LA TAPPA. Sulle strade di Pantani

GIRO D'ITALIA | 17/05/2014 | 07:00
Clamoroso al Giro d’Italia: non ha piovuto! E’ questa la notizia della tappa che si è conclusa a Foligno con la doppietta del francese Nacer Bouhanni che ha assestato il colpo del K.O. a tutte le altre ruote veloci del gruppo e ha bruciato sulla linea le speranze di vittoria del bravo Giacomo Nizzolo, come già a Bari.  K.O. inferto e determinato dal suo “rush” – o “punch” per rimanere con termini anche pugilistici - e dal colpo d’occhio che gli ha permesso d’approfittare con notevole destrezza e velocità di comprensione e azione del varco lasciato alle transenne da Mezgec, terzo, con la maglia rosa Matthews al quarto posto. La fuga di giornata, quasi quasi, riusciva nel suo intento.
Oggi, con la Foligno-Montecopiolo, com’è consuetudine nei fine settimana dei grandi giri, alla ricerca dello spettacolo e del conseguente incremento degli ascolti televisivi, i velocisti lasceranno il proscenio agli scalatori.
La tappa riparte, caso oramai rarissimo, da Foligno, sede d’arrivo e l’itinerario propone una prima parte vallonata per Nocera Umbra, Gualdo Tadino, il Valico della Scheggia, dalla parte più dolce tanto da non essere considerata GPM. Da qui si entra nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino, superando Cantiano, Cagli, Acqualagna con il suo profumo di tartufo, Urbania e Belforte all’Isauro, centri di vario e suggestivo interesse. La strada comincia a salire e a Carpegna incomincia la salita vera e propria verso il Cippo di Carpegna con media di pendenza del 10% con punte al 14%. E’ GPM di 1^ cat. a m. 1358. La discesa è molto impegnativa, la carreggiata utile è molto stretta specialmente nella prima parte, comunque con protezioni a valle, per allargarsi dopo la località Cantoniera. A Pennabilli, ora in provincia di Rimini, termina la picchiata. Quasi subito però, dopo Maciano, la strada sale di nuovo verso il GPM di 2^ cat., a m. 1002, di Villaggio del Lago. Segue una breve discesa verso Villagrande, la località ove ha sede il municipio del comune di Montecopiolo, denominazione che comprende un elevato numero di frazioni e località, comune che è il più elevato del Montefeltro, in provincia di Pesaro-Urbino. Riprende il secondo tronco di salita, quello maggiormente impegnativo, che conduce in località Eremo Madonna del Faggio, quota m. 1235, arrivo e GPM di 1^ categoria.
Considerando un tutt’uno i due tronchi di salita i dati propongono: lunghezza km. 18,800, dislivello m. 987, pendenza media 6,3%, quella massima 13%. Numeri interessanti. Le salite, quelle vere, fanno la loro entrata in scena al Giro 2014 anche se le quote non sono  elevatissime.
Salite, soprattutto il Carpegna, che ricordano i nomi di Merckx, Fuente, Battaglin in episodi combattuti nei Giri del 1973 e 1974 e poi qualche altro ancora e,  soprattutto, il nome di Marco Pantani che in queste zone,  non distanti da Cesenatico, era solito allenarsi e considerava i tempi e le sensazioni che traeva scalando Carpegna il rilevatore e sensibilissimo “termometro” misuratore del suo stato di forma. E’ la tappa dedicata al suo ricordo e al rimpianto di tutti.

Giuseppe Figini
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