GIRO DI POLONIA. Quanti polacchi sulle strade del Tour
PROFESSIONISTI | 05/07/2014 | 08:22 Riflettori puntati sulla Grande Boucle. Sono 198 i corridori, in rappresentanza di 22 squadre, iscritti al Tour de France numero 101 che parte da Leeds sabato 5 luglio per concludersi domenica 27 sugli Chanps Élisées a Parigi. Sarà un’edizione da record per i colori polacchi. Sono ben 5 infatti i corridori della Polonia al via del Tour 2014: Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), Michal Kwiatkowski e Michal Golas (Omega Pharma Quick-Step), Maciej Bodnar (Cannondale Pro Cycling) e Bartosz Huzarski (Team NetApp)
“E’ la prima volta che la Polonia si presenta al Tour con un contingente così importante, non solo a livello numerico ma anche qualitativo” spiega il direttore del Tour de Pologne Czeslaw Lang. “4 su 5 di questi corridori militano in Pro Team di altissimo livello. Per noi è motivo di grande orgoglio e soddisfazione, è la dimostrazione di come il movimento ciclistico polacco negli ultimi anni sia cresciuto molto.”
“Rafal Majka mi piace molto come corridore. E’ un ragazzo onesto, simpatico, a vote timido ma quando sale in bicicletta diventa un leone; ha una voglia di arrivare in alto e di emergere incredibile. E’ come un motore diesel, ama molto le salite lunghe, lo abbiamo visto lo scorso anno al Tour de Pologne nel tappone dolomitico con arrivo al Passo Pordoi quando ha indossato la maglia gialla di leader. Al Giro d’Italia ha corso da protagonista, al Tour sarà uno degli uomini più importanti al fianco di Alberto Contador. Sono sicuro che da lui potrà imparare moltissimo.”
“Poi c’è la fortissima coppia, Kwiatkowski e Golas, che corre con la maglia della Omega Pharma” continua Lang. “Il 2014 si sta rivelando come l’anno della conferma di Kwiatkowski. Ha vinto 7 corse, è andato forte sia nelle brevi corse a tappe che nelle gare in linea; 5° all’Amstel, 3° alla Fleche Wallonne, 3° Liege-Bastogne-Liege, mai nessun corridore polacco prima di lui aveva ottenuto risultati così prestigiosi nelle classiche del nord. E’ cresciuto molto sia in salita che a cronometro, recentemente ha vinto il titolo nazionale della crono. E’ un ragazzo che ha una visione incredibile della corsa, si muove bene in gruppo è sempre davanti e nel posto giusto al momento giusto. Difficile dire se è un uomo da classiche o da grandi giri, un giorno mi piacerebbe vederlo protagonista anche a un Mondiale o un Olimpiade, però io credo debba ancora scoprire fino in fondo le sue possibilità. Kwiatkowski potrà contare su una spalla importante come Golas. Ha qualche anno di esperienza in più di lui, è un corridore valido, serio, un grande lavoratore. E’ importante avere i gruppo un amico così su cui poter sempre contare.”
“Maciej Bodnar invece è il tipico uomo squadra. Sempre pronto a lavorare per i capitani, a stare davanti a tirare il gruppo senza paura di prendere il vento in faccia; ha doti di grande passista, è anche un ottimo cronoman. Sarà un uomo importante per Peter Sagan, ma strada facendo magari avrà anche l’occasione di mettersi in luce in qualche fuga. Lo stesso discorso vale per Bartosz Huzarski che è un attaccante nato. Al Tour de Pologne lo scorso anno ha vinto la maglia del corridore più combattivo, ai Mondiali di Firenze è stato protagonista di una fuga lunghissima. Al Tour de France sicuramente sarà libero di muoversi per provare a mettersi in evidenza.”
“Mi auguro di vederli tutti protagonisti anche ad agosto sulle strade del Tour de Pologne, in particolare Kwiatkowski e Majka, però molto dipenderà dalla condizione con cui usciranno dal Tour de France. Questi corridori sono il frutto del grande lavoro fatto in Polonia negli ultimi anni. Sono dell’idea che in una nazione per avere buoni corridori, e un movimento vivo, è fondamentale organizzare corse di livello” continua a spiegare Lang. “Sono solito dire che quando c’è un teatro importante allora crescono anche attori importanti. Questo è lo spirito con cui abbiamo cercato di fare crescere il Tour de Pologne e parallelamente anche il movimento ciclistico del nostro paese, iniziando a lavorare già con i bambini e i giovani. Su questo aspetto un ruolo fondamentale lo sta avendo il Nutella Mini Tour de Pologne che ogni anno avvicina centinaia di bambini al ciclismo, bambini che possono essere i nostri campioni di domani. Hanno davanti agli occhi l’esempio straordinario di Michal Kwiatkowski che ha centrato la sua prima vittoria proprio sulle strade del Mini Tour de Pologne.”
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