LE PAGELLE DI STAGI. Nibali sublime, Porte evapora
TOUR DE FRANCE | 18/07/2014 | 21:04 di Pier Augusto Stagi
In Kazakistan amano alla follia l’Italia e gli italiani. Sanno tutto di noi, e su di noi hanno deciso di investire. Vincenzo Nibali è il volto di questa Italia d’esportazione, ma non è l’unico italiano che ha fatto fortuna là o che sta facendo fare fortuna al Kazakistan nel mondo. Nell'ex repubblica sovietica nota anche come Cosacchistan impazziscono per il nostro fuoriclasse del pedale e per un nostro cantante, tal Pasquale Caprino. Salernitano doc, nome d’arte Son Pascal, canta in italiano e nella lingua locale. Lì è famoso come Tiziano Ferro, oggi potremmo dire come Vincenzo Nibali. Cavallo di battaglia per il mitico “Pascal”? «Soli» di Celentano, ma apprezzano come pochi che Caprino abbia imparato a cantare in russo e kazako. «L'Italia è un mito per loro: la Piovra, Toto Cutugno, la moda…», raccontò qualche tempo fa a radio Dee Jay. Ora impazziscono anche per Nibali in giallo. Voto agli italiani d’esportazione: 10.
Vincendo NIBALI. 10 +. A questo punto fategli fare le scale con tranquillità. Non dategli da bere acqua troppo gelida. Non lasciate aperte le finestre e non fatelo nemmeno salire in bicicletta da solo: ponetelo con cura. Conservatelo come se fosse una icona, perché lo è e lo diventerà. Fate in modo che non sprechi energie inutili e che non gli venga il raffreddore o il mal di gola. Questi sono gli unici avversari che possono impensierire la maglia gialla. Vincenzo in corsa è di un altro pianeta.
Alejandro VALVERDE. 6. Aspettava Vincenzo al varco. E il varco per lui sono i Pirenei, ma anche le Alpi: «da oggi comincio a scatenare l’inferno». Resta in Purgatorio.
Alessandro DE MARCHI. 9. Il rosso di Buja è immenso. Meriterebbe qualcosa di più. Qualcosa che resti. Vince il premio della combattività, vincerà presto qualcosa di più sostanzioso.
BELKIN. 8. Corrono con il lutto al braccio per ricordare le vittime della tragedia dell’aereo malese abbattuto: ben 173 delle vittime erano infatti di nazionalità olandese.
Thibaut PINOT. 7. Sin dal mattino non nasconde le sue ambizioni: «L'Astana farà il grosso del lavoro salendo a Chamrousse, poi negli ultimi chilometri ci sarà battaglia tra i big e io voglio essere della partita». C’era.
Romain BARDET. 5. La maglia bianca di questo Tour, alla partenza da St.Etienne dichiara: «Da giorni dico che andrò all'attacco, oggi spero di avere le gambe per provarci: conosco bene la salita, posso fare una bella corsa». Come tutti i giovani, spesso dormono troppo.
Richie PORTE. 2. Era secondo. Con il primo caldo evapora.
Christopher HORNER. 8. Non perde di vista Rui Costa nemmeno per un secondo. Il campione del mondo non sta benissimo, sta meglio ma non è ancora a posto a livello di respirazione. L’iridato ci mette il cuore per non perdere troppo terreno, ma l’americano è davvero superlativo.
Michele SCARPONI. 4. Capita, con il caldo sono in tanti ad andare alla deriva. Oggi non è la sua giornata. Domani è un altro giorno.
Ogni volta che leggo le pagelle di Stagi mi sovviene la frase d uno scrittore di cui ora mi sfugge il nome:"Essere nazionalisti significa ritenere il proprio Paese superiore agli altri solamente perché ci siamo nati noi."Fosse stato italiano,Bardet da Stagi avrebbe preso 10.Io credo che per la tappa di oggi meriti 7+.
Stagi
19 luglio 2014 00:42teos
Ha dato 8 ad Horner e 4 a Scarponi, e se vogliamo è stato anche fin troppo generoso col 6 a Balaverde. Alla faccia del nazionalismo verrebbe da dire.. Io sono il primo ad provare la nausea per lo sciuscià dei giornalisti de' noantri verso i nostri portacolori solo perché battono bandiera italiana invece di quella libanese (mettiamoci pure un po' di Verdone che non guasta mai, va'..), e non parlo solo di ciclismo ma di ogni genere di sport. Ma obiettivamente se abbiamo un portacolori bravo, rispettabile, pulito, perché non lodarlo come merita e cercare a tutti i costi di mettere zizzania anche dove non ce n'è bisogno? Per quanto mi riguarda i bastian contrari irriducibili sono sullo stesso livello dei giornalisti di cui sopra: nauseabondi.
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