
Delusione e tanta amarezza. Elisa Longo Borghini non si tira indietro dopo l'opportunità sprecata ai mondiali di Kigali, in Rwanda. L'azzurra si è sfogata subito dopo l'arrivo analizzando cosa non ha funzionato nella gestione della gara: «È stata una gara molto strana - ha ribadito -, ringrazio le mie compagne di squadra perché loro hanno corso bene, quella che non ha corso bene sono stata io, l'abbiamo persa in maniera sciocca», riferendosi anche alle avversarie, che nel momento decisivo non sono riuscite a ricucire lo strappo con chi era in fuga.
Un eccesso di tatticismo che di fatto ha scombinato tutti i piani: «Chi ha vinto è stato molto coraggioso e ha fatto delle mosse intelligenti, al contrario di noi (riferendosi sempre alle avversarie). Ci sarà tempo per riflettere, a caldo potrei dire tante cavolate, sicuramente devo farmi io degli esami di coscienza».
Grande rammarico, dunque, soprattutto per via di una condizione che sarebbe potuta tornare utile nelle ultime rampe: «Stavo bene, le corse si vincono spesso con la testa, è mancata un po' d'intelligenza. L'amarezza c'è, è tanta, le ragazze si sono spese molto per me. È stata un po' una figura del pagliaccio, ma ci rifaremo tra una settimana».