CASO PANTANI. Vallanzasca e quelle rivelazioni del 1999

GIUSTIZIA | 17/10/2014 | 12:20
Nulla di nuovo sotto il sole... Le rivelazioni di Renato Vallanzasca sul caso Pantani delle quali parlano stamane con grande risalto Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera e Repubblica, non sono certo una novità, risalgono addirittura al 1999 e sono contenute in un libro che il bel René ha scritto con Carlo Bonini - titolo "Il fiore del male. Bandito a Milano" - e che è stato editato per la precisione il 16 novembre 1999.
Scrive Vallanzasca: «In carcere sapevano tutto, mi dissero di puntare milioni contro la sua vittoria. Ero a messa. Mi si avvicina un ragazzo che conosco e mi fa: "Renato, posso parlarti un attimo da solo?". Ci appartiamo. E lui: "Renato, sei un bravo ragazzo, che merita tutto il mio rispetto, non foss' altro che per il mare di galera che ti sei sciroppato, quindi vorrei farti un regalo...". Lo stavano portando in Cassazione, cosi' gli dissi di tagliar corto. E lui: "Okay, se hai qualche milioncino (eravamo ancora negli anni della lira, ndr) da impegnare giocalo sul Giro d'Italia. Puntalo su Gotti, Jalabert o chi meglio credi. Non so con certezza chi vincera', ma certo non sara' Pantani. Ho appena saputo che al Pelatino andra' male. E tanto piu' forte pedalera' in questi giorni, tanto piu' potrai prendere scommettendo su un altro. Io ho gia' dato disposizioni di giocare dieci milioni. Cinque su Gotti e cinque su Jalabert". Non che la cosa mi convincesse fino in fondo, ma se avessi potuto, quel pomeriggio stesso, avrei detto a Giuliana (la moglie di Vallanzasca ndr) di puntare un bel po' di soldi su Gotti, anche a costo di andarli a chiedere in prestito alla banca. La soffiata si rivelo' lungimirante. Pantani venne fermato per doping. "In realta' , prima ancora che per l' ematocrito fuori legge, sul Pelatino cadde un' altra tegola. E proprio nello stesso pomeriggio in cui avevo parlato con quel tipo. In salita gli salto' la catena. Mi dissi: eccola la magagna. Ma non era cosi' : risali' in sella e vinse a modo suo. Quel giorno e anche nelle due, tre tappe successive. Ormai il traguardo finale di Milano si avvicinava e io mi dicevo: per fargli perdere il giro possono solo sparargli. Cominciai anche a dubitare seriamente della dritta. Pero', ritenevo assai improbabile che qualcuno potesse essersi permesso di darmi un suggerimento che avrebbe potuto costarmi un bel po' di milioni. Poi, la bomba: Pantani positivo all' antidoping" (...)».

Poi, il noto ergastolano, ora detenuto presso il carcere di Opera, ha scritto negli anni successivii una lettera alla famiglia di Marco Pantani, in cui espone la propria personale verità circa l’esclusione di Pantani dal Giro d’Italia del 1999, avvenuta alla vigilia della penultima tappa.
«Non posso dirti quello che non so - afferma Vallanzasca rivolgendosi alla madre di Pantani - ma è certo che 4 o 5 giorni prima di Madonna di Campiglio sono stato consigliato vivamente di puntare contro il tuo ragazzo, perchè poteva vincere Gotti, o Jalabert, o al limite chiunque altro, ma Pantani non sarebbe arrivato a Milano in maglia rosa. Questi sono i fatti che ho raccontato anche al giudice di Trento”.

Nel 2007, il 14 novembre dopo l’uscita del libro del giornalista francese Philippe Brunel, mamma Tonina rivela alla stampa: «Il pm Bruno Giardina ascoltò Vallanzasca come persona informata dei fatti, ma questo lo scopro solo adesso. Vorrei sapere chi non ha voluto che partecipasse al processo e comunque voglio incontrarlo per vedere se sa qualcosa di più. Anche l'avvocato voleva andare da Vallanzasca e gli è stato impedito. Ci sono troppi perché».  

Purtroppo nel frattempo, era il 28 aprile del 2004, pochi mesi dopo la scomparsa di Pantani, il pm Bruno Giardina è morto all'ospedale di Parma: aveva 48 anni. Una malattia lo aveva colpito nell'estate del 2003. Da quel momento per Giardina è iniziato un lungo calvario fisico e morale, sopportato con grande dignità e coraggio, passando da un ospedale all'altro fino a ieri, quando alcune complicanze renali hanno fatto precipitare la situazione.
Giardina aveva interrogato Vallanzasca nel corso della sua inchiesta sul caso Pantani ma non aveva avuto da lui alcuna informazione precisa sull’identità dell’uomo che gli aveva fatto la rivelazione sul Giro 1999.

LINK UTILI
http://archiviostorico.corriere.it/1999/novembre/12/Vallanzasca_carcere_sapevano_tutto_dissero_co_0_9911128631.shtml

http://www.romagnaoggi.it/cronaca/l_altra-verita-sulla-morte-di-marco-pantani-ecco-il-libro-rivelazione.html

http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/articoli/articolo388056.shtml

http://ricerca.gelocal.it/trentinocorrierealpi/archivio/trentinocorrierealpi/2004/04/29/AN1PO_AN101.html

/?page=news&cod=73298&tp=n
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Al Giro d’Italia le sale-stampa – primi anni Duemila – erano scuole elementari e medie, municipi e misericordie, palazzetti dello sport evacuati dalle abituali attività e trasformati in accampamenti per giornalisti e bivacchi per fotografi, attrezzati con stampanti e fotocopie,...


I tre anni nell’incubatore della VF Bardiani hanno dato i loro frutti. Matteo Scalco ha ventun anni e un bel bagaglio di esperienza in corse di spessore, ora è il momento di spiccare il volo. Passato direttamente dagli juniores a...


Umido o asciutto? Eccoli qui, i due estremi che vi fanno tremare quando pianificate la vostra uscita quotidiana e non sapete come vestirvi. Castelli nel giro di poche settimane ha presentato due giacche che hanno tutto quello che serve per rivoluzionare il...


Dopo il notiziario di Paolo Broggi, non perdetevi il quarto d'ora di chiacchierata tra il nostro Federico Guido e il campione italiano Filippo Conca: metà intervista sul momento vissuto dal lariano della Jayco AlUla, la seconda metà sull'evoluzione del ciclismo...


Il 2025 di Alessandro Romele non è andato come il corridore dela XDS Astana sperava. Non per colpa sua ma per quella maledetta caduta durante il campionato italiano su strada a Gorizia in Friuli in cui Romele riportò escoriazioni e...


Dopo 10 anni il Giro d’Italia ritorna a Cassano d’Adda (Milano). Lo anticipa Alessandro Brambilla su Tuttosport in edicola oggi: nell’edizione 2026 del Giro la tappa del 27 maggio partirà da Cassano d’Adda. Il castello di Cassano farà da sfondo ai...


Il nuovo Codice della Strada interviene sull’utilizzo delle piste ciclabili, ma lo fa in modo discutibile, introducendo nuove regole che finiscono, paradossalmente, per peggiorare la tutela dei ciclisti. La “riga bianca” che dovrebbe proteggerli non è più un confine sicuro:...


Circa un mese fa in terra africana assistevamo ad una delle più grandi sorprese del ciclismo femminile degli ultimi anni. La canadese Magdeleine Vallieres vinceva il titolo mondiale in linea da totale outsider battendo non solo le atlete favorite, ma...


Il mondo del ciclismo bergamasco è in lutto per la scomparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di Fausto Carrara. Primogenito di Gianni e Tonina Carrara, Fausto aveva ereditato dal padre la grande passione per il ciclismo, impegnandosi dapprima nella S.C.Leffe e, soprattutto,...


Il mondo del ciclocross è preoccupato: uno dei suoi personaggi principali, Eli Iserbyt, potrebbe non correre in questa stagione a causa di ulteriori problemi all’arteria femorale della gamba sinistra. Il belga, che difende i colori della Pauwels Sauzen - Altez...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024