PROFESSIONISTI | 10/12/2015 | 07:10 Tra coloro che probabilmente con l'anno nuovo dovranno cercare un nuovo mestiere, c'è Emanuele Sella. Il vicentino classe '81, professionista dal 2004, ha corso 4 anni in Ceramica Panaria, un anno in CSF, due alla Carmiooro e dal 2011 difende i colori dell'Androni. Al termine di una stagione sfortunata, compromessa dalla frattura del femore in avvio di stagione, in seguito a una caduta occorsa durante i primi chilometri del Troeo Laigueglia, El Salbaneo continua ad allenarsi in attesa di una chiamata che è il primo a sapere difficilmente arriverà.
Come stai? «Bene, sono a casa. Sono abbastanza tranquillo, continuo ad uscire in bici e sto in famiglia. In questo ultimo anno stando a casa molto di più che nelle stagioni passate Mattia, che ha 2 anni e 5 mesi me lo sono proprio goduto. Per colpa dell'infortunio sono stato costretto a un lungo stop e questo ha inciso senz'altro sulle mie chance nel mercato. Ci spero ancora, ma so che sarà molto difficile trovare una sistemazione visto che siamo già a dicembre. Non si sa mai...».
Hai rimpianti? «No, assolutamente. Prima o dopo sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Avrei voluto correre un altro anno o due, ma dopo l'incidente sapevo sarebbe stata dura. Non so come sto fisicamente, voglio dire non so se posso tornare ad essere competitivo come nei giorni migliori. In giro ci sono poche oppurtunità, dopo un'annata così storta o Gianni (Savio, ndr) si metteva una mano sulla coscienza o ero consapevole sarebbe stato difficile per me continuare. In giro c'è proprio poco».
Hai pensato a un'alternativa? «Aspetto di chiudere l'anno, sto pensando a cosa fare, di idee ne ho tante ma ci voglio pensare bene. Ho 34 anni, non sono né vecchio né giovane. Il ciclismo riflette la situazione generale dell'economia. In Italia c'è ben poco. Abbiamo due belle realtà ma puntano sui giovani e l'Androni, per quanto successo, è stata costretta a ridurre il numero dei corridori, i conti purtroppo sono facili da fare. Il ciclismo italiano se prima andava per la maggiore ora soffre, anche perchè all'estero noi italiani non sempre siamo ben visti. Dispiace, ma la bici non è per sempre e questo lo sappiamo bene tutti fin dall'inizio». Giulia De Maio
«Sono i corridori che fanno la corsa». Quanto sia vera questa frase lo sappiamo tutti. La sentiamo spesso pronunciata quando viene presentato il percorso di un grande giro o di una classica, spesso è un po' la conclusione tipica adotatta...
Ieri, quella che doveva apparire come una tappa tranquilla si è dimostrata invece una giornata piena di insidie, nella quale ancora una volta le cadute stanno decidendo il destino di questo Giro d’Italia. Oggi terminerà la seconda settimana di gara...
Il Giro d'Italia arriva alla sua quindicesima tappa e cambia registro: la Fiume Veneto - Asiago di 219 km, infatti, è la prima tappa di montagna, una sorta di prologo alla durissima settimana finale. E ci arriva dopo una giornata...
L’australiano Liam Walsh della CCACHE x BODYWRAP ha vinto allo sprint la settima e ultima taoppa del Tour of Japan - la Tokyo -Tokyo di 104 km - precedendo il connazionale e compagno di squadra Cameron Scott e l’azzurro Andrea...
Manca pochissimo ormai alla 23 edizione della Castelli24h la 24 ore di ciclismo a squadre in programma a Feltre (Bl) il 6 e 7 giugno. La città si prepara alla grande festa del ciclismo che vedrà quest’anno tantissimi campioni di...
Oggi partirà da Fiume Veneto (Pordenone) la quindicesima tappa del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il suo legame con la Maglia Azzurra e con...
La terza edizione di «Ogni Pedalata per l’Ospedale del Cuore» a favore dell’Associazione “Un Cuore un Mondo Massa Onlus”, promossa dall’Asd Fabrimar Marco Forever” del presidente Giuseppe di Fresco, vedrà impegnati i cicloamatori guidati da Alessandro Baldini dal 31 Maggio...
Tra il Giro d'Italia e Giulio Ciccone continua a non esserci un grande feeling: lo scalatore abruzzese della Lidl Trek, è caduto durante le ultime fasi della tappa numero 14, quando la gara è entrata in un circuito locale. Giulio...
Kasper Asgreen è un corridore straordinario, uno di quelli che ha lottato contro tutto e tutti per diventare un ciclista, perché la sua famiglia voleva che diventasse un cavaliere. Ma dopo anni di tira e molla, Asgreen è sceso dal...
Kasper ASGREEN. 10 e lode. Ancora un danese, ancora un cacciatore di classiche, in questo Giro che invita alla battaglia e esalta chi ha nel proprio Dna il gusto della sfida. Parte fin dal mattino con Marcellusi e Maestri, Meintjes...
5
|
5
|
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.