Copeland: «Caro Pippo, tu hai classe da vendere. Falla vedere»
PROFESSIONISTI | 21/08/2014 | 12:17 Da Jerez de la Frontera parte sabato la Vuelta, ma la Lampre-Merida spera che possa partire anche la riscossa di Filippo Pozzato, che questa mattina sulle pagine della Gazzetta ha manifestato la propria delusione per una stagione – in verità già due – semplicemente fallimentare. Il corridore vicentino ha consegnato il proprio pensiero a Ciro Scognamiglio e noi di tuttobiciweb.it abbiamo intercettato telefonicamente Brent Copaland, team-manager della Lampre-Merida, per conoscere il pensiero di una società che sembra – a detta dello stesso corridore – non immune da colpe…
«Cosa posso dire? il fatto che Filippo sia qui al via della Vuelta è la prova provata che noi continuiamo a credere in lui – ci spiega Copeland -. L’ha detto e l’ha ripetuto lo stesso Pippo che non è contento, che la sua stagione è fallimentare, che ha sbagliato qualcosa ma non sa bene cosa. Gli abbiamo lasciato tutta la libertà del caso: di prepararsi come meglio credeva e di correre le corse che lui desiderava fare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lui per primo si sente amareggiato, la società con quale spirito dovrebbe vivere questo momento? Non siamo contenti, e glielo abbiamo detto come qualunque datore di lavoro avrebbe fatto con chi non rende per quanto è remunerato. Ma il punto non è questo…».
Dica pure… «Quello che non va bene è il suo atteggiamento nei confronti della squadra. Non è rispettoso dei suoi compagni e delle regole interne al team che esistono in qualunque struttura. Lui non può fare il bello e il cattivo tempo. Non può calzare scarpette a suo piacimento, quando tutti gli altri vestono scarpe con i colori societari. Prendiamo ieri: tutta la squadra è partita al mattino, lui si è messo in viaggio al pomeriggio. Noi di primedonne non ne abbiamo proprio bisogno, vogliamo solo corridori di comprovata professionalità che mettano in mostra il proprio talento. E Pippo di talento ne ha da vendere. In un momento di crisi come questo, dove è difficile tenere aperta una squadra, dove molti team sono costretti a chiudere o a fondersi con altre formazioni non è tollerabile che ci sia chi non capisce la situazione. Per noi Pippo è un patrimonio, un punto fondamentale della squadra e per questa ragione l’abbiamo schierato al via di questa Vuelta. Ha la possibilità di mettersi in mostra e conquistare una maglia azzurra alla quale tiene lui come ci teniamo noi. Però non ci sta bene passare per quelli che non lo capiscono e non lo valorizzano. Non mi piace che faccia la vittima quando non lo è».
Saronni sarà il primo a non essere contento di questa situazione… «Beppe è quello che ha il contatto diretto con gli sponsor, quello che durante tutto l’anno crea il budget e le basi per portare risorse importanti al team, ed è anche il primo a essere deluso. E lo sa perché? Proprio perché in Pippo ci ha sempre creduto. L’ha fortemente voluto ed è il primo che ci crede, ma è logico che davanti a certi atteggiamenti anche lui non sa più cosa dire. Come dicevo prima, che un datore di lavoro ti chieda anche conto di quello che fino a questo momento hai fatto o meglio, non hai fatto, sta nella logica delle cose. È bene ricordarlo, ad oggi Pippo non ha raccolto un solo punto Wolrd Tour… ma di cosa stiamo parlando?».
Pippo ha ancora un anno di contratto, crede che ci siano i presupposti per arrivare alla scadenza naturale del contratto? «È quello che vogliamo, e penso e spero che lo voglia anche lui. Lui è un uomo squadra e deve pensare al bene di tutto il team. Ha esperienza, carisma e talento: si metta in discussione, reagisca da grande uomo e da grande corridore. Ha tutto per poterlo fare. Noi siamo qui pronti a gioire per lui. Non lo dimentichi mai, noi siamo i primi a voler il suo bene, perché di riflesso è anche il nostro».
Spero che il mio intervento non venga censurato per l'ennesima volta, solo perchè esprimo in modo dettagliato e corretto, perplessità su Pozzato.
Nelle dichiarazioni di Copeland, c'è l'essenza di quello che è Pozzato ed il suo rapporto con questo mondo ed i suoi sponsor. Da troppi anni, un grande talento naturale, è andato sprecato, pur essendo pagato in modo sproporzionato. Da troppo tempo, non riesce a concludere una stagione, senza dare colpa a team e sponsor delle sue debacle. Sarebbe il caso che parlasse di meno e pedalasse di più: se risultati non vengono non è di certo colpa di sponsor che, a quanto risulta, lo hanno sempre pagato in modo spropositato. Guardi pure quanto guadagnano muratori e metalmeccanici e guardi pure, a quanto lavorano e comprenderà facilmente di essere un fortunato, che non apprezza bene, quello che ha!
Copeland ha ragione
21 agosto 2014 14:23The rider
Il comportamento di Pozzato è assolutamente sbagliato, di conseguenza è giusto che la squadra intervenga.
Mi sembra che finalmente la Lampre riesca a tenersi un ottimo tecnico e a mollare "se necessario" le primedonne...
Pontimau.
forse nn avete capito
21 agosto 2014 16:03SERMONETAN
tnaAncora lo pagano con quei soldi ci fanno una Continental e fanno crescere ragazzi per lo meno con un ciclismo un po diverso,ai suoi tempi lui e qualche altro erano protetti,adesso che devono stare dentro certe regole nn muovono la catena vedi anche Cunego che fine ha fatto
Sentenze a go go
21 agosto 2014 16:34maxmari
Il fatto che Cunego e pozzato stiano correndo e non fermi x diversi motivi legati a Mantova o altro e già una risposta a chi ha dubbi sulla pulita condotta agonistica di entrambi .. Se poi ne sapete più dei magistrati , cambiate anche l'Italia così aiutate tutti. X ciò che riguarda il rendimento : qualcuno se mai chiesto prima di giudicare il lavoro altrui se il proprio e perfetto e sia come resa inferiore a colleghi?? In fine : c'è qualcuno che sventola i contratti di tutti ? Xche io lavoro nel ciclismo e mi pare che non siano di dominio pubblico ...vivi e lascia vivere
non dovevono prenderlo
21 agosto 2014 17:49Marcy
i signori della lampre merida non dovrebbero lametarsi avranno saputo chi era pozzato molte chicchere e pochi fatti 2010 katusha 1 corsa 2011 katusha 1 corsa 2012 farnese 1 corsa cosa si aspettavano
21 agosto 2014 18:09foxmulder
Copeland le ha cantate a Pozzato e ci sta. Nel 2014 però una squadra non può permettersi di dire: gli abbiamo lasciato fare come credeva in relazione alla preparazione. Nel 2014 una squadra dovrebbe avere uno staff dove siano presenti almeno due preparatori contropallati e tutti i corridori devono essere tenuti a confrontarsi con loro. E non sto parlando di ex corridori che si riciclano come preparatori, ma di professionisti qualificati con studi approfonditi alle spalle (benvenuti anche gli ex corridori purché studino). Sky non è di certo il paradiso in terra, ma il modello è quello.
Maxmari
22 agosto 2014 09:49Bastiano
Innanzitutto, Pozzato non è Cunego e poi la sua storia recente (ma non troppo), la dice lunga sul caratterino e sull'impegno del ragazzo. Uno che passa il tempo a lamentarsi di chi gli da lo stipendio(e che stipendi!), dei suoi tecnici e dei suoi colleghi, non può certamente essere citato come esempio di profesionalità, soprattutto se, teniamo conto di quanta classe potenziale abbia e di, quanto poco abbia raccolto in carriera. Lo sport è diverso dalla politica, quì non servono le parole ma, parlano i fatti ed in questo caso, c'è davvero poco da parlare.
Pozzato
22 agosto 2014 12:09Alfonso
Qualcuno sa quanto guadagna alla Lampre, si parla di 500000€ma la ritengo una cifra inverosimile.
x Maxmari
22 agosto 2014 14:30mdesanctis
Eccone un altro che lavora nel mondo del ciclismo e pontifica.
Intanto si faccia un bel ripasso di italiano.
Leggere il suo intervento mi mette tristezza xché mi fa capire quanto sia basso il livello del ciclismo. Poi sarebbe bello sapere cosa fa nel mondo del ciclismo. E' un giudice di gara? E' un organizzatore? E' un produttore (bici; materiale; componentistica)? E' addetto al gonfiaggio copertoncini?
Vivi e lasci vivere. Scriva (meglio) e lasci scrivere.
Grazie
mdesanctis
PS: poi magari si firmi senza nickname
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