Nato a Mekele il 25 agosto 1991, 175 cm di altezza per 63 kg di peso,
Grmay ha iniziato a raffinare il suo potenziale ciclistico nel 2010 e
nel 2011 presso il Centro Mondiale del Ciclismo (CMC) di Aigle, biennio
durante il quale Grmay ha preso parte in varie competizioni europee per
dilettanti.
Il passaggio al professionismo è avvenuto nel 2012 con la maglia della
MTN Qhubeka: il bottino delle tre stagioni vissute tra i pro consta in
due titoli etiopi su strada, due titoli etiopi a crono, una vittoria di
tappa e il secondo posto nella classifica generale al Tour of Taiwan
2013.
A colpire lo staff tecnico e dirigenziale della LAMPRE-MERIDA è stato
il potenziale da scalatore di Grmay, qualità per le quali si
intravvedono ancora ampi margini di miglioramento, come sottolineato dal
team manager Brent Copeland: “Le qualità da scalatore di Tsgabu si
sono affinate giorno dopo giorno da una pratica quotidiana, legata ai
suoi luoghi di allenamento: vive a 2400 metri, sugli altipiani
dell’Etiopia. Conoscevo già Grmay per la sua militanza nella MTN Qhubeka e avevo
potuto apprezzare il suo carattere e il suo talento ciclistico, per il
quale ci sono spazi di crescita: è per noi un investimento per il
futuro, nell’ottica di portare un esponente del ciclismo africano agli
alti livelli nelle corse a tappe. Il passaggio a una formazione partecipante al circuito World Tour
offrirà a Tsgabu l’opportunità di mostrare il suo vero potenziale“.
Questo il commento di Grmay: “Il passo verso una squadra World
Tour è per me un grande stimolo per lavorare con sempre maggior impegno
per provare a realizzare il mio sogno: partecipare al Tour de France. Sono molto felice di avere l’opportunità di far parte di una grande
squadra come la LAMPRE-MERIDA, alla squadra va il mio ringraziamento. Sarò il primo etiope in una formazione World Tour, questo è per me motivo di orgoglio“.
Con l’ingaggio di Grmay la LAMPRE-MERIDA apre la propria attività
verso un altro orizzonte ciclistico, quello africano, dopo aver già
intrapreso la via dell’investimento nel movimento asiatico.
La dirigenza del team crede fortemente nello sviluppo ciclistico
dell’Africa e nella possibilità che il ciclismo mondiale veda nel
prossimo futuro atleti africani ai massimi livelli, di conseguenza ha
voluto mettere in atto con i giusti tempi gli investimenti necessari per
avere la possibilità di essere un punto di riferimento per i corridori
di valore del continente.
