I VOTI DI STAGI. GREIPEL VOLATE DA OSCAR, FAUSTINO BIDON D'OR

TOUR DE FRANCE | 19/07/2015 | 20:07
di Pier Augusto Stagi

André GREIPEL. 10. Senza Kittel il re è lui, e a noi italiani va bene, se non altro perché nobilita il nostro Giro, che quest’anno in materia di sprinter era davvero ridotto all’osso, ma i nostri Nizzolo e Viviani si possono consolare: hanno perso dal numero uno. Su questo, per il momento, non si discute.

John DEGENKOLB. 7. Tappa durissima, tutt’altro che banale, e lui è bravo ad arrivare allo sprint, ma la volata la fa con un rapporto troppo agile. Gli manca un dente e si mangerà le mani.

Alexander KRISTOFF. 6. Arriva alla volata ed è già qualcosa. La sufficienza però è la media tra la sua volata e il lavoro grandioso svolto dagli uomini Katusha, ad incominciare dal nostro Jacopo Guarnieri (voto 8).

Peter SAGAN. 8. Arriva quarto, ma un altro, al suo posto, la volata nemmeno l’avrebbe tentata. Sta in fuga tutto il giorno, si sciroppa in partenza un colle di terza categoria, poi due di quarta e uno di seconda. Vince il traguardo volante di Aubenas (km 108, 20 punti), poi si piazza quarto (18 punti). Greipel con la sua volata ne porta a casa 50: insomma, Sagan oggi fa gli straordinari per difendere la sua maglia verde (ora ha 360 punti contro i 316 del tedesco) e si porta a casa il numero rosso della combattività: più che meritato.

Matteo TRENTIN. 8. Se non ci fossero dietro i Katusha a tirare come degli ossessi, forse questa sera il corridore della Etixx poteva anche festeggiare qualcosa. Ma il grande merito del corridore trentino è che almeno ci  prova. È la prima volta di un italiano in questo Tour. Un evento.

Davide CIMOLAI. 6. Lui fa quello che può, ogni volta che gli si presenta l’occasione. E lo fa bene.

Mark CAVENDISH. 4. Oggi non regge il ritmo del gruppo, e perde subito le ruote. Le squadre dei velocisti più “scalatori“ di lui lo mettono in croce. E lui la croce – a malincuore - ce la mette.

Edvald BOASSON HAGEN. 5,5. Da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa di più.

Faustino MUNOZ. 7. Il meccanico di Alberto Contador, in occasione del cambio di bici di Sagan, si rende anche protagonista di un elegante quanto efficace lancio della borraccia verso telecamera degno di un grande lanciatore di baseball: giusta potenza unita a grande precisione. Applausi però per lo stile. Vale il Bidon d’Or.
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