GIRO D'ITALIA | 22/05/2015 | 09:22 Lo svizzero Stefan Küng della BMC Racing Team ha riportato una frattura da compressione della vertebra T9 nella caduta in discesa che ha sofferto ieri nel finale della tappa. Il corridore ha raccontato di neon aver potuto evitare due corridori della CCC scivolati e quindi di essersi trovato a terra. «Stavo scendendo con tranquillità, come mi ha consigliato Valerio Piva, ma sono scivolati davanti a me, ho cercato di evitarli, ma non ce l'ho fatta e sono caduto sul fianco sinistro. Ho picchiato con la schiena sulla bici e poi la testa per terra. In ambulanza ho pianto, perché uno sportivo ha sempre il desiderio di andare avanti. E quando mi hanno dato la diagnosi è stato anche peggio, perché per me non sarà facile resterà a lungo lontano dalla bici. Poi ci ho pensato e mi sono detto: servirà il tempo che servirà, ma di sicuro tornerò»». Il dottor Testa, responsabile medico del BMC, spiega: «Stefan non ha problemi neurologici e la frattura appare stabile. Resterà sotto osservazione per qualche giorno, poi gli sarà applicato un tutore e potrà tornare in Svizzera per un'ulteriore valutazione e il conseguente trattamento. Dovrà rimanere a letto diversi giorni prima di poter riprendere il processo di riabilitazione».
Stamani all'Hotel Tre Torri di Altavilla abbiamo incontrato Valerio Piva: «Siamo contenti per la vittoria di Philippe, ma preoccupati per l'incidente di Stefan, che dovrà restare a letto a lungo, da 12 a 19 settimane. E siamo preoccupati anche in chiave Tour, perché abbiamo ben sette ragazzi in infermeria, tra i quali Phinney che è al palo da oltre un anno, Lodewyck che è alle prese con problemi cardiaci e De Marchi che non riesce a risolvere il problema al tendine. Stiamo valutando di farlo visitare da un luminare statunitense, ma se dovrà essere operato, perderemo per parecchio anche lui. A questo punto è in alto mare anche la formazione per il Tour de France: stiamo valutando anche l'ipotesi Gilbert, per il quale il Giro potrebbe anche finirea a Lugano».
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