PROFESSIONISTI | 16/04/2015 | 15:27 «Sono un corridore onesto e non ho mai fatto niente di male. Solo una volta ho usato il cortisone e avevo una ricetta che ne giustificava l’uso». È sotto choc, Greg van Avermaet, dopo la richiesta di due anni di squalifica presentata dalla procura della Federciclismo belga. «Il procuratore federale dice che ho assunto cortisone il 29 marzo, tre giorni prima del Giro delle Fiandre, ma non è vero, l’ho utilizzato solo una volta, il 12 aprile 2012, il giorno dopo la Freccia del Brabante, per curare un problema al tallone. Il dottor Mertens? Se non ci sossi andato non sarei qui, ma insisto nel dire che lui non ha fatto nulla di sbagliato con me. E' un buon medico, non si può dire il contrario. Il Vaminolact? Ho una ricetta per questo farmaco, ma non l’ho mai né acquistato in farmacia. Non è stato facile continuare a correre in queste condizioni, non è stato facile restare concentrati: ora spero che la commissione utilizzi il buon senso e giudichi in maniera giusta».
" caro Gesù bambino ecc. ecc. per chi ci crede ancora. Si, si va bene continuiamo così che tanto è lo stesso. Ma non l'hanno ancora capita? Liberarizzare!!! Se poi uno vuole finire i suoi giorni prima del tempo, scelta sua. O no?
Liberalizzare stoca!!
16 aprile 2015 20:32Bartoli64
Liberalizzare STOCA caro giiocas!!
IL CICLISMO E’ UNO SPORT e non una baracconata stile wrestling dove vince chi se la spara più grossa!
A me non importa che chi prenda porcherie per vincere (o peggio ancora per finire almeno le corse) finisca prima del tempo i suoi giorni.
A me importa di vedere uno spettacolo sportivo combattuto nel pieno rispetto delle regole e dell’etica sportiva - e che sta in piedi anche grazie ai miei soldi - e non una fiction spudoratamente artefatta (e artificiale) magari decisa all’interno di uno studio medico.
Bartoli64
va be
16 aprile 2015 23:28viga
sempre lostesso denominatore comune impossibile fare pulizia pultroppo ognuno ha una storia diversa tutti sono innocenti e andiamo avanti tanto sta finendo il ciclismo ormai.........di luca di luca meditate gente meditate
Cosi non si può andare avanti!
17 aprile 2015 08:02The rider
Va bene la presunzione d'innocenza, ma se ci sono le prove di una malefatta il corridore se non confessa tutto (soprattutto chi lo ha aiutato a doparsi e come) va radiato, non solo chi lo ha aiutato va allontanato PER SEMPRE dal Ciclismo, altrimenti non ne veniamo più a capo.
Ultima cosa, non è ammissibile aspettare decenni per sapere se il corridore è innocente oppure colpevole.
Pontimau.
PS: D'accordo con Bartoli64, il Ciclismo è sport non fiction, quindi non si libera una mazza!!!!!
ma allora
17 aprile 2015 13:25geom54
quale appellativo si potrebbe pure dare agli assidui frequentatori di cime HIMALAYANE e consimili disseminate geograficamente qua e la;
forzare/abituare, il confine fra i due termini risulta molto labile, il proprio sangue a mutare "naturalmente" di consistenza con soggiorni infallibilmente programmati intermezzati con allenamenti e quindi da gare;
si potrebbe anche proseguire forse!!!!?? ..... nel ragionamento, ma ci si limiti a considerare che la forza del soldo consente in maniera "naturale" ad alcuni non pochi di mutare in tempi opportunamente ben programmati i propri valori e rimanere quelle poche dita sopra gli altri per lunghi periodi;
poi chiaramente l'asino non sarà mai veloce come il cavallo, ma certamente non pochi di questi servono per tirare innanzi ai già cavalli e/o puledri scalpitanti.
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