BICICLETTE | 14/12/2015 | 09:23 Il quesito in questo momento dell’anno è spesso lo stesso, meglio investire in una bella bici da strada o in una divertentissima bici da ciclocross? Se avete optato per la prima soluzione, ora vedendo i vostri amici girare nei campetti sterrati vi starete sicuramente mangiando le mani. Se invece avete scelto quella da ciclocross ne riparleremo a marzo, quando le prime Gf vi avranno fatto amaramente pentire… La soluzione esiste e si chiama Canyon Inflite Al 9.0, una sola bici con due anime sportive. Questa solida bici con telaio in alluminio, costruito con geometrie che strizzano l’occhio al ciclocross, fa della versatilità la sua arma vincente, infatti, con poche mosse grazie ai freni a disco, riesce ad essere una bici adatta agli allenamenti invernali, una bella compagna di viaggio e una pura arma da divertimento sugli sterrati. Per questo telaio viene utilizzato alluminio 7005 e plasmato con forme ottimizzate per il mondo gravel. Il risultato è capace di resistere al meglio alle sollecitazioni, il tutto in soli 1480 grammi. Il movimento centrale PressFit, il passaggio dei cavi interni e una robusta e ben realizzata verniciatura chiudono un quadro di qualità elevata. La forcella full carbon ONE ONE FOU SL ha testa conica da 1” 1/2 in basso e 1” 1/4 in alto e pesa appena 325 grammi. La geometria è un po’ rilassata rispetto ad una bici da strada, il che si traduce in una guida meno pronta in strada ma nettamente più redditizia e stabile su fondi sterrati. Un interasse da 1014 mm nella taglia M e una sezione da 28 mm di pneumatici regala un gran confort di marcia ed una sicurezza notevole, garantita anche da una forcella precisa in ogni situazione di guida. Il montaggio prevede il top per rapporto spesa/qualità di casa Shimano, un bell’Ultegra 11S con guarnitura da 52/36 e un pacco pignoni da 11-28 con cui potrete veramente andare ovunque. L’impianto frenante con dischi da 160 mm è una certezza granitica, asfalto, terra, sole o pioggia non alterano la sua efficenza. Graduale o vigoroso, dipende da voi, la risposta dell’impianto è molto modulabile e accorcia notevolmente i tempi di frenata. Le ruote DT Swiss RR Spline D8 si confermano ottime anche nella versione a disco, precise, scorrevoli e discretamente leggere fanno alla grande il loro lavoro. Le coperture da 28 mm Continental Grand Prix 4000S II sono generose sull’asfalto su cui filtrano le eventuali asperità e si comportano bene anche nello sterrato, ovviamente senza esagerare. Pipa, Manubrio e reggisella sono prodotti di casa Canyon, ennesima dimostrazione di qualità e versatilità di questa azienda che produce internamente diversi accessori. In particolare darei un ottimo voto al reggisella Canyon S23 VCLS CF in carbonio (comfort verticale e rigidità laterale) e all’attacco manubrio V13 dal design con profilo quadrato, leggero e rigido come pochi. La seduta è affidata a Selle Italia con il modello Q-Bik Flow, adatta sia ad un uso stradale che ciclocrossistico. Su strada la Inflate AL 9.0 S si comporta molto bene, confermando il proverbiale equilibrio dei telai Canyon. Infatti, nonostante le dimensioni generose, si comporta molto bene anche nei percorsi misti, merito di un peso di circa 8.5 kg in ordine di marcia. Una volta in sella, ho rivissuto la stessa familiarità che mi era stata offerta dalla Endurance, presa bassa facile e buona velocità senza alcun mal di schiena! Il comportamento in frenata è solido, merito di una zona sterzo robusta e di una buona sinergia tra telaio e forcella. Ora viene il bello, basta togliere i Continental da strada, montare dei pneumatici da ciclocross (da 33 mm) e cambiare pedali, poi vi potrete sbizzarrire anche nei tracciati sterrati. Per fare tutto al meglio servirebbe sostituire la 52 con una corona da 46, così neanche il fango vi fermerà grazie a foderi bassi posteriori larghi e ovalizzati. Se su strada si dimostra pacioccona, sulla terra fila via sicura e ben figura anche in sentieri guidati. Qui, la forcella dà il meglio filtrando il possibile e mantenendo una elevata precisione. Questa Inflite dà una nuova verve all’alluminio, rendendolo protagonista in un telaio che è un vero best seller per il settore. Robusto, leggero e verniciato alla perfezione in una tinta che sa quasi di after market, può avvicinarvi completamente alla specialità del ciclocross senza nessun complesso di inferiorità. Complessivamente la componentistica si dimostra solida ed affidabile in ogni contesto. Provate a caricare di fango l’Ultegra, non farà una piega. La Inflitte si conferma una bici dalla doppia anima, un prodotto di gusto che regala tante soddisfazioni.
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