«Ullrich-Fuentes, un rapporto che durava dal 2003»

| 08/09/2006 | 00:00
La procura di Bonn è convinta che la trama criminale di doping europeo, che ruota attorno ad Eufemiano Fuentes, abbia permesso a Jan Ullrich - per tramite del suo manager Rudy Pevenage - di assumere sostanze proibite sin dal 2003. È quanto si legge nella rogatoria internazionale presentata ai giudici spagnoli la scorsa settimana e rivelata oggi dal quotidiano El Pais. Sebastian Trautmann, il giudice tedesco che segue il caso, parla di Rudy Pevenage come dell’uomo che chiedeva a Fuentes “medicinali e sostanze proibite nel ciclismo”. Trautmann - scrive El Pais - ha inviato la rogatoria per ricevere i cinque tomi di documenti che compongono l’inchiesta e per chiedere di poter inviare esperti tedeschi al fine di stabilire se qualcuna delle sacche di sangue sequestrate appartengano a Ullrich o Sevilla, tesserati per la tedesca T Mobile. Secondo la rogatoria, Ullrich percepiva dalla società 2,5 milioni di euro premi esclusi, mentre il contratto di Sevilla era di un milione di euro l’anno. La T-Mobile da parte sua versava 25 milioni di euro l’anno al team diretto prima da Walter Godefroot e poi da Olaf Ludwig. E sempre secondo il tribunale tedesco, l’accordo con Ullrich prevedeva una serie di apparizioni pubbliche che hanno permesso al corridore di incassare, negli ultimi due anni, 1,3 milioni di euro. In fondo, gli inquirenti tedeschi ipotizzano per Ullrich il reato di frode, visto che aveva firmato con la sua società sportiva un accordo nel quale si impegnava a non assumere sostanze dopanti e a promuovere uno sport sano e senza inganni. E una clausola del contratto, firmato da Ullrich e Sevilla, consente la rescissione unilaterale dello stesso in caso di mancata osservanza delle regole. Il tribunale ipotizza per la T-Mobile un danno di 7,5 millioni di euro. La stessa T Mobile avrebbe già invitato Ullrich a recarsi in Spagna per sottoporsi alla prova del DNA in riferimento, in particolare, alle sacche di sangue contraddistinte dal numero 1, attribuito a Ullrich dagli inquirenti spagnoli.
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