ROSA E ARU, FESTA PER DUE

PROFESSIONISTI | 01/10/2015 | 16:43
‏Festa grande in casa Astana, splendidamente sancita dall'abbraccio che subito dopo il traguardo accomuna Diego Rosa e Fabio Aru, sorridenti e felici.
«Sapevo di stare bene‪, - spiega il vicnitore della Milano-Torino - e fin dalla riunione questa mattina i compagni mi hanno dato fiducia‪.‬ La prima vittoria da professionista non potevo immaginarla meglio di così‪.‬ Dalla mia ho potuto contare sul grande apporto di Fabio,‬ di Mikel, di Tiralongo‪. e di tutti i compagni. Vincere una gara che arriva a Torino‪,‬ per me che sono pienontese è davvero il massimo‪»

‏E accanto a lui Fabio Aru è visibilmente emozionato: «Auando vince un compagno e un amico‪,‬ la felicità che provo è inspiegabile‪.‬ Mi sono emozionato tanto, proprio come era accaduto al Giro quando ha vinto Paolo‪.‬ Diego? È forte‪,‬ ha un grande motore‪,‬ ha lavorato per la squadra tutto l‪'‬anno e merita una soddisfazione come questa. Il Lombardia? La mia squadra è kazaka, è giusto andare ad Almaty e poi da lì volerò ad Abu Dhabi per quella che sarà l'ultima gara della mia stagione».
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COMMENTI
come l'anno scorso Nibali
1 ottobre 2015 17:29 Achillebro
anche Aru non si può esimere dall'Almaty Tour....certo, speriamo che Vinokurov gli lasci anche il tempo di allenarsi e preparare bene la prossima stagione, che gli sponsor sono importanti, ma gli atleti lo sono di più!

quando vince,
1 ottobre 2015 19:24 canepari
e come vince, un "gregario", che poi non è un gregario ma un amico del "capitano",
sono felicissimo. Lo spirito di squadra dei "girini" Astana è commovente. Continuate così. Abbasso i percorsi facili del mondiale....

se la meritava....
1 ottobre 2015 19:48 alex69
dopo tutto il lavoro che ha svolto alla vuelta per Aru, (insieme agli altri compagni)se la meritava proprio una soddisfazione personale...bravo Diego continua così!

Ci voleva, bravo Diego
1 ottobre 2015 22:04 Billi
Ho visto Diego crescere e togliersi delle belle soddisfazioni in mtb e, anche se con grande dispiacere perchè le ruote "grasse" hanno perso probabilmente quello che avrebbe potuto essere un protagonista a livello mondiale, sono felice che stia dimostrando, passo dopo passo e con la modestia che lo ha sempre contraddistinto, di poter entrare nell'olimpo dei grandi della strada.
Bravo Diego.

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