TRENO. PAOLINI: «È la Roubaix, fermiamo i TGV»

PROFESSIONISTI | 14/04/2015 | 11:05
Continua a tenere banco quanto accaduto alla Parigi Roubaix domenica scorsa con il passaggio del TGV e i rischi corsi da tanti corridori al passaggio a livello. Ieri sera Luca Paolini, uno degli uomini più esperti in gruppo e riconosciuto come uno dei più lucidi tatticamente in corsa, con una serie di tweet ha detto la sua. Lo abbiamo chiamato questa mattina per esporre al meglio il suo pensiero, a nostro avviso assolutamente condivisibile.

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«Tra ieri e oggi ho letto e sentito parlare di una corsa "falsata" per una mal gestione di fronte ad un passaggio a livello, è assurdo e mi viene male.... Stiamo parlando di una, se non della corsa più spettacolare del calendario ciclistico internazionale, rovinata da sterili polemiche su chi ha torto e chi ha ragione. Stiamo parlando di un evento visto in 186 nazioni con milioni di spettatori e il problema è: i corridori andavano fermati o no? Ma a nessuno viene in mente che per organizzare un evento così prestigioso si ha a disposizione un anno di tempo per mettersi al tavolo e valutare di bloccare per 5’ il passaggio di un treno con due-tre carrozze, per la nostra tutela e per lo spettacolo incredibile che la Roubaix può offrire?».  

In effetti…
«Non pretendo che il ciclismo abbia la priorità su qualsiasi cosa ma in grossi eventi come questi un trenino con pochi passeggeri, a mio avviso, può ritardare di qualche minuto il suo viaggio, di fronte a una manifestazione che coinvolge 2 milioni di persone e viene vista in tutto il mondo. Il percorso della Roubaix è sempre quello, si sa che se la corsa fila via veloce ci si imbatte nel passaggio a livello chiuso. Non si può fare un accordo con le ferrovie o non so chi per evitare il problema? Gli organizzatori o chi per loro però evidentemente se ne fregano, in fondo chi rischia la pelle siamo noi. Siamo noi quelli che alla fine vengono additati come incoscienti, quelli che sbagliano, anche se sarebbe da tenere conto che dopo 200 km sul pavé ci sta non essere lucidissimi. Anzi, a dirla tutta, è normale essere un po’ rincoglioniti dalla fatica e dall’adrenalina».  

Cosa ti infastidisce di più di questa vicenda?
«Che ci troviamo sempre a dover decidere sul posto in una frazione di secondi quando basterebbe a bocce ferme stabilire un regolamento impeccabile, che permetta di prevenire situazioni delicate e rischiose come questa. In tante corse capita che ci fermiamo per il passaggio di  un treno, ma si tratta di percorsi più lineari e gestibili, alla Roubaix invece dopo la Foresta di Arenberg già normalmente rischi il tutto per tutto per rientrare sulla testa della corsa, c’è già tanta selezione, la posta in palio è talmente alta che offusca la lucidità del circo del ciclismo. In sostanza quindi, secondo me, in certe circostanze eccezionali, come quella in questione, la precedenza devono averla i corridori, che però non possono continuare ad essere delle povere capre in balia di velocità folli e di rischi inauditi, ma professionisti che per fare andare avanti lo spettacolo pretendano da UCI e organizzatori un giro di vite, fatto come si deve, una volta per tutte».  

Giulia De Maio
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COMMENTI
Paolini
14 aprile 2015 14:26 siluro1946
Come non dare ragione a Paolini su tutto, purtroppo i vertici del ciclismo, nazionali e internazionali, sono in altre faccende "affacendati", e quali faccende siano è meglio sorvolare.

Ti sbagli Luca!
14 aprile 2015 15:30 Bartoli64
Mi spiace per Paolini e per il suo sia pur condivisibile punto di vista, ma in Francia il trasporto su rotaia è una cosa seria, tremendamente seria.

A parte il fatto che NON esistono TGV con due o tre carrozze, ma convogli ferroviari a “Gran Vitesse” ben più consistenti.

A questo aggiungasi pure che i TGV il Francia ormai rappresentano circa l’80% dei treni che girano nel paese e che l’Alta Velocità, da loro concepita più di vent’anni orsono, ha implicato costi altissimi che ancor oggi devono essere ammortizzati.

Questo appena per far presente al buon Luca - ma anche agli altri blogger che volessero esprimersi sul problema - come in Italia l’80% dei biglietti che stacca Trenitalia sono per i treni dei pendolari (quelli sempre in ritardo, spesso soppressi, in condizioni sovente fatiscenti, sporchi e sempre sovraccarichi), eppure sono certo che si farebbe una gran fatica da noi nel fermare uno di questi “carri bestiame” anche se per soli 5 minuti, figuriamoci un costosissimo Frecciarossa!

Tutto ciò mentre pensiamo a realizzare la TAV credendo che quest’opera inutile e dannosa (e che neppure ci possiamo permettere), possa segnare la svolta nel disgraziato trasporto ferroviario italico.

C’è poi da dire che, magari, proprio per legge, in Francia non si possa fermare un convoglio ferroviario se non per cause di assoluta urgenza e gravità; forse nessuno ci ha pensato ma questa è un’ipotesi più che probabile e il passaggio della sia pur mitica Roubaix, mi sembra evidente, non rappresenta una condizione di assoluta urgenza.

Bartoli64

Mah...
14 aprile 2015 16:07 Evp
trovo corretto solo in parte quanto detto da Paolini, probabilmente gli organizzatori potevanno organizzare meglio la faccenda, ma come minimo i corridori hanno un grosso concorso di colpa.
Lui dice che per colpa dell'adrenalina e della fatica i segnali si possono non vedere, ma dalle immagini si nota come alcuni ripartano da fermi cercando di sgusciare di fianco al poliziotto in moto, per me loro ad esempio si sono accorti ma sono passati uguale, inoltre mi chiedo, se un giocatore di basket si rende conto che stanno scadendo i 24 secondi per concludere l'azione, un cicicsta non può fare caso al fatto che un passaggio a livello si chiuda e fermarsi, nel basket fatica e adrenalina non ci sono? per come la vedo io siete professionisti e come tali dovete saper gestire tutte le possibili situazioni che ti si possomo presentare in corsa da regolamento, e il passaggio a livello è uno di questi, in più alla roubaix tutti sanno che il percorso è quello e che ci sono i passaggi a livello( generalmente segnalati in anticipo dai cartelli per le macchine), e che capita che si chiudano quindi basta usare il cervello e ci si può fermare.
Per non parlare poi del fatto che i cilcisti ultimamente la menino tanto, e giustamente, sulla sicurezza e poi...

aggiunta a Bartoli64
14 aprile 2015 20:58 giiocas
Condivido totalmente quanto scritto da Bartoli64 in più aggiungo: I TGV, proprio per la loro caratteristica, devono basarsi su regole ferree per quanto attiene gli orari di percorrenza. Ogni minuto di ritardo, comporta ritardi ad altri treni e così via. Se questi ritardi non sono più che giustificabili, la società ferroviaria francese ( SNCF ) si troverebbe a dover gestire e pagare cause milionarie. La Roubaix, per quanto importante e che io stesso amo, non è motivo sufficiente. Così stanno le cose. Blaterare senza cognizione di causa è fin troppo facile.

@Paolini
14 aprile 2015 21:44 angelofrancini
Con tutto il rispetto possibile per quanto rappresenti nel ciclismo non solo italiano, ma credo che questa tua espressione costituisca la più lampante dimostrazione del perché il ciclismo sia sempre più un affare di quei pochi che lo amministrano.
Mi spiace che un atleta della tua statura non capisca che, questa affermazione, sia una grande bischerata e costituisca un grande "atout" per coloro che fanno i cavolacci loro facendo finta di intepellarvi.
E' quello che vogliono per dire che non capite nulla: e queste uscite lo dimostrano.
Non vi sono perché e percome: semmai avreste il diritto di lamentarvi per il comportamento che quel giudice sulla testa del gruppo ha tenuto al momento in cui si abbassavano le sbarre.
Ma cosa vuol dire 5 minuti: e se anziché correre a 50 kmh la prima ora di corsa andavate ai 25 kmh tenevano fermi un'ora i TGV.
Posso capire che in corsa il cervello ogni tanto sia sotto sforzo (ero un brocco e quindi la nebbia mi scendeva prima che a voi) ma certe cavolate potevi rispiarmatele nell'interesse della tua categoria.

Francia
14 aprile 2015 22:15 siluro1946
... appunto perché le Ferrovie francesi, e la Francia tutta, siano estremamente seri nella gestione della cosa pubblica, ed attenti alle esigenze dei cittadini, che è altrettanto serio pensare che si possa, nel rispetto delle leggi, trovare un "modus vivendi" che possa accontentare tutti. Non verrebbe in mente ha nessuno di chiedere della collaborazione alle FF.SS. italiane.

Per EVP
15 aprile 2015 09:20 discesista
Credo proprio che tu abbia frainteso quanto scritto nell'articolo..Paolini non dice che dopo 200 km non si vedono i segnali, ha detto che è normale non essere lucidissimi che tradotto in italiano significa che la stanchezza insieme all'adrenalina della corsa non permette di prendere decisioni sempre ragionate, e questo può indurre in errore. Tradotto in altri termini ancora, i segnali e le sbarre si vedono, ma si decide senza tanta ragione di infrangere una regola. Scusa ma il tuo paragone con i 24 secondi del basket proprio non ci sta. Tra l'altro un sacco di volte capita anche la che i giocatori non si accorgano! Fai te..

Per quanto riguarda il discorso treno, io credo che la soluzione sia abbastanza semplice. Ogni quanto passa il treno in quel determinato passaggio a livello? Io penso che non succeda ogni 3 minuti. Pertanto, siccome la data della corsa si sa con larghissimo anticipo, basterebbe schedulare per quel giorno il passaggio dei treni in un altro modo. Si sa che la corsa potrebbe passare di la, ad esempio, tra le 15.00 e le 15.15, allora basta fare in modo che i treni non passino tra le 14.55 e le 15.20. Una piccola modifica alle tabelle orarie e risolto il problema. Poi ovvio, se i corridori vanno tanto piano o tanto forte tutto cambia, ma sarebbe comunque stato fatto il possibile per evitare queste cose.

Ferrovie Nazionali Francesi assumete Discesista!
15 aprile 2015 12:30 Bartoli64
Discesista caro,
quanto a panzane su questo argomento te l’hai sparata più grossa di tutti!

A parte un più che possibile discorso di carattere normativo (e già quello basta a fermare ogni pretesa), ma schedulare cosa? Mica si tratta di decidere i passaggi della corriera che porta al tuo paese sai?

Guarda che un servizio di trasporto ferroviario come quello (avanzatissimo) dei francesi è gestito da sofisticati sistemi computerizzati con migliaia di terminali, senza pensare poi ad esigenze di carattere organizzato e logistico che sono pianificate sin nel minimo dettaglio.

Com’è che dici poi? Se i corridori vanno piano o forte tutto cambia? Beh, qual è il problema? La società delle Ferrovie Nazionali Francesi in questo caso potrebbe mettere te a “schedulare” i passaggi dei propri TGV no?

Ma pensa te questo…

Bartoli64

Vabbè
15 aprile 2015 12:45 discesista
Sai che me ne frega a me guarda...saputello

15 aprile 2015 12:54 Melampo
I codici della circolazione terrestre ed i regolamenti di corsa parlano chiaro: i trasporti ferroviari hanno la precedenza su tutto.

Potrà essere strano
15 aprile 2015 13:11 angelofrancini
Per una volta, roba da non crederci, sono pienamente d'accordo e in sintonia con @Bartoli 64......
Che sta succedendo ...... mah, speriamo bene?

E infatti chissene!
15 aprile 2015 13:34 Bartoli64
Ma si, infatti, chissenefrega se si “acciaccano” qualche decina di ciclisti o se deraglia qualche treno ad alta velocità per le panzane visionarie dello “schedulatore” meglio conosciuto come Discesista?

Guarda che qui non si tratta di fare la figura del “saputello” (che poi è sempre meglio di quella barbina che hai fatto tu), ma solo di riconoscere - e magari tacere - la propria incompetenza su un argomento non impossibile, su cui bastava solo ragionare un po’ prima di atteggiarsi a “problem solving” da parrocchia.

Quanto al Sig. Francini nulla di strano… basta solo un po’ di coerenza e di obiettività.

Bartoli64

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