GIRO D'ITALIA. MOSER NELLA HALL OF FAME

STORIA | 20/03/2015 | 15:59
 Francesco Moser entra nella Hall of Fame del Giro d’Italia grazie al suo successo nel 1984 quando, con una trionfale cronometro - conclusasi dentro l’Arena di Verona - strappò la Maglia Rosa proprio all’ultima tappa, all’indimenticato Laurent Fignon.

Nato a Palù di Giovo (Trento) il 19 giugno 1951 passò professionista nel 1973. Con 273 vittorie su strada è il corridore italiano con maggior numero di successi all’attivo  (3° nella classifica mondiale dopo Eddy Merckx e Rik Van Looy).  Oggi a Milano, presso l'Upcycle Milano Bike Café, gli è stato consegnato il Trofeo “Senza Fine” riservato ai vincitori del Giro d’Italia. Il campione trentino, dopo la cerimonia, ha detto:

«Ricevere questo bellissimo trofeo è davvero speciale per me chd ho un feeling particolare con i trofei: il famoso trofeo della Parigi-Roubaix con la pietra del pave' è stata una mia idea suggerita agli organizzatori. Sono anche stato il primo di sempre a riceverlo. Il trofeo del Giro d'Italia è unico, anche perché il design permette di poterci scrivere il nome di tutti i vincitori negli anni, ed è bello vedere il proprio nome accanto ad altri grandi del ciclismo passati e futuri. Tra mille anni ce ne saranno moltissimi, servirà un trofeo grandissimo!».

Ricordi della vittoria al Giro d'Italia '84: «Sapevo di avere una grande chance: nelle prove a cronometro di Milano e Lucca avevo guadagnato più di 3 secondi al chilometro su Fignon. Usavo una bicicletta speciale, simile al quella che avevo usato per battere il record dell'ora. Quella mattina, quando sono andato in ricognizione sul percorso, non sapevo se utilizzare le ruote lenticolari. Il mio compagno di squadra Masciarelli mi disse “usale!” e così ho fatto. La folla quel giorno era enorme. Ho sentito l'incitamento della gente durante tutta la gara fino al boato finale nell'Arena. Dovevo recuperare 1 minuto 21 secondi su Fignon. L'ho battuto di oltre 2 minuti e mezzo».

E sulla Milano Sanremo: «È una gara di enorme importanza per il pubblico ma anche per i corridori. Può finire in molti modi:.. Se il gruppo si addormenta, può anche essere vinta da una lunga fuga a distanza. Con il ritorno del traguardo in via Roma la volata è più aperta, perché la strada è lunga e diritta. Il mio favorito per domenica è Alexander Kristoff. Bisogna essere veloci ma prima superare indenni il Poggio. Inoltre ogni volta che c'è stato cattivo tempo i pronostici della vigilia sono stati spesso disattesi. E si parla di maltempo...»

VITTORIE DI MAGGIOR PRESTIGIO
1975 campione italiano nel trofeo Matteotti; 1975 e 1978 Giro di Lombardia; 1975 indossa la maglia gialla per le prime 7 tappe del Tour de France – battendo Merckx nel prologo di Charleroi – e vince la classifica riservata ai giovani; 1976 vince il campionato del mondo di nell’inseguimento individuale su pista; 1977 diventa Campione del mondo a San Cristobal in Venezuela;  tra 1978 e il 1980 colleziona 3 vittorie consecutive alla Parigi- Roubaix; nel 1984 si aggiudica Giro d’Italia, Milano – Sanremo e Record dell’ora a Città del Messico.

Soprannominato “Lo Sceriffo”, per le sue qualità di leader, Moser è stato anche un funambolo della pista con tantissime Sei Giorni vinte in giro per il Mondo. Nel settembre 1987, al Trofeo Baracchi, disputa l’ultima sua gara da professionista.
Copyright © TBW
COMMENTI
FRANCESCO : EROE di UN'EPOCA CHE FU ......
20 marzo 2015 17:00 renzobarde
Francesco Moser : il corridore cresciuto nel paese pistoiese di Bottegone, il giovane diciannovenne che viveva in una casa di contadini e "teneva banco" in un circolo ricreativo. Un grande esempio per il ciclismo moderno. Un atleta che gareggiava dalle classiche di primavera, ai Giri, e che poi nei mesi estivi ed autunnali NON demordeva ! Altri tempi, altre mentalità, altre passioni. EVVIVA FRANCESCO MOSER. Renzo Bardelli

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Con una splendida azione nelle battute conclusive Isaac Del Toro ha vinto la prima tappa della Vuelta Asturias Julio Alvarez Mendo, da Cangas del Narcea a Pola de Lena di 179 chilometri. Il talento messicano della UAE Team Emirates ha...


Non è esagerato definire la Toscana in cima al mondo, non per i risultati degli atleti quanto in campo organizzativo. Non solo per la partenza del Tour de France da Firenze del 29 giugno, ma anche per le tante altre...


Il 23enne  Frank van den Broek è il nuovo padrone del Presidential Cycling Tour of Türkiye, arriva dai Paesi Bassi e vincendo la tappa regina della corsa si è portato al comando della classifica generale con soli 4” di vantaggio...


Con tanto di arrivo spettacolare e inchino di ringraziamento al pubblico, Alexis Guérin (Philippe Wagner-Bazin) ha vinto per distacco la seconda tappa del Tour de Bretagne, la Milizac-Guipronvel - Pontivy di 206, 2 km. Alle sue spalle nell'ordine Tibor Del...


La DSM firmenich PostNL continua a dominare il Presidential Cycling Tour of Türkiye e arriva a quota quattro vittorie in questa edizione: la sesta tappa, la tappa regina da Kuşadası a Manisa (Spil Dağı) di 160.1 km, ha visto il successo...


L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi