Mem. Cimurri Gp Bioera: la Panaria corre in casa e...

| 27/09/2006 | 00:00
Correre sulle strade di casa non capita tutti i giorni ed ecco perché, quando accade, regala certamente brividi particolari. Lo sa bene la Ceramica Panaria - Navigare, il team reggiano guidato da Bruno e Roberto Reverberi atteso ad una gara da protagonista sabato 30 settembre nella seconda edizione del Memorial Cimurri - Gran Premio Bioera. La formazione “padrona di casa” gareggerà per dare spettacolo, ma soprattutto per vincere, così come già fece l‚anno scorso, in cui solo il brasiliano Fisher negò a Paride Grillo la grande gioia di trionfare sul traguardo di Viale Allegri a Reggio Emilia. A dodici mesi di distanza la Panaria - Navigare ci riprova, con lo stesso spirito battagliero, su un percorso più duro rispetto a quello della scorsa edizione, forse più adatto alle caratteristiche degli uomini di Roberto Reverberi che, dal canto suo, è già... in fuga: «A questa corsa ci teniamo tantissimo e abbiamo il dovere di fare noi la gara. È una responsabilità che dobbiamo prenderci e che raddoppierà la difficoltà di ottenere il grande risultato, perché tutte le altre attenderanno le nostre mosse. Il percorso è più duro e questo dovrebbe consentire di creare maggiore selezione per eliminare almeno gli uomini più pericolosi allo sprint». Una importante "autoinvestitura" del ruolo di protagonista per un team consapevole di schierare al via corridori adatti ad ogni soluzione: «Grillo ci sarà - conferma Reverberi - è il nostro uomo per un eventuale arrivo veloce, ma abbiamo soprattutto Perez, Mazzanti, Pozzovivo e anche Sella, nonostante la febbre lo abbia debilitato, per rendere la corsa dura da subito e cercare di portare l’attacco decisivo. Nella prima edizione della gara siamo entrati in tutte le fughe, compresa quella buona, peccato solo non aver potuto festeggiare la vittoria sul traguardo. Mettiamola così: sabato vogliamo confermare il ruolo di protagonisti della corsa, ma migliorare il risultato finale». Sguardo rivolto verso i quasi 200 km che attendono il gruppo, senza dimenticare sentimenti e amore per la propria terra: «Ci teniamo in modo particolare a fare bella figura - ribadisce il d.s Panaria - perché siamo a casa nostra e perché vogliamo onorare la memoria di due grandi come Giannetto e Chiarino Cimurri. Ciò che ricordo dell‚anno scorso è la perfetta organizzazione della corsa, in ogni suo aspetto. E poi tanta gente per strada, a dimostrazione della grande passione dei reggiani per il ciclismo. Credo che in Italia, da questo punto di vista, dopo il Giro ci siano poche manifestazioni, tra cui certamente questa, nonostante sia appena nata. Motivo in più per voler essere protagonisti».
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