Imola si tinge di rosa, ma forse anche d'arcobaleno

PROFESSIONISTI | 22/08/2014 | 15:22
Maggio è ancora lontano, ma Imola può già riassaporare profumo di rosa. Dopo oltre vent’anni, la città del Santerno tornerà ad ospitare il Giro d’Italia: accadrà venerdì 15 maggio, con l’arrivo di una tappa proveniente dalla Toscana, e sabato 16, con la partenza della frazione successiva. In entrambi i casi, la location sarà di prestigio, oltre che particolarmente accogliente per una gara ciclistica: l’autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Il Giro farà tappa a Imola: non succedeva dal 1992. Era il 4 giugno e a vincere fu il veneto Roberto Pagnin. Successo al fotofinish sul compagno di fuga Lietti e su Chioccioli che, nell’occasione, si spese più di tutti per guadagnare sui rivali di classifica. Fatica inutile: quel Giro alla fine lo vinse Miguel Indurain. Da allora, la corsa rosa ha regalato solo fugaci passaggi, nella sua risalita verso il Nord: mai vi ha fatto tappa.

Si riaggiorna la storia: il prossimo 15 maggio, Imola ritroverà il ciclismo non più da ‘comparsa’, ma da protagonista. Con una frazione dal finale impegnativo: prima di raggiungere l’autodromo, la corsa transiterà sul circuito dei Tre Monti, storicamente legato al mondiale vinto da Vittorio Adorni nel 1968. E mentre si vanno definendo i dettagli dell’operazione 2015, già affiora un progetto per l’anno successivo: agli organizzatori in rosa verrà proposta una cronometro di oltre 50 chilometri, con partenza e arrivo sempre nell’autodromo e i Tre Monti come passaggio centrale. Se ne riparlerà: dall’entusiasmo che sta mostrando l’amministrazione del sindaco Daniele Manca verso l’operazione, molto presto.

Il Giro e Imola: un legame che si rinsalda dopo molto tempo. Anche se col ciclismo la città del Santerno non ha mai smesso di andare d’accordo: per anni teatro della gloriosa coppa Placci, vittime della crisi che ha costretto molte classiche ad abbassare la saracinesca, già sede di grandi squadre come la Mercatone Uno di Luciano Pezzi e Marco Pantani, Imola ha ospitato nel giugno del 2009 un campionato italiano, vinto da Pippo Pozzato su Cunego proprio nell’autodromo. E’ nata lì l’idea di aprire le porte dell’impianto alle bici, forse è nata lì anche l’idea di rilanciare l’ex tempio della F1 con un grande appuntamento come il Giro.

Il Giro a Imola: sicuramente nel maggio prossimo, forse in quello successivo. E’ già un bel programma, ma potrebbe rivelarsi l’inizio di un viaggio speciale nel mondo delle due ruote. Con destinazione 2018: in quell’anno, infatti, si celebrerà una ricorrenza speciale, i cinquant’anni dal titolo iridato di Adorni. Su come festeggiarla, c’è già un’ipotesi affascinante: organizzare un altro mondiale. Utilizzando le strutture dell’autodromo, ideali per una gara del genere, sfruttando la posizione geografica (l’autostrada, l’aeroporto di Bologna, la vicinanza alla Riviera) e la ricca disponibilità alberghiera. Ma, soprattutto, facendo conto su una qualità che a Imola, quando si parla di ciclismo, non manca mai: la passione che trasforma il singolo avvenimento in un vero e proprio evento.


da «Il Resto del Carlino» del 22 agosto 2014 a firma Angelo Costa
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