I CERCA CONTRATTO. Angelo Pagani: spero di restare nell'ambiente
PROFESSIONISTI | 13/11/2014 | 08:00 «Dicono che quando si chiude una porta si apre un portone… Vedremo, di certo cambio vita». A parlare, tra dispiacere per quello che lascia e ottimismo per quello che lo aspetta, è Angelo Pagani, 26enne brianzolo da quattro anni nella massima categoria prima con la maglia della Colnago, poi con quella della Bardiani sempre alla corte di Bruno e Roberto Reverberi.
Come mai hai detto basta? «Semplicemente non ho trovato squadra. Tutti ti rispondono “vediamo”, “aspetta ancora un po’”… ma non si può vivere così. Non si può convivere con la paura ogni anno di restare a piedi da un momento all’altro».
Ora che farai? «Non lo so ancora, mi sto guardando intorno. Mi piacerebbe restare nell’ambiente, come meccanico o rappresentante di qualche marchio legato alle due ruote, ma se non troverò spazio mi adeguerò a ciò che offre il mercato. Sono consapevole di essere stato fortunato fino ad ora, di essere stato un privilegiato perché ho sempre fatto per mestiere ciò che desideravo, ma crescendo capisci come gira il mondo e devi adeguarti».
Con che spirito hai preso questa decisione? «All’inizio ero veramente in crisi, ma ormai me ne sono fatto una ragione. Ho sempre pensato che avrei smesso quando volevo io, invece è successo il contrario: non hanno voluto gli altri che continuassi. Mi dispiace, non lo nego, ma la vita va avanti. Grazie alla bici ho vissuto tante belle esperienze. Ho imparato un mestiere, anche se ora temo servirà a poco. Stare via di casa mi ha fatto diventare grande. Con la squadra mi sono sempre trovato benissimo, con Roberto, lo staff e i compagni ho girato il mondo come con una famiglia. Sarebbe stato bello continuare con loro».
Il ricordo più bello di questi quattro anni? «L’ultima tappa del Giro d’Italia 2012, la cronometro finale di Milano. Rivedere mia moglie, i miei genitori e gli amici dopo tre settimane di fatica e sogni è stata un’emozione forte».
Da domani? «Andrò in palestra perché sto diventando una bestia (scherza, ndr). Dopo una vita di agonismo mi sono lasciato un po’ andare. Al momento ho zero voglia di uscire con la bici da strada, ma mi diverto un po’ con la mtb. Mi godo questo periodo, ma dopo anni “a tutta” non ce la fai a non far niente, quindi tra un colloquio di lavoro e l’altro cerco di tenermi in forma».
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