RWANDA 2025. TRIONFA A SORPRESA LA CANADESE VALLIERES, ITALIA FUORI DALLA TOP-10

MONDIALI | 27/09/2025 | 16:52
di Nicolò Vallone

La campionessa che non ti aspetti, la canadese che non ti aspetti: a vincere i Mondiali femminili in Ruanda è Magdeleine Vallieres, 24enne della Education First, appena alla seconda vittoria in carriera dopo il Trofeo Palma d'inizio anno scorso! Argento Nuova Zelanda con Niamh Fisher-Black, bronzo Spagna per Mavi Garcia a 41 anni, Italia fuori dalla top-10. I top team si sono occupati di andature e inseguimenti per buona parte di gara, ma non hanno avuto il tempismo e le forze per sferrare gli attacchi giusti.


CRONACA


Ad affrontare i 165 chilometri, ovvero 11 giri dell'ormai ben noto circuito da 15 della capitale ruandese, sono 103 atlete di 44 nazioni, che ben presto diventano meno di cento per fisiologica selezione. Il primo scossone, nella seconda tornata, è l'evasione di una habitué delle iniziative coraggiose: Carina Schrempf, unica rappresentante dell'Austria, che si gode la solitudine per una settantina di chilometri. Su quel pavè che un paio d'ore più tardi sarà teatro del momento finale, la belga Julie Van de Velde si unisce a lei ma sul muro del Kigali Golf entrambe vengono scavalcate da Shirin Van Anrooij. L'Italia si spende come nessun'altra per ricucire e pagherà questi sforzi perdendo gregarie anzitempo, intanto la solitaria dell'olandese dura nemmeno dieci chilometri. Quando a 57 km dall'arrivo viene ripresa, scattano in contropiede Mireia Benito (Spagna) e Noemi Ruegg (Svizzera) e dopo un giro e mezzo contrattaccano Blanka Vas (Ungheria) e Jasmin Liechti, per una Svizzera che ha gestito le energie con oculatezza e punta a mettere una donna in ogni gruppetto che si venga a creare.

Nel terzultimo giro, 35 km dalla conclusione, l'improvvisa accelerazione di Evita Muzic (Francia) viene seguita da Magdeleine Vallieres (Canada), Antonia Niedermaier (Germania), Barbara Malcotti (Italia), Riejanne Markus (Paesi Bassi), Ginia Caluori (Svizzera), Mavi Garcia (Spagna) e Niamh Fisher-Black (Nuova Zelanda) che sul Kimihurura saltano di netto Vas e Liechti, andando a prendere sullo scollinamento Benito e Ruegg. Al comando si forma così un drappello di dieci unità, le big si guardano e questa dunque si rivela la fuga vincente...

Sul penultimo Kigali Golf, ai -22 dal traguardo, la mossa decisiva: Mavi Garcia, Niamh Fisher Black e Magdeleine Vallieres salutano le compagne d'avventura e se ne vanno; Riejanne Markus e Antonia Niedermaier tengono botta e restano nella terra di mezzo, l'altra metà del lotto si accinge gradualmente al riassorbimento da parte di ciò che resta del plotone principale. Con le energie residue Barbara Malcotti agisce da stopper sulla sfiammata di Marlen Reusser, che alla campana dell'ultimo giro, con un minuto di ritardo dal trio di testa, prova a coronare il titolo a cronometro di domenica scorsa e la buona giornata delle elvetiche rompendo gli indugi.

Andata a buon fine l'opera di Malcotti, sull'ultimo Kigali Golf è ancora una rossocrociata a mostrarsi sul pezzo: Elise Chabbey, che viene su come una scheggia e svernicia prima Niedermaier e poi Markus per garantirsi la piazza d'onore. Il podio però è un affare tra le tre davanti: sul primo centimetro di pavè a 2500 metri dall'epilogo Vallieres stacca tutte e imprime il colpo di pedale che le permette di anticipare clamorosamente non solo le avversarie, ma anche i prossimi Mondiali che si terranno proprio nel suo Paese. L'eterna Garcia stringe i denti, perde qualche metro da Fisher Black ma non sprofonda. Il crollo è invece quello di Longo Borghini (che, doveroso specificarlo, tra le grandi capitane è l'unica che ha provato a rintuzzare a più riprese) e Ferrand Prevot, che a braccetto tagliano la linea in quindicesima e sedicesima posizione.

Ricordiamo che era assente al via la Gran Bretagna, per motivi di "spending review" e targetizzazione degli obiettivi.

Per rileggere la nostra diretta CLICCA QUI

CLASSIFICA

1 Vallieres Magdeleine Canada 4:34:48

2 Fisher-Black Niamh New Zealand 0:23

3 García Mavi Spain 0:27

4 Chabbey Elise Switzerland 0:41

5 Markus Riejanne Netherlands 0:57

6 Niedermaier Antonia Germany 1:17

7 Vollering Demi Netherlands 1:34

8 (Le Court) Pienaar Kimberley Mauritius ,,

9 Reusser Marlen Switzerland ,,

10 Niewiadoma Kasia Poland ,,

11 Andersson Caroline Sweden ,,

12 Koch Franziska Germany 1:36

13 Labous Juliette France 1:39

14 Aalerud Katrine Norway 1:44

15 Longo Borghini Elisa Italy 1:50

16 Ferrand-Prévot Pauline France ,,

17 Dygert Chloé United States 1:54

18 Malcotti Barbara Italy 1:58

19 Chapman Brodie Australia 2:04

20 Rüegg Noemi Switzerland 2:16

21 Caluori Ginia Switzerland 2:18

22 Benito Mireia Spain 2:19

23 Žigart Urška Slovenia 2:29

24 Wyllie Ella New Zealand 2:59

25 Biriukova Yuliia Ukraine 4:16

26 Muzic Évita France 4:21

27 van Anrooij Shirin Netherlands 4:42

28 Haugset Sigrid Ytterhus Norway 5:06

29 Moolman Ashleigh South Africa 6:26

30 Spratt Amanda Australia ,,

31 Kerbaol Cédrine France 8:15

32 Liechti Jasmin Switzerland 8:37

33 Hanson Lauretta Australia 9:13

34 Rooijakkers Pauliena Netherlands 10:45

35 Martín Sara Spain 11:31

36 Le Net Marie France ,,

37 Vas Blanka Hungary ,,

38 van der Breggen Anna Netherlands ,,

39 Leung Wing Yee Hong Kong ,,

40 Lach Marta Poland ,,

41 Van de Velde Julie Belgium 12:58

42 Trinca Colonel Monica Italy ,,

43 Vanpachtenbeke Margot Belgium ,,

44 Kastelijn Yara Netherlands ,,

45 Soto Jasmin Gabriela Guatemala 16:00

46 Meert Marieke Belgium 16:14

47 de Vries Femke Netherlands ,,

48 Schrempf Carina Austria ,,

49 Perekitko Karolina Poland 16:16

50 Patiño Paula Colombia ,,

51 Kulynych Olha Ukraine 16:20

52 Roseman-Gannon Ruby Australia 16:21

53 Baril Olivia Canada ,,

DNF Zhang Hao China

DNF Zeng Luyao China

DNF Manly Alexandra Australia

DNF Peñuela Diana Colombia

DNF Anderson Solbjørk Minke Denmark

DNF Jackson Alison Canada

DNF Fortin Emilie Canada

DNF Milette Laury Canada

DNF Lippert Liane Germany

DNF Hinojosa Romina Mexico

DNF Potapova Faina Kazakhstan

DNF Ossim Akpeiil Kazakhstan

DNF Edwards Ruth United States

DNF Nirere Xaverine Rwanda

DNF Ingabire Diane Rwanda

DNF Irakoze Neza Violette Rwanda

DNF Nzayisenga Valentine Rwanda

DNF Abdullah Asger Jamila Tanzania

DNF Ahouissou Hermionne Benin

DNF Kpovihouede Raimatou Benin

DNF Le Roux Maude South Africa

DNF Grove S'annara South Africa

DNF Watango Serkalen Taye Ethiopia

DNF Reda Haftu Eyerusalem Ethiopia

DNF Abrha Fkadu Brhan Ethiopia

DNF Kiplagat Monica Jelimo Kenya

DNF Masiga Kendra Kenya

DNF Akinyi Nancy Kenya

DNF Chacón Lilibeth Venezuela

DNF Kuskova Yanina Uzbekistan

DNF Fasoi Varvara Greece

DNF Kono Lobopo Botswana

DNF de Marigny-Lagesse Lucie Mauritius

DNF Ostolaza Usoa Spain

DNF Santesteban Ane Spain

DNF González Alicia Spain

DNF Gasparrini Eleonora Camilla Italy

DNF Persico Silvia Italy

DNF Barale Francesca Italy

DNF Paladin Soraya Italy

DNF Squiban Maeva France

DNF Curinier Léa France

DNF Ndiaye Anta Senegal

DNF Trinitah Namukasa Uganda

DNF Campbell Teniel Trinidad & Tobago

DNF Hashimi Yulduz Afghanistan

DNF Najma Ramadhan Comoros

DNF Ié Dodo Humberto Guinea-Bissau

DNF Bangoura Mamadama Guinea

DNF Frolova Natalia Individual Neutral Athletes

DNS Halbwachs Aurelie Mauritius

Copyright © TBW
COMMENTI
Come si corre
27 settembre 2025 16:59 Bullet
Certo che se si passa tutto il tempo a guardarsi, e non è una novità nelle gare femminili. E la Malcotti aveva capito per chi doveva correre? Si faticano anche a capire certe cose.

NCS!!!
27 settembre 2025 17:01 alerossi
Ciclismo femminile: non ci siamo. Pessima pubblicità per loro stesse. Ogni volta quando hanno il grande evento per farsi visibilità lo falliscono. Se con i team sanno correre bene, perchè quando corrono con le nazionali sembrano dilettanti allo sbaraglio? Tokyo, Wollongong, Zurigo e oggi sembra che hanno corso per non vincere. Scene prolungate di atlete che non pedalano al posto di inseguire allontanano il grande pubblico.
Capitolo italia: prestazione pessima e medaglia buttata. Portate 5 atlete che non la muovono, l'unica con le gambe al posto di aiutare si è fatta la sua corsa (senza possibilità di podio): risultato Longo Borghini (la migliore con Ferrand prevot) sola e isolata.

Domanda
27 settembre 2025 17:12 canepari
..e se qualcuno avesse voluto mandare a casa Velo?

Applausi alle seconde linee
27 settembre 2025 17:47 Frank46
Bella corsa, ma datemi pure del maschilista, perché ho scoperto che se dici qualcosa su come corrono le donne sei maschilista, ma le favorite hanno corso in maniera indecente.

Tipo le 5/6 atlete più forti al mondo hanno corso alla Del Toro.

Saranno due tre annetti che lo dico che manca personalità tra le big.

Sembrava di vedere 6 Del Toro in versione Giro d'Italia.

Come al solito Longoborghini è una delle poche che prova a smuovere la situazione.
Nessuna che si prende le proprie responsabilità.

Ma??
27 settembre 2025 17:58 girapedali
Stesso errore del Belgio fatto ieri con gli U23, 100km davanti a fare che?
E per quale motivo se alla prima accelerata rimani in due?

Occasione persa
27 settembre 2025 18:22 alpi31
Quest’anno la Longoborghini aveva puntato tanto su questo mondiale e in un anno dove c’era l Olanda più scarsa degli ultimi 20 anni e nessuna big in condizione ha perso una grossa occasione. Corsa a controllarsi e nazionale che non avendo atlete in condizione ha controllato la corsa quando non serviva mai una che si buttasse dentro agli attacchi… movimento femminile italiano in regresso

@alerossi
27 settembre 2025 18:36 Frank46
Non è vero, sono molto ondivaghe. A tratti si vede del grande ciclismoa molto spesso anche nelle classiche si spn viste delle gare sui generis negli ultimi anni.

Il fatto è che per spingere il movimento non si guarda alla realtà e non è giusto soprattutto pensando alle cicliste donne del recente passato o comunque a campionesse che negli ultimi anni per motivi anagrafici sono calate molto.

Questa retorica secondo cui ogni hanno che ogni anno che passa sono più forti e corrono meglio non è vero.

Non sono assolutamente più forti perché se si vede solo a pochissimi anni fa c'è stata qualche atleta che faceva la differenza e la differenza non la faceva perché mediamente le avversarie fossero meno forti di oggi ma la faceva perché semplicemente aveva un motore superiore.
Basta guardare Elisa Longoborghini che è sempre andata fortissimo ma ha sempre trovato 1/2 atlete nettamente più forti di lei e invece negli ultimi anni trova solo atlete sui suoi livelli, non certo superiori.

In generale il modo di correre è diventato molto più attendista proprio perché mancano atlete che siano una spanna sopra e perché tra le big attuali c'è poca personalità se si esclude Elisa Longoborghini.

Il livello generale delle gregario, nelle corse con le squadre di club , è lontano dall' essere di altissimo livello per il semplice fatto che ancora troppe poche ragazze decidono di fare questo sport.
Quindi le capitane rimangono ben presto con una sola ottima atleta al loro fianco o persino da sole.
E li iniziano i giochetti perché nessuna fa la differenza e in poche hanno coraggio.
È normale che prima o poi si fanno fregare anche un gare importanti.

In ogni caso la vincitrice ha 24 anni e nulla vieta che farà una grande carriera.

Quando tra gli uomini vinse Pedersen in pochi credevano che avrebbe poi fatto la carriera che sta facendo.

alpi31
27 settembre 2025 18:36 Buzz66
Condivido pienamente.

Ps
27 settembre 2025 18:38 Frank46
Mi scuso per i tanti errori nel digitare ma me ne sono accorto dopo averlo inviato.

Assurdo
27 settembre 2025 18:39 Mark1983
Per me una maglia iridata completamente buttata da Olanda, Francia ed Italia. Se Pauline poteva tranquillamente correre sulle ruote vista la pancia piena per la vittoria del Tour non si spiega l’atteggiamento della nostra nazionale e di quella Olandese. Longo sempre mossa coi tempi sbagliati, Demi non pervenuta e con la perenne paura di muoversi. Possibile che non potessero organizzarsi per andare a riprendere quelle davanti? Solo Fisher Black e Niedermeier hanno corso come si doveva correre. Boh, hanno fatto a gara a spendere meno e questo è il risultato…

@girapedali @Bullet
27 settembre 2025 19:04 Cyclo289
Sì, esatto, abbiamo corso come il Belgio ieri sfaldandoci alle prime difficoltà

Malcotti ha fatto bene ad infilarsi nella fuga delle 10 che ha fatto la corsa, poi quando si è staccata sono successe cose difficilmente spiegabili se non con il fatto che senza radiolina nelle orecchie i ciclisti moderni sono tutti disorientati.

E sì: le radioline avrebbero garantito un miglior spettacolo in generale (la Svizzera ha corso razionalmente? la Francia?), non solo una migliore prestazione delle nostre.

considerazione
27 settembre 2025 20:03 Line
adesso diamo la colpa alle radioline , e una vita che non vengono usate, su diciamo altro almeno

Onore al podio
27 settembre 2025 21:23 Ale1960
Complimenti alle tre ragazze sul podio. Hanno sapientemente sfruttato la pessima condotta di gara delle nazionali favorite. Italia tattica assurda, Olanda impalpabile, Francia troppo condizionata dalla Prevot. Comunque sia,mi sono divertito molto.

@cyclo
27 settembre 2025 21:51 Bullet
La Malcotti a un certo punto se si girava vedeva che il gruppo arrivava ma ha continuato per la sua strada, non lo vedo tanto una questione di radioline.

Tattiche assurde
27 settembre 2025 22:03 VanDerPogi
Nel ciclismo femminile, senza radioline sembra che non siano in grado di correre. Italia a tirare per niente per 100km, Francia che quando è partita la fuga vincente era la squadra più numerosa e nonostante non avesse nessuno davanti non tirava, Svizzera e Olanda che mandano avanti le seconde linee e poi si mettono a rincorrerle...
Complimenti al coraggio delle vincitrici, ma il suicidio tattico delle migliori non ha fatto una bella cartolina per sponsorizzare il ciclismo femminile.
Spero che domani la corsa non diventi così tattica e attendiamo, anche se forse è l'unico modo in cui l'Italia può ambire a qualcosa... catenaccio e contropiede

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Andrea Cantoni ha messo la sua firna sulla 65a edizoione della Coppa Meesapica, andata in scena a Ceglie Messapica sulla distanza di 146, 4 km. Il portacolori della Mg K Vis ha anticipato sul traguardo Davide Quadriglia della Biesse Carrera...


Magdeleine VALLIERES. 10 e lode. La campionessa del mondo che non ti aspetti. La underdog che stravolge lo spartito iridato, che confonde le carte, che ne nasconde alcune per mostrarne delle altre. Corsa folle, alla faccia del mondiale duro e...


Il Mondiale spesso si trasforma nella gara più imprevedibile di tutte e in Africa, la corsa iridata ha visto vincere la canadese Magdeleine Vallières. La ventiquattrenne, nel World Tour corre con la EF Educational Oatly e a Kigali, ha battuto...


Alessio Magagnotti torna a colpire. Il trentino della Autozai Contri, due volte iridato ai campionati mondiali su pista, ha vinto la 86sima edizione della Coppa San Vito per juniores che si è svolta a San Vito al Tagliamento in provincia...


Una bella sorpresa Vallieres, 24 anni canadese originaria di Rouyn-Noranda e residente a Sherbrooke città del Canada localizzata nell'estremo sud della provincia del Québec, vicino alla frontiera degli Stati Uniti. La nuova campionessa del mondo corre per la EF Education...


Andrea Tarallo ha vinto la 63sima edizione della Coppa Citta' di Bozzolo per juniores che si è disputata nel Mantovano. Il corridore del Team Vangi Il Pirata allo sprint ha superato quattro compagni di fuga con i quali si era...


Tommaso Dati torna a vincere. Il toscano della Biesse Carrera Premac, reduce da alcune tra i professionisti come stagista della Cofidis, oggi si è aggiudicato il Gran Premio Varignana Cablotech Biotraining-Coppa Dal Fiume per dilettanti, con partenza da Osteria Grande...


Delusione e tanta amarezza. Elisa Longo Borghini non si tira indietro dopo l'opportunità sprecata ai mondiali di Kigali, in Rwanda. L'azzurra si è sfogata subito dopo l'arrivo analizzando cosa non ha funzionato nella gestione della gara: «È stata una gara...


di Nicolò Vallone
La campionessa che non ti aspetti, la canadese che non ti aspetti: a vincere i Mondiali femminili in Ruanda è Magdeleine Vallieres, 24enne della Education First, appena alla seconda vittoria in carriera dopo il Trofeo Palma d'inizio anno scorso! Argento...


Andrea Cobalchini ha vinto oggi la 3a Cronoscalata Festa dell’Uva, organizzata dalla Us Montecorona a Verla di Giovo. Il portacolori della Gottardo Giochi Caneva ha preceduto il trentino Brandon Fedrizzi della Petrucci Assali Stefen Makro e il lombardo Riccardo Galli...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024