allo stato attuale, assolutamente conforme e rispettosa dei principi indicati dal c.d. "codice etico"; tanto premesso si precisa che ogni atteggiamento, dichiarazione od espressione di pensiero, ogni ingiustificata manifestazione o affermazione come più sopra individuata su organi di stampa, via internet o in qualsivoglia altra forma resa nota e pubblicamente diffusa verrà ritenuta atto diffamatorio ed ingiurioso nei confronti del sig. Ivan Basso e come tale immediatamente denunciata alle competenti Autorità Giudiziarie per il suo accertamento».
Milano, 28 ottobre 2006
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