PROFESSIONISTI | 23/04/2015 | 16:10 È una costante: quando vince, Domenico Pozzovivo ha quasi sempre la famiglia ad aspettarlo al traguardo. Ed è successo così anche al Giro del Trentino Melinda: sul traguardo ad applaudire lo scricciolo lucano c'era anche mamma Rosanna, ovviamente felicissima. «Sono felice per lui, perchè so quanto impegno ci mette - ha detto a tuttobiciweb.it la mamma del campioncino lucano -. Sono arrivata ieri, con mio marito Leonardo. Domenico è sempre in giro ed è difficile verderlo, così ne approfittiamo quando le corse sono qui in Italia». Valentina, la futura moglie di Donenico, non era presente, impegnata a dare un esame.
E' inutile, voi giornalisti siete così: marchiate un personaggio, nel bene e nel male, e quell'impronta uno non se la potrà mai togliere.
Ma perchè voler dipingere ad ogni costo Pozzovivo (33 anni con 10 anni di professionismo alle spalle)indicandolo come "campioncino" o "cocco di mamma"..? Perchè bisogna sempre misurare il valore delle persone con l'aspetto fisico? Lasciamo questo metro di giudizio al mondo del cinema o della canzone. Nel ciclismo, invece, contano GAMBE, TESTA, FORZA E VOLONTA'. Se proprio volete "elevare" Pozzovivo fatelo pure, ma evidenziando le sue capacità sportive e la sua serietà professionale con le quali, dopo anni di onorata carriera, sta raccogliendo i frutti. E poi mi pare normale che i corridori spesso abbiano qualche parente che lo attenda al traguardo...O no?
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