NIBALI. C'è il dottor Emilio Magni al fianco dello Squalo

PROFESSIONISTI | 01/11/2014 | 10:04

Ha firmato in questi giorni e fra tre settimane quando il team sarà a Montecatini Terme per un breve collegiale, inizierà il suo vero e proprio lavoro. Parliamo del medico pratese Emilio Magni e del suo nuovo incarico con il Team Astana, della quale fanno parte tra gli altri Vincenzo Nibali e Fabio Aru, uno dei giovani rampanti del ciclismo italiano. Per il dott. Magni, medico sportivo e da sempre grande appassionato di ciclismo, si tratta di un gradito ritorno vicino a Nibali, che a quanto ci risulta ha voluto che il noto professionista di Vaiano tornasse vicino a lui dopo la passata esperienza, in pratica fino al termine della stagione 2012, quando il vincitore dell’ultimo Tour de France militava per il Team Liquigas. Nella stagione 2013 con il ritiro dalla scena ciclistica della Liquigas, il dott. Magni continuò la propria attività con la Cannondale Pro Cycling “staccandosi” dal campione siciliano-toscano, verso il quale rimase però una grande stima e ammirazione. Al termine dell’annata 2014 è stato annunciato un ridimensionamento notevole in seno alla Cannondale, da qui la decisione di Emilio Magni di scegliere altre strade, continuando però a restare nel ciclismo, sua grande passione, tanto da salire in bici per delle belle passeggiate, nei ritagli di tempo. Lo ricordiamo in tal senso anche come partecipante ai campionati degli Ordini Professionali e qualche anno fa anche campione provinciale. Il ritorno a fianco di Vincenzo Nibali nello staff medico del Team Astana, ha fatto felicissimo il medico pratese che vanta quasi vent’anni di presenza in team professionistici. Sessantaquattro anni, medico di famiglia, e più tardi medico sportivo, dal 1997 presta la sua opera in team professionistici. Il dott. Emilio Magni, lo ricordiamo fu vicino anche al compianto Marco Pantani quando militava nella Mercatone Uno. Per lui insomma tanti ricordi dal ciclismo e tante soddisfazioni, ora destinate a continuare accanto a un campione che stima e ammira da sempre.


da La Nazione a firma Antonio Mannori


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