
Come corridore incarnava alla perfezione lo spirito dei duri delle Fiandre, come direttore sportivo ha scoperto e lanciato Jan Ullrich, Erik Zabel e tanti altri talenti nella Telekom: Walter Godefroot ci ha lasciato oggi all’età di 82 anni dopo aver scritto importanti pagine di storia.
Da corridore ha messo la sua firma su quattro monumenti: il Giro delle Fiandre nel 1968 e nel 1978, la Liegi-Bastogne-Liegi nel 1967 e la Parigi-Roubaix nel 1969. Tra i suoi successi, anche la tappa conclusiva del Tour de France 1975: è stato lui il primo nella storia a tagliare vittorioso il traguardo degli Champs-Élysées.
«Non ho nemmeno alzato le braccia. Ma... ho stretto la mano a Valéry Giscard d'Estaing (allora presidente della repubblica francese, ndr). Avevo vinto la prima tappa del mio primo Tour a Saint-Malo nel 1967 e quel giorno a Parigi ho vinto l'ultima tappa del mio ultimo Tour!» raccontava lui che in totale ha conquistato dieci successi alla Grande Boucle. Conquistrà anche la maglia verde nel Tour del 1970.
Due sole volte ha preso parte al Giro d'Italia: nel 1970 vinse la Rovereto-Bassano del Grappa chiudendo al 55esimo posto mentre nel 1978, alla sua ultima stagione, di ritirò nella 12a tappa.
Come direttore sportivo ha vissuto le sue stagioni d’oro alla T-Mobile, quando ha vinto il Tour con Jan Ullrich e Bjarne Riis, e poi alla Astana.