L'ACCPI al fianco dei corridori dell'Androni

PROFESSIONISTI | 30/07/2015 | 12:33
L'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani appoggia gli atleti del Team Androni Giocattoli-Sidermec, che hanno condannato fermamente il comportamento dissennato dei colleghi Davide Appollonio e Fabio Taborre, risultati positivi a due controlli antidoping fuori corsa. Se le controanalisi confermeranno quanto emerso, gli atleti della formazione Professional agiranno in giudizio contro i due colleghi, costituendosi insieme all'ACCPI parte civile del processo che verrà intentato insieme alla dirigenza e allo staff del team nei loro confronti.
Il contegno antisportivo, integrante estremi di reato, dei due atleti, ha comportato la sospensione della squadra per un mese, nel rispetto delle norme UCI, con grave danno di immagine ed economico per tutto il gruppo e perdita di opportunità di prender parte alle competizioni, nel finale di stagione, circostanza ancor più grave, anche in considerazione dei possibili rinnovi contrattuali.
L'ACCPI dal canto suo, qualora Appollonio e Taborre risultassero positivi alle controanalisi, li escluderà dalla vita associativa per aver violato l'articolo 4 punto C "Diritti e doveri degli associati" del regolamento generale secondo il quale «gli associati hanno l'obbligo di astenersi da ogni atto che possa ledere gli interessi morali e materiali dell'ACCPI».

Copyright © TBW
COMMENTI
30 luglio 2015 13:40 angelofrancini
Chi sbaglia é giusto che paghi.
Ma un sindacato serio e non politicamente schierato avrebbe dovuto prendere posizione contro quelle vergognose e vessatorie norme antiregolamentari e contro la legge 91/81 imposte ai corridori dal Team Androni.
Un sindacato al contrario .............

Ecco chi va al contrario
30 luglio 2015 16:25 biagiotto
Da ottimo ex politico-sportivo, ex di altro, esperto di tutto, Francini prima dice "chi sbaglia paga", poi se la prende con il sindacato che appoggia chi condanna i dopati. Cosa dovrebbe fare l’asso-corridori? Dire bravi a questi due nuovi stupidi, avete fatto bene,: giustificarli?
Pieno rispetto per ogni opinione ma questo continuo andare controcorrente appare un vezzo narcisistico. Da ignorante quale sono (rispetto all'enciclopedico Francini), ho letto con umiltà i 18 articoli della legge 91 del 1981. L’art. 4 comma 4 recita: “Nel contratto individuale dovrà essere prevista la clausola contenente l'obbligo dello sportivo al rispetto delle istruzioni tecniche e delle prescrizioni impartite per il conseguimento degli scopi agonistici”.
Ribadire con impegno scritto a un dipendente, regolarmente pagato, di essere corretto (cosa che già dovrebbe farlo) significa vessarlo? Il contratto è bilaterale: se non ti sta bene non lo firmi. Se lo firmi lo rispetti fino all’ultima virgola. Ma quei due avranno pensato: firmiamo pure, tanto non saremo mai “sgamati” quando ci faremo un po’ di “bubbazza”.
Finalmente c’è una società che tenta di prevenire un fenomeno dilagante come quello del doping (perlomeno tenta di farlo, visto come è andata…) facendo sottoscrivere dinanzi a un notaio un impegno secondo cui chi sbaglia dovrà pagare e non va bene? La società non obbliga né consiglia i suoi tesserati a doparsi. Non si tratta di bere un’aranciata con la medicina diluita, di cui i corridori potrebbero non accorgersi. L’epo questi bravi ragazzi devono iniettarsela, sanno ciò che fanno, a cosa vanno incontro perché doparsi è reato, non solo sportivo ma pure penale (e speriamo che qualche giudice sia severo).
Insomma, sanno di fare una cosa molto proibita. Decidono di infrangere le regole? Giusto che paghino per i danni arrecati soprattutto ai loro colleghi, alla società. Perché ognuno è pure libero di suicidarsi ma non deve creare danno ad altri. Egregio e sommo Francini, deve essere leale a riconoscere che a questi bravi ragazzotti, quando hanno firmato l’accordo che prevedeva la penale, nessuno ha messo loro la pistola alla testa. Quell’accordo fu ampiamente pubblicizzato dalla Androni. Avendo anch’io tempo da perdere, come lei, ho fatto una ricerca e ho riscontrato che all’epoca nessuno criticò, neppure lei, pontificatore a scoppio ritardato.
Con la civiltà che un confronto a distanza prevede, mi consenta di dissentire rispetto al suo autorevole pensiero e dico: bene ha fatto l’associazione a prendere posizione contro quei due stupidi, anziché restare in silenzio rendendosi complice. Come invece fai Lei con il Suo erudito pensiero. Non se ne abbia a male e si convinca: è Lei che vai al contrario, non il sindacato.

@ Biagiotto
31 luglio 2015 11:06 angelofrancini
Alcuni appunti, perché forse ti sfuggono alcuni particolari.
1° All'epoca criticai pubblicamente quel documento che fu fatto firmare ai corridori dell'Androni, poiché era vessatorio e contrario a quanto stabilito dal contratto tipo firmato dall'ACCPI in applicazione della Legge 91/81.
2° E' giusto che chi sbaglia paghi il prezzo stabilito dalle norme sportive: su questo non vi é alcun dubbio.
3° Sarebbe altrettanto giusto che, proprio in applicazione dell’art. 4/4 della Legge 91 che lei cita, la società fosse deferita con l’atleta, dove dovrebbe dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati al suo atleta: questo principio si chiama responsabilità oggettiva ed è prevista in tutti gli sport. Anche nel ciclismo, art.1 comma 8 d3el Regolamento di disciplina.
Perché questo principio, per i casi di doping, nel ciclismo non VIENE MAI APPLICATO?

Fatte queste considerazioni ora le chiedo di meditare su alcuni passaggi del caso:
a) Non è vessatorio imporre una penale di 100.000 euro a carico di un atleta che magari guadagna un quarto di quella somma essendo al minimo salariale? Insomma o mangi questa minestra o salti la finestra, diceva mia nonna….
b) ammettiamo che questa uscita degli atleti dell’Androni, appoggiata dall’ACCPI, fosse stata presa all’indomani del caso Appollonio? Sarebbe stata firmata anche da Taborre. Che oggi è coinvolto in fatti doping come Appollonio. E se magari domani uscisse un nuovo positivo in casa Androni, quelli che hanno firmato la richiesta cosa farebbero?
c) la mia critica all’ACCPI si basa sul fatto che non abbia all’epoca preso posizione contro quel documento vessatorio imposto ai corridori dell’Androni.

Concludendo con le colpe dei corridori: certamente ne hanno e ripeto è giusto che paghino.
Ma siamo sempre sicuri, in linea generale e senza alcun riferimento al caso qui trattato, che le società siano sempre estranee a questi fatti?
La mano sul fuoco non la metto per i corridori, ma non la metto certamente nemmeno per le società.
Troppo facile scaricare sempre la colpa solo sull’atleta...
Ed in questo consisterebbe il ruolo dell’ACCPI.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Pochi giorni fa ha ufficializzato la chiusura dell’Equipe Arkéa - B&B Hotels e ieri sera Emmanuel Hubert ha risposto alle domande dei colleghi di RMCSport. Molti i temi trattati dal dirigente transalpino, vi proponiamo qui di seguito i passaggi più...


Cinque volate, cinque vittorie. È questo lo score perfetto con cui Paul Magnier ha portato a termine il Tour of Guangxi 2025, corsa che, dopo le 8 vittorie conseguite in 17 giorni tra Okolo Slovenska e CRO Race, lo porterà...


Dopo i gemelli Bessega, il Team Polti VisitMalta comunica l'ingaggio per le prossime due stagioni di un altro giovane lombardo. Anche il settimo nuovo acquisto, nonché il quarto italiano, è un corridore che passa professionista trasferendosi nella struttura di Ivan Basso e i fratelli Contador: il...


L’ultimo atto della stagione 2025 Andrea Vendrame e Letizia Borghesi se lo ricorderanno sicuramente per un po’ di tempo. Nessuna gara ufficiale, ma è comunque arrivata la vittoria contro… un cavallo!  Organizzata dal comitato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana, all’Ippodromo...


Gli INEOS Grenadiers sono lieti di annunciare l'ingaggio di Embret Svestad-Bårdseng con un contratto triennale. Il 23enne si è già affermato come uno dei talenti norvegesi più promettenti in ambito scalatori. Nel suo primo anno a livello WorldTour, ha rapidamente...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè comunica la firma di Marco Manenti, classe 2002, che entrerà a far parte della formazione Professional italiana a partire dalla stagione 2026 con un contratto biennale fino al 2027. Originario di Treviglio (Bergamo),...


Il velocista Max Kanter ha firmato un nuovo accordo biennale con il team UCI WorldTour XDS Astana Team per le stagioni 2026 e 2027. Il 27enne tedesco ha appena concluso la stagione 2025: nella sua ultima gara, il Tour of Guangxi,...


Perché lo fai? Gli chiedono. E lui con quel sorriso da persona perbene che sa come si affronta la vita risponde semplicemente «perché mi piace». Altro che apparire, quello che manda in sollucchero Maurizio Pivetta è conoscere. Stringere rapporti di...


Come in campo maschile, anche nel settore femminile il mercato è in continuo movimento, tanti gli annunci ufficiali, diversi i cambi di maglia. Qui di seguito il nostro schema riassuntivo in continuo aggiornamento, a partire dai team del World Tour....


Una formazione che ha dettato legge, la Petrucci Zero24 Cycling Team, e tre atleti che si sono contesi fino alla fine il successo nell'Oscar tuttoBICI Gran Premio System Cars riservato alla categoria Allievi. Alla fine ad imporsi è stato Andrea Gabriele...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024