PROFESSIONISTI | 21/08/2014 | 07:59 Dieci stagioni di fila con la stessa maglia. Un’eccezione, nel ciclismo di oggi, dove di solito il look dei colori che si difendono cambia con frequenza ben maggiore. Ma è difficile che Damiano Cunego arrivi a 11: la possibilità che il 32enne veronese lasci la LampreMerida, infatti, è concreta come mai è stata in passato. Non si può ancora parlare di certezza assoluta, perché una Vuelta su alti livelli potrebbe risvegliare l’interesse del team che fa base a Usmate Velate, in Brianza. Però il contratto di Damiano è in scadenza e veri segnali di volontà di rinnovo non ne sono ancora arrivati: d’altro canto il 2014 — zero piazzamenti nei primi 3 (!) — finora è stato deludente per il vincitore del Giro d’Italia 2004.
Possibilità. Le alternative quali sono? I sondaggi dell’Androni di Gianni Savio e della NeriSott'Oli di Luca Scinto ci sono stati, ma non hanno sortito effetti concreti. Di offerte a Cunego ne sono arrivate due: una dall’estero, dai francesi della Bretagne-Seche (wild-card all’ultimo Tour de France); e una dall’Italia, dal team continental Vini Fantini-Nippo. La squadra sostenuta da patron Valentino Sciotti, che corre su bici De Rosa, vuole infatti diventare Professional (seconda fascia) nel 2015. E in quest’ottica l’ingaggio di Cunego avrebbe una duplice funzione: cercare di dare un senso all’ultima parte di carriera a un uomo dal grande passato — oltre al Giro, Amstel, 3 Lombardia, altri 44 successi e un argento iridato — e avere un nome comunque di peso da spendere sul fronte inviti alle grandi corse: Giro d’Italia su tutte, naturalmente. Saranno le prossime settimane a essere decisive, in un senso o nell’altro: Cunego resta convinto di avere ancora qualcosa da dare al ciclismo, ma è evidente che determinati obiettivi sono ormai irrealistici. La soluzione ancora «italiana» allo stato è quella più probabile, anche se la situazione è ancora in divenire. Di certo il veronese pensa che il momento di ritirarsi sia ancora lontano.
da «La Gazzetta dello Sport» del 21 agosto 2014 a firma Ciro Scognamiglio
Uno dei pochi atleti a dire stop al vecchio ciclismo , un atleta di grande spessore che si è adeguato al nuovo che avanza, lo ammiro perché non è facile dalle stelle stare con i piedi per terra, tutto il mio elogio , sei un grande.
scusi
21 agosto 2014 14:18cimo
Cosa sta a significare "Uno dei pochi atleti a dire stop al vecchio ciclismo" ?
Il vecchio ciclismo
21 agosto 2014 14:22pickett
Cunego ha detto no al vecchio ciclismo dopo essere stato coinvolto nell'inchiesta sulla farmacia di Mantova.Infatti,dopo un eccellente Tour 2011(la migliore prestazione della sua carriera )il suo rendimento é improvvisamente precipitato.L'età,ovviamente,non c'entra nulla.Misteriosamente,accettò,tra l'incredulità generale,di rinunciare al Tour 2012 per fare il gregario di Scarponi al Giro.Come mai?Perché sapeva perfettamente,con mesi d'anticipo, che il suo rendimento nel 2012 sarebbe precipitato.Aprite gli occhi,please...
A questo ragazzo io credo!
21 agosto 2014 14:32Bastiano
Io a questo atleta credo e sono certo che in un ambiente meno competitivo, potrà ritrovare il meglio di se stesso. A differenza di Pozzato, Cunego ha un palmares di tutt'altro spessore ed un comportamento etico e di impegno atletico, ineccepibile, non per nulla in Lampre lo hanno tenuto tutti questi anni. Sull'inchiesta di Mantova, aspettiamo prima di emettere giudizi infondati, sono certo che i fatti gli daranno ragione.
21 agosto 2014 15:45foxmulder
Non aggiungo nulla alle cose (sia buone che cattive) che ho letto qui sopra. Solo dico: bene! L'unica cosa che ho sempre rimproverato a Cunego è quella di non aver avuto il coraggio di cambiare squadra anni fa. Il 2009 sarebbe stato l'anno perfetto per farlo. Peccato. Secondo me ha sprecato molti anni buoni.
Pickett
21 agosto 2014 15:55fix1963
Condivido il tuo commento. Ale
21 agosto 2014 16:10SERMONETAN
Pickett ha gia' illustrato quasi tutto,meglio non calcare la mano,con altri commenti,
ILLAZIONI GRATUITE
21 agosto 2014 16:39Anthony
Vorrei ricordare che anche in occasione di qualche confessione di qualche ciclista o ex ciclista è sempre stato citato come corridore serio, corretto e pulito, quindi andiamo piano con giudizi sempre puramente gratuiti!
l'unica cosa..........
21 agosto 2014 18:27passion
....... che mi sento di dire riguardo a Cunego, tra ipotesi vere e presunte, è che la sua posizione (postura) in bicicletta non è più la stessa di quando era più giovane. E' completamente bloccato a livello lombare è temo che la sua spinta ne risenta parecchio. E' un'osservazione oggettiva e non vuole essere solo tesa a ridimensionare altre valutazioni.
Il lavoro nobilita
21 agosto 2014 20:39jimmy56
E' l'ora che Cunego vada ha lavorare
W Damiano
22 agosto 2014 00:36Fedy75
Chi di solito critica come qualcuno qui ha fatto,maleducatamente,lo fa solo ed esclusivamente per invidia..Lui il suo lavoro lo svolge..tu pensa al tuo..pezzente!!!
pickett
22 agosto 2014 08:13marcog
perfettamente d'accordo!!! è da anni che sostengo un cambio di squadra per Cunego, alla Lampre si è spento poco a poco. Purtroppo a 33 anni il cambio è tardivo, doveva pensarci prima; il passare ad una Professional o poggio ad una Continental come si dice nell'articolo gli permetterà di fare solo poche corse del calendario italiano. Prendete l'esempio della Bardiani, in questo periodo in Europa c'erano 3 / 4 corse a tappe di varia caratura e loro a casa....
Cunego, pensa ad un futuro diverso dal ciclismo.
marco
22 agosto 2014 10:05geom54
postura in bicicletta non funzionale
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