ASTANA. UN CASO CHE METTE A RISCHIO IL CICLISMO E IL GIRO

APPROFONDIMENTI | 28/02/2015 | 12:21
Non conosciamo ancora quali siano gli elementi nuovi che hanno portato l’Uci a chiedere alla commissione delle licenze, il riesame della posizione dell’Astana. Sappiamo però che l’audit condotto dall’ Istituto di Scienze Motorie dell'Università di Losanna (Issul), avrebbe prodotto riflessioni importanti da parte di questi dotti scienziati. Sono stati ascoltati il personale del team kazako, alcuni dei quali ci risulta siano anche stati bacchettati perché a loro dire si occupano di troppe cose. Massaggiatori che fanno il bucato e anche i panini? Non va bene, occorre personale specializzato. Così come dirigenti che vogliono sovraintendere a tutto e a tutti. Occorre professionalità e mansioni limitate. Sono state fatte audizioni anche con diversi corridori che in passato hanno corso in maglia Astana. Il risultato? Ci risulta che abbiano parlato molto male.  

In attesa di conoscere l’impianto accusatorio e i documenti che sono valsi la richiesta di riesame della licenza, è bene dire che questa vicenda mette seriamente a rischio la credibilità del movimento ciclismo e di chi lo governa. Il nuovo corso di Brian Cookson non sembra molto diverso da chi l’ha preceduto. Si guarda al passato minando il futuro. E quel che più ci preoccupa, il governo ciclistico mondiale usa tempistiche che sono improponibili per uno sport di rilievo e peso come il nostro.

Non volete più tra gli “zebedei” Alexander Vinkourov? Ditelo, a chiare lettere. Ma siamo proprio sicuri che questo corridore sia l’unico imbarazzo in seno ad team di World Tour? Non ce ne sono altri? Cookson, non molto tempo fa, ha detto di voler ascoltare team-manager ai quali al momento non è stato torto un solo capello. A scanso di equivoci dico a chiare lettere che non sono per questo tipo di regolamento di conti fuori tempo massimo. Sono per un punto e a capo. E d’ora in poi, chi sgarra paga pesantemente dazio.

È mai possibile arrivare al mese di marzo senza sapere se la squadra del vincitore del Tour possa o meno correre? Vi sembra normale che degli organizzatori come Rcs Sport, che tra una settimana metteranno in scena una Tirreno-Adriatico stellare e tra poco più di due mesi il Giro d’Italia, rischino di dover pagare un prezzo altissimo? Vi sembra normale che questo ente metta in scena i propri eventi senza avere la certezza che chi li vince può essere considerato a tutti gli effetti vincitore? Non è fantapolitica, è il rischio che corrono Nibali, Aru e Rcs Sport assieme. I nostri ragazzi corrono, e poi a giugno o a luglio lemmi lemmi cacchio cacchio – per dirla con Totò – l’Uci potrebbe dire loro: scusateci cari Nibali e Aru, avete conseguito risultati importanti, ma la vostra squadra non avrebbe dovuto correre e voi non avreste dovuto vincere. Ci siamo sbagliati, vi cancelliamo ogni risultato. Sarebbe un danno terribile, sia per i corridori, sia per lo staff di Mauro Vegni.

In mezzo a tutto questo, nemmeno tanto a contorno, il silenzio della nostra Federazione. Vabbé che l’Astana è la squadra di un Paese che di nome fa Kazakistan, ma qui ci sono forze lavoro italiane e i corridori simbolo di questo team sono Nibali e Aru. Uno siciliano, l’altro sardo. Mentre il nostro presidente è molto più semplicemente sordo.

Pier Augusto Stagi


ARTICOLI CORRELATI

Una riflessione sul caso Astana
Copyright © TBW
COMMENTI
BASTA
28 febbraio 2015 12:35 Marcy
BASTA LAMETARSI CHI SBAGLIA DEVE PAGARE

28 febbraio 2015 13:25 FrancoPersico
Sig. direttore, ogni occasione è per lei utile per scagliarsi contro la Federciclismo. Non condividendo questo teatrino e la sua politica, che per altro che considero legittima, chiedo pubblicamente che il mio account con i miei dati personali siano rimossi dai vostri archivi come previsto per legge (perchè non trovo la sezione dove portermi cancellare). Farò seguire lettera di richiesta da allegare agli atti.
Grazie
Cordiali saluti
Franco Persico (IM)

28 febbraio 2015 16:51 BARRUSCOTTO
ANCHE CON LA NUOVA DIRIGENZA UCI IL CICLISMO SI FA MALE DA SOLO SENTENZE RITARDATE, SPONSOR CHE SE NE VANNO .PURE IL GIRO DI PECHINO ANNULLATO ECC COSA AN FATTO DI BENE I NUOVI DIRIGENTI FINO A ORA

Ognuno è libero
28 febbraio 2015 17:13 jaguar
Ognuno è libero di cancellarsi da questo blog come è libero il Direttore Stagi sempre esauriente, puntale ed efficace a scrivere quello che vuole, osa attaccare anche la Federciclismo? chi quella che ha fatto gli stati generali per aumentare le granfondo dove pratiche illecite sono all'ordine del giorno ( vedere arrivi imbarazzanti come la granfondo di Roma e non solo)? il Direttore ne ha facoltà e competenza oltre che le ragioni.
Ma qualcuno qui sa che cosa vuol dire la parola democrazia e libertà?

direttore
28 febbraio 2015 17:27 siluro1946
Bravo direttore, è opportuno qualche volta, se non sempre, avere il coraggio di prendere delle posizioni. Credo sia opportuno azzerare tutta la dirigenza ciclistica, FCI, UCI, WADA, e cip e ciop vari. Non si può, e non si deve, restare impassibili di fronte allo scempio perpetrato da questi incapaci.
I controlli antidoping, se proprio li devono fare bisognerebbe imporre modalità con criteri logici, 1° classificato e 4 a sorteggio di ogni gara,
e dopo un mese distruggere fiale e fialette.

dimenticanza
28 febbraio 2015 17:33 siluro1946
In sostituzione di chi si allontana, ho fatto iscrivere mio figlio e un suo conoscente, ed a marzo comprerò due copie del giornale.

fci
28 febbraio 2015 20:48 maicol
Scusate ma cosa dovrebbe fare la nostra federazione?? Sarà caso mai la federazione kazaka a dover fare qualcosa..anche se abbiamo atleti italiani in questo Team noi non possiamo intromettersi in cause che nn ci competono...comunque i due atleti di spessore hanno residenza svizzera allora dovrebbe intervenire anche la federazione svizzera?? Ma quando si avranno le motivazioni della richiesta UCI si tireranno le conclusioni. Ora solo parole al vento

1 marzo 2015 13:36 froome
Mi sa tanto che il presidente dell'UCI sia una gran testa di cookson.

La memoria
1 marzo 2015 20:43 Per89
Tutti a gridare allo scandalo accusare WADA, UCI e federazione (che c'entrano???), forse prima di gridare sarebbe meglio rileggersi quanto scritto nel comunicato UCI di qualche mese fa. Tutti ci siamo dimenticati che la licenza era Sub-Judice in attesa del rapporto della commissione indipendente di Losanna. Commissione che ha esaminato le carte e ha capito che c'era qualche discrepanza tra quanto detto dall'Astana e la realtà (non ci voleva un genio!!!!).... Forse non tutti hanno notato Sedun che viene licenziato e che poi fa la foto con lo staff tecnico alla presentazione dell'Astana a Dubai!!!!!
La mia domanda è un altra se in questa formazione non militassero Nibali, Aru avremmo difeso a spada tratta l'operato di Vino e company? Secondo me no!!!!

Parole sante!
2 marzo 2015 01:07 Bastiano
Condivido parola per parola il pensiero del direttore.

Basta UCI
2 marzo 2015 08:25 achille
Egregio Frano Persico, faccia la cortesia, non si cancelli solo dall’accaut di tottobiciweb, si cancelli proprio dal movimento della federazione, ed assieme a lei porti tutti coloro che vi siedono attorno al tavolo. Questa vicenda ha dell’assurdo per il periodo in cui scoppia e per le sue procedure. Rinnovo nuovamente la mia idea e cioè quella di lasciarsi liberi dal movimento UCI, creando un altro organo di controllo che voglia tutelare veramente il movimento del ciclismo e non che tuteli le proprie risorse finanziarie.

concordo con per89
2 marzo 2015 15:07 maicol
Pienamente d'accordo con lei e senza Nibali e Aru in questa squadra tutti gli iscritti di questo forum l avrebbero massacrata l Astana cosi come successo con Armstrong e Bruynell...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
“Sono Bruna Coppi, moglie e vedova di quell’uomo che il mondo intero conosceva come il Campionissimo. Per me era Fausto, l’unico uomo della mia vita, il padre di Marina”. Cominciava così il diario di Bruna Ciampolini, che fin dall’inizio, nelle...


Riuscita, anzi riuscitissima, presentazione per il libro che rievoca diversi episodi legati alla lunga, lunghissima, proteiforme, eccellente attività nel ciclismo di Nino Ceroni di anni 98, portati con peculiare orgoglio abbinato a vigoria discreta ed esercitata in diversi ambiti d’interesse....


E’ attiva anche oggi e domani la campagna di sostegno alla ricerca scientifica e l’assistenza ai pazienti affetti da leucemia, promossa da Ail, l’Associazione italiana lotta alla leucemia, presente a Verona e in provincia. Sono in vendita le “stelle...


Aria di grande ciclismo alla cena-evento di fine anno del Bici Club Spoleto “Castellani Impianti”. Venerdì 5 dicembre l’Albergo Ristorante la Macchia ha fatto da palcoscenico all’appuntamento conviviale con cui la compagine amatoriale spoletina, alla presenza di tesserati, sponsor e...


Ha preso il via giovedì 27 novembre, direttamente da “Casa Il Sogno” di Camisano Vicentino (VI), la 14ª edizione dell’asta benefica “Regala un Sogno”, appuntamento ormai irrinunciabile per gli appassionati di ciclismo. Sul sito www.regalaunsogno.org sono disponibili oggetti esclusivi...


Dopo due anni con il team Polti Visit Malta Davide De Cassan riparte dal team General Store Essegibi F.lli Curia e continua così la sua avventura nel mondo del ciclismo con una squadra proprio del suo territorio. Il ventitreenne veronese,...


Il Team Solution Tech – Vini Fantini annuncia con entusiasmo il rinnovo di Yukiya Arashiro per la stagione 2026. Il proseguimento del rapporto con il corridore giapponese si inserisce in una fase di forte crescita per il team, resa possibile grazie...


Il Vélo d’Or 2025 è stato ufficialmente assegnato e Tadej  Pogacar è ancora una volta il miglior ciclista della stagione oltre ad essere il vincitore anche del Premio Eddy Merckx per il miglior corridore da Classiche. Nella sezione femminile il prestigioso...


Dopo aver appeso la bici al chiodo a fine stagione, Alessandro De Marchi rimarrà al Team Jayco AlUla iniziando una nuova avventura come direttore sportivo dal 2026. Il 39enne corridore friulano ha trascorso più di un decennio gareggiando ai vertici...


«Oggi abbiamo scambiato le nostre bici con un tocco e una toga! È stato un onore ricevere una laurea honoris causa dall'Assemblea Nazionale dell'Ecuador. Grazie all'Università Anglo-Ispanica Messicana per questo riconoscimento. Dottor Carapaz». No, Richard Carapaz non è impazzito ma ha...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024