ANDRONI SIDERMEC. Lettera aperta al nuovo ministro venezuelano
PROFESSIONISTI | 05/05/2015 | 11:59 La Androni Sidermec compie un altro passo nella vertenza con il Venezuela, al momento inadempiente rispetto al contratto sponsorizzativo firmato per la stagione 2014, e lo fa attraverso una lettera aperta indirizzata al nuovo ministro dello Sport, nominato proprio nei giorni scorsi. Eccola:
Egregio Signor Ministro Pedro Infante,
ci rivolgiamo a Lei, neo Ministro dello Sport Venezuelano, nella speranza che si risolva una grave situazione - per la nostra squadra e per il ciclismo venezuelano – che, altrimenti, ci costringerà ad intentare causa contro la Federazione Ciclistica Venezuelana.
Le riassumo la situazione.
Con infinita pazienza abbiamo atteso di ricevere il pagamento relativo alla sponsorizzazione della nostra squadra Androni Giocattoli – Venezuela 2014, ma purtroppo non abbiamo ancora ricevuto nulla. Il contratto tra la nostra società e la Federazione Venezuelana di Ciclismo – avallato dal Ministero dello Sport Venezuelano – è stato firmato il 29 gennaio 2014 nella sede del Comitato Olimpico Venezuelano, alla presenza del Presidente Eduardo Alvarez e di tutti i mezzi di comunicazione, che ne hanno dato ampio risalto a livello nazionale e internazionale.
Nel corso della passata stagione agonistica, la nostra società ha rispettato tutte le clausole contrattuali, più precisamente:
- Abbiamo affiliato la squadra alla Unione Ciclistica Internazionale, con il nome Androni Giocattoli – Venezuela. - Abbiamo presentato il nome Venezuela – quale secondo sponsor – sulle divise ufficiali di gara, sull’abbigliamento da riposo, sugli automezzi e su tutti i supporti pubblicitari inerenti la squadra. - Abbiamo inserito nell’organico della squadra quattro corridori venezuelani: Carlos Galvis, Yonder Godoy, Carlos Ochoa e Jackson Rodriguez. - Abbiamo partecipato a 160 giornate di gara in competizioni ufficiali del Calendario Internazionale UCI, esattamente il doppio delle 80 previste contrattualmente. Abbiamo promosso il nome Venezuela in 14 Nazioni: Italia, Venezuela, Argentina, Brasile, Malesia, Belgio, Francia, Olanda, Azerbaijan, Romania, Svizzera, Slovenia, Spagna e Germania. - Abbiamo donato alla Federazione Venezuelana di Ciclismo due Autovetture Ammiraglie utilizzate nella stagione agonistica 2013.
Secondo il contratto del gennaio 2014, quale corrispettivo per i suddetti servizi pubblicitari, la Federazione Venezuelana di Ciclismo avrebbe dovuto corrispondere la somma indicata nel contratto entro e non oltre aprile 2014.
Senza nulla ricevere dal secondo sponsor della squadra, possiamo affermare di aver compiuto un vero miracolo nell’essere riusciti sinora a onorare tutti gli impegni. Ciò è stato possibile per la credibilità che abbiamo acquisito presso il pool di sponsor italiani in 30 anni di attività. Infatti, le aziende che sostengono la nostra squadra hanno anticipato nel 2014 buona parte degli importi contrattuali 2015. Senza il loro intervento, la squadra non avrebbe potuto continuare l’attività e avrebbe chiuso già a metà dello scorso anno.
Noi avevamo assunto degli impegni in seguito a un contratto sottoscritto con la Federazione Ciclistica Venezuelana, che ci dava la massima affidabilità in quanto istituzione governativa di un Paese che da anni rispettava gli impegni assunti con la nostra squadra.
Ora la situazione è diventata insostenibile e per questo chiediamo venga pagato quanto ci è dovuto nel rispetto del succitato contratto di sponsorizzazione.
Ricordiamo anche che lo scorso anno - in base al progetto concordato con la Federazione Ciclistica per lo sviluppo del ciclismo venezuelano nel mondo – sono state sostenute tutte le spese relative all’attività in Europa della Nazionale Venezuelana - nelle categorie Élite e Sub23 – per la preparazione e la partecipazione ai Campionati del Mondo in Spagna e ai Giochi Centroamericani in Messico, dove Carlos Galvis, grazie alla preparazione svolta in Europa, ha conquistato la Medaglia d’Oro nella prova su Strada.
Dopo aver atteso invano il pagamento, sollecitato a più riprese, ci siamo rivolti al nostro legale e l’Avvocato Giuseppe Napoleone ha così preparato la documentazione per una causa pronta per essere depositata presso il Tribunale di Aigle, la città svizzera sede della Unione Ciclistica Internazionale.
L’avvio della causa è stato temporaneamente sospeso quando abbiamo saputo della Sua nomina a nuovo Ministro dello Sport, nella speranza che la situazione possa risolversi senza dover adire le vie legali. Infatti tale procedimento avrebbe gravi conseguenze per il Ciclismo venezuelano poiché – a seguito della documentazione da noi presentata - l’Unione Ciclistica Internazionale annullerebbe l’affiliazione della Federazione Ciclistica Venezuelana per grave inadempienza contrattuale e, in questo caso, il Venezuela non potrebbe partecipare ad alcun evento ciclistico internazionale, quindi né ai Campionati del Mondo, né ai Giochi Olimpici e Panamericani.
Non vorremmo arrivare a queste conseguenze ma, se saremo costretti, lo faremo per ‘salvare’ la nostra società e garantire il posto di lavoro delle 35 persone che fanno parte della nostra squadra.
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