Bartoli: «Con Ulissi e Cattaneo ora puntiamo al Tricolore»

INTERVISTA | 07/06/2014 | 09:00
Con Michele Bartoli, preparatore del team Lampre Merida, facciamo il punto sulla condizione dei blufucsia e in particolare di due gioielli del ciclismo italiano come Diego Ulissi e Mattia Cattaneo. Se il toscano si è imposto in due tappe del Giro d'Italia facendo vedere a tutti quanto vale, il giovane bergamasco ha ritrovato la gamba migliore dopo un anno davvero travagliato e, dati alla mano, ha confermato di poter puntare in futuro alla generale di un grande giro.

Contento dei tuoi ragazzi?


«Molto. Mattia ha concluso la corsa rosa in netta crescita, come avevamo preventivato.  Diego ha dimostrato quanto ci aspettavamo da lui, se nelle classiche non è riuscito a fare uscire tutte le sue qualità nella corsa rosa ha risposto presente. Abbiamo lavorato tanto per la cronometro, quindi non mi ha stupito la sua prestazione alla Barbaresco-Barolo. Sono felice abbia dimostrato quanto vale, io lo sapevo già».


Mattia potrà lottare in futuro con Quintana, Aru e compagnia bella?

«I suoi valori sono quelli di un corridore di prima fascia. Deve migliorare sulla resistenza a determinati wattaggi, per questo sta svolgendo lavori massimali ma le potenzialità non gli mancano. Aru ha già fatto vedere quanto può fare in una grande corsa a tappe, Mattia non ancora ma c’è un perché. Riprendere a correre dopo uno stop di sette mesi non è un gioco da ragazzi. Le gambe e la testa non gli mancano, andrà lontano. Ci serve solo un po’ di tempo. Entro fine stagione sono certo riuscirà a togliersi qualche soddisfazione». 

Si stanno preparando entrambi per il Campionato Italiano che si disputerà a fine mese in Trentino.

«Esatto, vogliamo arrivarci al 100%. Mattia punta alla prova contro il tempo, Diego a quella in linea. Sia ieri che oggi sono in pista a Lucca, una bella struttura all'aperto che ammetto di aver scoperto da pochi giorni, con Mattia per svolgere alcuni test con la bici da crono, provare i materiali e trovare la velocità di crociera ottimale. Mattia correrà il Giro di Svizzera in cui dovrà gestirsi, è cosciente di star bene e sono sicuro che il podio è alla sua portata. Diego invece disputerà solo la prova su strada anche se secondo me potrebbe fare una bella figura in quella contro le lancette. Dal Giro non è uscito troppo bene, si sta rimettendo in salute, ma la sua condizione resta delle migliori. Nei prossimi giorni sarà impegnato al Giro di Slovenia e a seguire con la nazionale, prima dell’appuntamento tricolore. A cosa punta? Ovviamente all’obiettivo massimo».

Giulia De Maio

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COMMENTI
7 giugno 2014 12:25 teos
Il lavoro che sta svolgendo con i giovani Lampre è davvero eccezionale! Qualcuno potrebbe obiettare che Ulissi è uno dei migliori giovani del panorama ciclistico internazionale, certo, ma anche il miglior campione senza uno staff adeguato alle spalle rischia di perdersi nell'anonimato. Mi fa piacere anche per la Lampre che i risultati comincino ad arrivare, anche perché si può anche a ragione dire che le scelte delle passate stagioni erano sbagliate, ma sta di fatto che è uno sponsor che da quasi 25 anni resiste ininterrottamente in un panorama tutt'altro che semplice come quello italiano, nonché l'unico sponsor che ancora dà al nostro Paese una finestra di primo piano sul circuito Pro Tour.

Mi sarebbe piaciuto vedere sinceramente cosa avrebbe potuto dare Malori sotto la guida di Bartoli, peccato sia "emigrato" proprio ora che le cose in casa Lampre cominciavano ad andare nella giusta direzione..

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