PERSEGONA e le 400 volte sul GAVIA. GALLERY

STORIA | 31/08/2014 | 15:49
Tarcisio Persegona ha tagliato il traguardo delle 400 salite sul Gavia. Un amore eterno, quello fra quest'uomo - nato in pianura, imprentore illuminato e malato di ciclismo - e la montagna che domina Ponte di Legno. Una passione forte li lega e li attrae l'uno all'altro. Persegona sale a volte da solo, a volte con un amico, a volte con un gruppo vero e proprio come accaduto questa mattina per la sua salita numero 400.

Chi in bici e chi in auto, oggi a far festa con lui c'erano - rigorosamente in ordine sparso - Francesco Moser, Gianni Motta, Italo Zilioli, Vittorio Adorni, Imerio Massignan (che il Gavia lo domò quale primo corridore professionista), Michele Dancelli, Ercole Gualazzini, Aldo Moser e poi Armani, Casalini, Laghi, Torelli, Ricciarini, Parecchini, Imerio Tacchella, Gianni Savio, Faustino Coppi, Gino Bombana, Beppe Conti, Alessandro Bertolini.

Durante il Giro d'Italia lo aveva incontrato per noi Giuseppe Figini, realizzando questa intervista che abbiamo pensato ri riproporvi. Eccola:

Parliamo di un “giovanotto” che all’anagrafe (ma solo all’anagrafe) denuncia 75 anni. Per completare la carta d’identità ne decliniamo, burocraticamente l’identificazione: cognome PERSEGONA – nome TARCISIO – luogo di nascita NOCETO (Parma) – professione IMPRENDITORE. Ci fermiamo qui con i dati personali.

Tarcisio Persegona, nell’ambito del ciclismo, è un personaggio assai conosciuto e molto “ricercato” (virgolette d’obbligo, e a giusta ragione, per quest’aggettivo) per la sua personale disponibilità a sostenere molteplici iniziative nel ciclismo, nel ciclismo di ogni categoria. Una disponibilità che promana dalla sua grande passione per la bicicletta che lo conduce a un mecenatismo, di solito riservato, nascosto, silenzioso anche in favore di singoli corridori, sia del presente, sia del passato. Del resto il genere d’attività professionale principale che lo vede impegnato nel settore della realizzazione di oleodotti e metanodotti, a livello internazionale, con la “Tre Colli” – marchio che appare sulle maglie dell’Androni Giocattoli di Gianni Savio da vari anni e su quelle di molteplici formazioni di differenti categorie - sia al maschile, sia al femminile – non ha riscontri commerciali o ritorni in tale settore, oltremodo  specialistico. Questo senza dimenticare il supporto a organizzazioni quali, ad esempio, il Giro dell’Appennino e altre ancora sparse fra le varie categorie e per il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. La sede della Tre Colli è, da più di quarant’anni, a Carrosio, paese nei pressi delle colline di Gavi, famosa per il suo pregiato vino bianco, in provincia di Alessandria.

Fino a qua tutto molto bene ma, forse, è una storia – comunque bellissima storia – non unica nel mondo delle due ruote.
Quello che è unico, in realtà, e costituisce un vero e proprio record, anzi una serie di record, ciclistici ovviamente, è quello che Tarcisio Persegona ha costruito nel tempo e che testimonia e, in un certo qual modo, “certifica” con assoluta  evidenza la sua straordinaria passione. La pratica della bicicletta è sempre stata una passione, una dedizione, per Tarcisio Persegona e il fratello Luigi che non hanno comunque rilevanti trascorsi agonistici in gioventù. La passione però è passione, quasi totalizzante, che ha coinvolto anche la signora Gabriella, moglie di Tarcisio, che solo di recente ha un po’ allentato l’attività pedalata.

I record presuppongono e richiamano i numeri. Ecco i “numeri”, in tutti i sensi di Tarcisio Persegona in bicicletta che pensiamo possano interessare sicuramente il Guinness dei primati.
Passo Gavia: 377 (trecentosettantasette) le  scalate sulla durissima salita. Per parlare d’attualità, lo scorso anno, nel 2013, sono state 45 le scalate al Gavia e, per ben 19 volte, doppia scalata da entrambi i versanti.
Passo Mortirolo: 139 (centotrentanove) volte.
Per il Passo del Tonale la “contabilità” è un po’ generica: 1000 (mille) circa…….
Ogni altra parola a commento sarebbe superflua. Parlano i numeri con straordinaria eloquenza.

Una piccola riflessione: considerando che il Gavia è percorribile per meno di tre mesi l’anno, il Mortirolo diciamo quattro mentre il Tonale, sicuramente,  vari mesi in più, le “ascensioni” di Persegona sui passi che stanno  nei dintorni di Ponte di Legno, sua base di vacanza (vacanza…….) i numeri sopra  riferiti assumono sicuramente un valore aggiunto, ancora più performante, come si dice oggi.

Le qualità della persona, anche con chiave di lettura ciclistica, riferibili a Tarcisio Persegona, sono ben conosciute e apprezzate nelle cerchie dei suoi amici – fra i quali molti ex corridori con campioni di primo piano –. Questo sia nella zona del Parmense, dell’Alessandrino ma ovunque, dove ci sia passione per il ciclismo. E nelle uscite ciclistiche incrocia spesso le strade di Vittorio Adorni, di Aldo e Francesco, di Gianni Motta e di altri protagonisti del ciclismo di varie epoche, sia famosi, sia meno famosi, senza distinzioni.

I numeri sopra riportati aspettano di essere incrementati per spostare l’asticella sempre più in alto.
Ponte di Legno ospiterà la partenza della 16^ tappa del Giro d’Italia, quella annullata lo scorso anno per neve. E Tarcisio Persegona sarà là con l’affetto di tutti i suoi molti amici.

Giuseppe Figini
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