Il futuro è dalla parte di Giada Martinoli: prima ha pensato al diploma, poi a vincere importanti trofei in sella alla mountain bike. Giada, 19enne del Gruppo Sportivo Carabinieri-Olympia, vive a Bedero Valcuvia con mamma Alessandra, papà Adriano e il fratello Valerio. La signorina Martinoli ha iniziato a praticare ciclismo all’età di 14 anni, non prestissimo, eppure vanta un palmares ricco di titoli e medaglie da podio.
La varesina ha fatto il pieno soprattutto da junior. Nel 2024 si è infatti laureata Campionessa d’Italia di cross country davanti alla quotata Elisa Ferri. Sempre nel 2024, Giada Martinoli ha vinto il Campionato italiano di team relay e nella stessa specialità si è imposta con la Nazionale nel Campionato d’Europa. All’Europeo individuale di cross country 2024 si è assicurata la medaglia di bronzo.
Nel 2025 ha debuttato con le Under 23 rivincendo il Campionato italiano del team relay. E pensare che la ragazza di Bedero praticava altri sport: «Ho iniziato col nuoto – spiega Giada, capelli castani e occhi marroni – per poi passare all’arrampicata. Ho anche praticato podismo, infortunandomi al menisco».
Nella circostanza andare in bici si è rivelata la più classica delle terapie di recupero: «I medici mi hanno consigliato di pedalare appunto per velocizzare il rientro in attività sportiva – continua la conterranea di Binda e Ganna – e così mi sono avvicinata al ciclismo inizialmente senza partecipare alle gare».
Poi la Ju Green Gorla l’ha tesserata nell’agonismo e Giada ha contraccambiato la fiducia del club biancoverde a suon di vittorie. Da esordiente ha anche trionfato nella cronoscalata su strada di Trontano (Verbano Cusio Ossola) davanti ad Alice Bulegato, Erja Giulia Bianchi e altre atlete molto note nel parterre del ciclismo giovanile rosa.
«Quella di Trontano è l’unica corsa su strada che ho disputato in carriera. Mi piacerebbe in futuro riprovare a gareggiare su strada» precisa Giada Martinoli, tuttora legatissima alla maglia Ju Green Gorla pur essendo fiera di appartenere al Gruppo Sportivo Carabinieri Olympia. Lo slogan «datemi una salita e vi solleverò la corsa» le si adatta perfettamente: «I percorsi della mountain bike li prediligo con salite lunghe, in cui la resistenza è determinante. Comunque mi piacciono anche le discese, specialmente quelle tecniche».
Miss Martinoli il record su “mtb” l’ha stabilito nel 2024: «Ho vinto tutte le competizioni cross country disputate in Italia». Al Campionato del Mondo ’24 si è classificata settima nella prova di cross country.«“Alcuni problemi meccanici mi hanno penalizzata, poteva andare meglio». Nel 2025 da Under 23 benchè ri-vincitrice del tricolore team relay ha dovuto rallentare lo slancio: «La mia attività ciclistica è stata fortemente condizionata dalla scuola. Mi sono diplomata in biotecnologie sanitarie e ambientali. Tenevo molto al diploma e ho centrato l’obiettivo. La cosa mi ha resa felice anche se i professori si sono dimostrati severi e poco propensi a concedere permessi per gli allenamenti. In quel periodo praticare agonismo è stato difficile. E’ uno dei motivi per cui attendo l’anno nuovo con speranza di arricchire il palmares».
Non verrà lasciato nulla al caso. «In gennaio mi allenerò prima da sola poi con altri bikers in Liguria. Avrò base a Pontedassio: nel bellissimo entroterra di Imperia ci sono colli e sentieri ideali per chi pratica cross country mountain bike». In febbraio la carabiniera svolgerà un lavoro più specifico. «Nella seconda e terza settimana io e altri esponenti del team Carabinieri Olympia ci alleneremo sull’Etna».
La plurivincitrice da quando pratica mountain bike cross country ha dei modelli ai quali ispirarsi: «Nell’attività maschile sicuramente Nino Schurter, autentico mito. Tra le ragazze io e molte altre ciclogirls sogniamo di imitare la britannica Evie Richards».
Siamo nel periodo delle feste, è ora di cerchiare con biro rossa gli obiettivi del 2026. «Innanzitutto vorrei vincere il mio terzo titolo italiano consecutivo nel team relay. Chiaramente oltre ad ottenere risultati ci tengo a migliorare tecnicamente».
Martinoli agonisticamente debutterà in marzo. «La gara internazionale di Albenga mi intriga tantissimo, sarebbe bellissimo vincerla, consapevole che avrò una concorrenza assai spietata». Logicamente la biker pensa anche ad altri cimenti internazionali molto importanti. «Sono contenta che tra le prove di Coppa del Mondo ci sia quella di La Thuile, in Valle d’Aosta; il percorso mi piace tantissimo».
La maglia da Campionessa d’Italia verrà assegnata a Nervesa della Battaglia, sui colli trevigiani. La lotta tra le Under 23 sarà elettrizzante: «Rivoglio la maglia tricolore e battere Valentina Corvi, Elisa Ferri e altre brave ciclogirls non sarà facile».
Il 2026 sarà un anno da Grand’Italia per la mountain bike: i Campionati del Mondo si svolgeranno in Val di Sole. «Il percorso è molto bello, seppur con radici degli alberi che creano difficoltà. Sarà determinante guidare bene il mezzo». Il ct dell’Italia Mirko Celestino ha molta fiducia della varesina: «Giada dopo un 2025 difficile può tornare ad esprimersi a grande livello perché ha un gran bel motore. Inoltre è una brava persona, gentile e semplice malgrado il bagaglio di vittorie: sa farsi voler bene. Nel 2026 mi attendo molto da lei».
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