SCATTO FISSO. Damiano Caruso e il figlio che verrà

PROFESSIONISTI | 02/12/2014 | 07:12
La Sicilia ha fatto un grande regalo a Damiano Caruso: «Ho finito la stagione dopo Il Lombardia e la mia terra mi ha regalato un ottobre bellissimo, dove potevo andare a star meglio che a casa mia? Così io e mia moglie Ornella, che a marzo darà alla luce il nostro primogenito, ce ne siamo stati tranquilli».

E il lavoro?
«Ho cominciato ormai da un paio di settimane: bici, mountain bike, palestra, le solite corse. Sto già lavorando con una buona intensità, poi dalla prossima settimana, in ritiro in Spagna, si inizierà a far sul serio».

Il primo impatto con la BMC com'è stato?
«Ottimo, ma sapevo che sarebbe stato così. Ci siamo cercati: loro credono molto in me, io ho una grande voglia di crescere ancora e l'arrivo del nostro primo figlio mi dà una motivazione aggiuntiva».

Hai già chiaro il tuo programma?
«Ne abbiamo parlato a grandi linee venerdì scorso, quando sono stato in Svizzera al velodromo della BMC per una seduta di lavoro con la bici da cronometro. Nel dettaglio entreremo nel prossimo ritiro: comunque dovrei partire con il Giro dell'Oman, poi la Tirreno e via fino al primo grande obiettivo della stagione, che sarà il Giro d'Italia».

Da qui si spiega l'attenzione per il lavoro sulla crono.
«Già, d'altra parte la lunga crono avrò un'importanza fondamentale per chi vorrà curare la classifica generale del Giro d'Italia, come farò io. Ma a proposito di Giro, dico che il percorso è bello e mi piace perché ci sono tappe anche altimetricamente non durissime che possono fare la differenza».

E il Tour?
«Abbiamo parlato anche della possibilità di correrlo, l'idea c'è ma ogni decisione sarà rimandata proprio alla fine del Giro d'Italia».

Paolo Broggi

SCATTO FISSO - già pubblicati

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