Manuel Quinziato è al settimo cielo. “E’ una grande soddisfazione, una vittoria che mi riempie il petto di gioia- spiega il trentino della Bmc Racing Team-. Sono contento soprattutto per Jim Ochowicz e lo sponsor Andy Rihs che non fanno mai mancare la loro presenza alle corse. Oggi Rihs non ha potuto intervenire ma sono sicuro che ha seguito in tv metro per metro la nostra corsa urlando di gioia”. 

Quale è stato il segreto del vostro successo? “Come si dice, l’unione fa la forza. Dovevamo stare uniti fino al chilometro 28 e poi aprire il gas. Dillier è stato il primo a staccarsi e poi è toccato a Oss sull’ultima salita prima dell’arrivo. Nei chilometri finali siamo andati velocissimi senza perdere neppure un secondo”. 

Trentacinque anni a ottobre, è ora di pensare alla pensione? “Non penso di arrivare a 43 anni come Voigt, ma due-tre stagioni ancora penso di farle dando il massimo dell’impegno. So di non essere un pivello, ma ho ancora qualcosa da offrire a chi mi vuole bene e mi garantisce un posto in squadra”. 

Signori, questo è Quinziato neocampione del mondo a cronometro a squadre.

da Ponferrada, Danilo Viganò

nella foto: Quinziato con gli ex iridati strada e crono Oscar Freire e Miguel Indurain